Meno del 2% l’’incidenza di bus turistici nella ztl di Roma in termini di chilometri percorsi a fronte di un impatto del traffico privato che sfiora il 90%. Sono questi i numeri emersi dall’indagine del Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica (CTL) della Università Sapienza di Roma che ha evidenziato l’elevato grado di compatibilità ambientale dei bus di ultima generazione con 0,12 g/km di emissioni di NOx contro i 0,35 g/km delle vetture. Ed è con questi numeri che le associazioni delle imprese di trasporto e del turismo hanno voluto mandare un messaggio a governo ed istituzioni cittadini: le misure restrittive dell’accesso dei bus turistici non aiuterebbero a risolvere i problemi di traffico e tanto meno dell’inquinamento. Anzi, sottolineano le principali sigle associative, porterebbero solo ricadute pesanti sul fronte delle entrate turistiche: “Vogliamo dare una dimostrazione scentifica – le parole di Giuseppe Vinella, presidente Anav – che l’impatto dei bus in termini di traffico e di inquinamento ambientale rappresenta una percentuale minima rispetto al normale flusso di vetture private”.
Lo studio ha confermato, inoltre, l’efficienza nell’uso degli spazi da parte dell’autobus turistico: “Gli spazi di sosta per passaggero dei veicoli privati – le parole di Francesco Filippi, cooridnato dello studio CTL – raggiungono quota 5,2 (m/p) contro lo 0,6 degli autobus turistici, quasi un decimo, e lo spazio di sosta dei bus sul totale sono solo il 3,6%”. Lo studio, promosso da Anav, Federalberghi, Fiavet, Fita-Cna, Federlazio, Anc, Federnoleggio Confesercenti, Agtar e Federagit Roma vuole fornire un supporto alla battaglia delle associazioni contro il ventilato aumento delle tariffe di accesso dei bus turistici nel centro a Roma ed ha analizzato le tecnologie per abbattere le emissioni dei veicoli, le politiche adottate da un campione di città europee, l’analisi del servizio offerto dai bus turistici a Roma e la valutazione degli impatti in termini di veicoli-km per emissioni
“Le simulazioni – ha ripreso Vinella – hanno confermato l’efficienza dell’autobus turistico in temini di impatto sulla circolazione e di occupazione di spazio e la sua enorme importanza per l’accessibilità e la mobilità delle persone. Il calcolo sperimentale non ha riscontrato aluna correlazione tra tra crescita degli autobus turistici e quantità di inquinanti raccolti e superamenti registrati dalle stazioni. Mentre si sono rivelate sensibili alle variazioni del traffico generale nel confronto tra giorni feriali, estivi e prefestivi”. In sintesi, il problema dell’inquinamento a Roma è un effetto della circolazione delle autovetture e ulteriore nota dolente, Roma Milano e Firenze appaiono, come valutazione delle politiche in relazione all’inquinamento atmosferico, nelle ultime tre posizioni delle sette città analizzate, tra cui Stoccolma, Berlino, Londra e Parigi.