La vera Israele, quella autentica, con la sua gente, la ricchezza culturale, le tradizioni. È il Paese visto con gli occhi di chi ci vive quello che si può scoprire da indipendent traveller, soggiornando negli ILH- Israel Hostels, la rete di oltre 30 ostelli indipendenti disseminati in tutto il Paese, dal Mar Rosso, a Sud, alle alture del Golan, nel Nord. A presentarla, sia a Roma sia a Milano, è stato lo stesso Ori Gonen, coordinatore del network ILH, che ha raccontato il successo di un’ospitalità unica per i viaggiatori, che possono così partecipare alle attività più disparate e vivere un’esperienza da insider. Dal trekking all’interazione con i membri delle comunità locali, tantissime sono le esperienze tra cui scegliere. “La nostra è un’organizzazione no-profit che lavora per portare il turismo in Israele e mostrare il vero volto del Paese. Il nostro pay off è ‘More than a bed cheap to sleep in’ per sottolineare che attraverso le attività che proponiamo si ha l’opportunità di entrare subito in contatto con la popolazione”, ha spiegato Gonen. “Per questo abbiamo alzato gli standard del servizio e ci siamo allineati con associazioni di qualità neozelandesi e tedesche, in totale siamo 8 nel mondo a distinguerci per qualità e varietà dell’offerta”, ha aggiunto. Non solo camerate o strutture classiche, quindi, ma anche mini-appartamenti con cucina per famiglie e giovani coppie e la possibilità di partecipare a escursioni in bici, nel deserto o nelle caverne, per fare alcuni esempi.
“Gli ostelli non sono la soluzione ideale in primis per motivi di budget, ma una scelta consapevole, rappresentano soprattutto un modo privilegiato per chi vuole toccare con mano la realtà di Israele, entrare in contatto con la gente, le usanze e le tendenze”, ha sottolineato il direttore generale per l’Italia dell’ufficio nazionale israeliano del turismo, Avital Kotzer Adari. “Una soluzione sempre più apprezzata dal turismo italiano, se si pensa che il 70% degli italiani che visitano Israele sono orientati verso il cosiddetto turismo FIT, ovvero fully indipendent traveller. Una tendenza favorita dalle molteplici esperienze che si possono vivere, i collegamenti ben strutturati, i segnali stradali in inglese, il wi-fi ovunque. Ecco perché la nostra terra si riconferma per gli italiani un’attrazione forte e in continua crescita”. Come dimostrano gli ultimi dati raccolti, che registrano un incremento del 47% di arrivi dall’inizio dell’anno ad aprile 2017 - per un totale di 10.200 turisti italiani - comparato con i risultati dell’anno precedente. Anche l’e-commerce è cresciuto (+20%).
A favorire la scelta di una vacanza in Israele sono anche i nuovi voli che da fine ottobre serviranno la destinazione: quattro collegamenti settimanali saranno infatti attivi da Orio al Serio a Tel Aviv e due dall’aeroporto di Ovda, vicino Eilat, sul Mar Rosso. Intanto i collegamenti sono assicurati da diverse compagnie, da Elal, la compagnia di bandiera, a easyJet, attiva con quattro voli alla settimana da Milano, poi ci sono Alitalia e altre compagnie.