Ogni anno nel mondo sette milioni di persone si mettono in viaggio per motivi di salute, generando già oggi un volume d’affari di 100 miliardi di dollari. Fino ad oggi i turisti li abbiamo attratti con le nostre bellezze artistiche e naturali. Domani gli stranieri potrebbero dare nuovo ossigeno alla nostra economia abbinando a mari, monti e città d’arte l’eccellenza delle cure “made in Italy”. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per vincere la sfida del “turismo sanitario”, aperta dalla Schengen sanitaria che, con il recepimento due anni fa di una direttiva europea, consente ai cittadini dei 28 Paesi dell’Unione di curarsi anche in altri Stati Ue. La caccia ai turisti della salute è dunque già iniziata e la posta in gioco è altissima. Il Turismo Sanitario è, non solo per i numeri, una grande occasione di sviluppo per il servizio sanitario italiano nel suo complesso, e per l’ospedalità privata in particolare. L’OMS ,infatti, considera il SSN italiano come uno dei migliori al mondo per la qualità delle prestazioni mediche garantite, per la varietà di strutture pubbliche e private con reparti clinici di altissima specializzazione e per le numerose eccellenze riconosciute a livello mondiale. L’Italia può quindi diventare una meta importante per il turismo sanitario internazionale, perché offre la doppia possibilità di trascorrere un periodo di relax in rinomate località di attrazione turistica e quella di curare una patologia.Certo, oggi il saldo è tutto negativo. Con soli 5 mila stranieri che scelgono di farsi curare da noi contro i 200 mila pazienti italiani che vanno oltre confine. A ricercare cliniche e ospedali italiani per ora sono soprattutto pazienti che provengono dai Paesi arabi, Svizzera, Russia e Albania e che spendono per cure e interventi cifre variabili tra i 20 e i 70 mila euro. Questo senza calcolare le spese generate dal corollario turistico, perché spesso chi accompagna il proprio familiare bisognoso di cure, ma a volte il paziente stesso, finiscono poi per alloggiare in qualche bell’albergo, fare shopping e godersi arte e natura. Il fenomeno del medical tourism è promettente sia in termini di posizionamento globale dell’Italia, sia in termini di supporto alle Finanze Pubbliche. Ora è necessaria un’ azione coordinata e mirata per agevolare a livello di “sistema” queste forme innovative di attività.Per approfittare di questi nuovi mercati bisogna cominciare a lavorare in tal senso: conoscere i flussi turistici; creare pacchetti sanità–turismo in linea con i target potenziali; sviluppare una strategia on line che sappia ascoltare l’utenza creando interesse e coinvolgimento; partecipare a eventi di settore turistico e non solo sanitario; convenzionarsi con le compagnie assicurative che operano in circuiti internazionali; curare gli aspetti relativi all’organizzazione interna, ai processi, alle procedure di accoglienza; abbattere le barriere linguistiche; valorizzare le proprie eccellenze (professionali, tecnologiche, ecc.); stabilire e consolidare contatti sinergici con operatori del settore turistico-alberghiero. L’Italia è il paese con il maggior numero di siti UNESCO, le sue bellezze artistiche e naturali sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo; esistono già numerosissime riconosciute realtà di eccellenza sanitaria in tutto il territorio nazionale, ed ogni casa di cura ha le sue piccole ma grandi eccellenze.
Esordisce così il professore Elio Bava, laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in Odontoiatria e protesi dentaria. Secondo Bava, unire le cure mediche al più alto livello e allo stesso tempo godere delle bellezze naturali che riempiono il nostro cuore e la nostra anima sono la chiave di una guarigione più veloce, piacevole e rilassante. “Il benessere - spiega Bava - è, infatti, la chiave di una riabilitazione più veloce”. Ed è proprio a Napoli, una delle più grandi e incantevoli città d’arte del Mediterraneo, che il professore Bava mette a disposizione del turismo un rinnovato Centro Odontoiatrico, dove oltre alle più moderne attrezzature in fatto di cura ed implantologia, trova spazio un avveniristico laboratorio di Posturologia. “La corretta odontoiatria - continua Bava – favorisce e in molti casi determina il benessere fisico della persona nella sua interezza, a cominciare dalla posturologia, fino a toccare la delicata sfera dell’umore”.Oggi, il turismo dentale, anche a causa della crisi, sta diventando sempre più un fenomeno di massa per gli italiani che scelgono di rivolgersi a cliniche odontoiatriche dell’est Europa, le quali accolgono i clienti offrendo loro oltre a forti sconti anche una vacanza. Se non si fa attenzione si rischia però d’incappare in strutture arrangiate capaci di creare gravi danni. Sicuramente il rischio più alto può essere quello di trovare una qualità e una sicurezza non all’altezza, materiali non certificati e il non rispetto di normative sanitarie che in Italia hanno invece rigidi controlli. Non sono stati rari casi dove pazienti rientrati da “vacanze” estere siano poi stati costretti a nuovi e più costosi interventi in Italia.
La Clinica Odontoiatrica Bava, con 30 anni di esperienza in implantologia e protesi estetica, e sede operativa principale nella città di Napoli, nella centralissima Viale Gramsci, 20, vuole offrire il meglio degli standard, della qualità, della sicurezza e della professionalità italiana abbinata ai prezzi più competitivi d’Italia con materiali evoluti e moderni, certificazioni italiane, strumenti e tecniche sempre all’avanguardia. Abbinando a tutto questo una bellissima vacanza in una delle regioni più belle d’Italia che vive di turismo, in una splendida location vicina al mare dotata di tutti i comfort, in uno scenario da paradiso terrestre.Il tutto senza dover andare all’estero.Per interventi implantologici e protetici ,infatti, la Clinica Dentale Bava dispone di una location alberghiera a 20 metri dalla struttura. Per informazioni telefono 0817614399