Il pellegrino che si avvicina per la prima volta alla dimensione del cammino solitamente è preparato, ha letto molto a riguardo, si sente pronto ed informato ad affrontare la nuova sfida. Nel momento in cui si ritrova però a toccare con mano le vie del cammino sente una vastità di sensazioni ed emozioni che dai piedi si propagano in tutto il corpo, ed anche oltre. L’esperienza del cammino letteralmente travolge il neofita che si ritrova a sfidare i propri limiti e non l’altro; il cammino infatti non è competitivo, non ci sono vincitori né vinti, non c’è un numero di km al giorno da rispettare.
Il pellegrino desideroso di provare l’esperienza nella sua interezza, magari in una dimensione differente da quella dei sovraffollati cammini maggiormente battuti, potrà affrontare il Cammino Minerario di Santa Barbara, itinerario di 420km in 24 tappe, immerso nella natura e nella storia della Sardegna sud-ovest. Simbolo del progetto: la torre del martirio della Santa. Lo scorso 17 dicembre è stato posto nella Piazza Sella di Iglesias (Sardegna) il primo cippo del cammino, portato letteralmente alla luce dall’Associazione Onlus Pozzo Sella, che ha seguito i camminamenti percorsi nei secoli precedenti dalle genti di miniera. Gente di miniera protagonista attiva del cammino; l’Associazione Pozzo Sella è riuscita infatti a portare centinaia di sardi sul Cammino di Santa Barbara, con una partecipazione record dei locali all’evento inaugurale in cui è stata percorsa una piccola tappa del cammino, da Iglesias a Carbonia. È proprio in nome allo spirito unitario degli appartenenti ai 24 comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese che il cammino è dedicato a Santa Barbara, simbolo di coesione e aggregazione social della gente di miniera. La praticabilità del cammino, l’accoglienza calorosa e a costi accessibili, in B&B o luoghi messi a disposizione da enti religiosi, la ricca semplicità del cibo del posto, i panorami mozzafiato sul mare e sull’interno, il patrimonio tecnico scientifico e storico culturale resi fruibili per tutti, la presenza di guide esperte rendono il cammino come uno dei più interessanti e suggestivi di tutta la Sardegna. “Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un esempio unico in Italia di coesione del territorio. Vorrei che potesse diventare un esempio per gli altri cammini italiani – ha dichiarato Ambra Garancini, presidente della Rete nazionale dei Cammini. Italo Clementi, editore della rivista TREKKING&Outdoor e vice presidente nazionale di FederTrek, definisce invece il progetto come una risorsa per il territorio: “L’accoglienza è uno degli argomenti forti del progetto. Questo sarà il futuro del territorio del Sulcis”. Accoglienza del popolo e delle strutture ricettive: per chi vuole ritrovare un’atmosfera di casa in una struttura nuovissima e curatissima il Bed & Breakfast Passaggio a SudOvest è il luogo perfetto dove soggiornare.
Giampiero Pinna, presidente dell'Associazione Pozzo Sella, ha assicurato che saranno offerti corsi di formazione per far capire ai locali come valorizzare il percorso, già tracciato via GPS e reso accessibile per i disabili. I punti di sosta coincidono con strutture ricettive già esistenti e/o da implementare partendo dai villaggi e dai siti minerari. “Sono molti i villaggi toccati dal percorso che non vivono di ricettività ma siamo fermamente convinti che potranno beneficiare dal passaggio dei camminatori – ha dichiarato Pinna – questi ultimi necessitano di alloggi spartani a prezzi accessibili”.
“Il 2016 è stato l’anno nazionale dei cammini e l’incremento dei camminatori è arrivato intorno al +50/60% - ha ricordato Paolo Piacentini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – tutte le regioni stanno investendo molti sui cammini; è grande la richiesta dei viaggiatori di riscoprire territori nuovi con tempi più dilatati, il viaggio inteso come percorso diventa più importante della meta da raggiungere”. Il Cammino Minerario di Santa Barbara è stato inoltre recentemente inserito tra gli itinerari del to Opera Romana Pellegrinaggi.