Uno stile di vita più che una passione, un’arte da coltivare per evadere dal quotidiano, un modo per vivere qualche ora in una realtà diversa, più lontana dai problemi, più vicina ai sogni. Benvenuti in un mondo ‘fantastico’ quello dei cosplayer, fenomeno d’interpretazione nato in Giappone, prendendo ispirazione dai personaggi dei manga e degli anime e sbarcato in Italia con numeri che non lasciano spazio a dubbi. Secondo una ricerca di JFC il fenomeno Cosplay oggi è in grado di generare un giro d’affari per il settore turismo di oltre 147 milioni di euro, di cui 44 milioni ricadono sulle strutture dell’ospitalità e poco più di sette milioni nel settore del commercio e della ristorazione. “Parliamo di un fenomeno esplosivo – le parole di Massimo Feruzzi, amministratore unico di JFC - considerando che si stima una partecipazione di ben 1 milione 357mila cosplayer ai 187 principali appuntamenti comics, cosplay&games che si svolgono in Italia nell’anno 2017”. Un mondo da scoprire quello dei cosplay, la cui parola deriva dall’abbreviazione delle parole inglesi costum (costume) e play (recitare) e che vuole rappresentare l’arte di interpratare gli atteggiamenti di un personaggio e di indossarne il costume. Sembra un gioco ma non lo è perche la fetta di mercato è ghiotta se si considera che sono ben 187 le manifestazioni principali che si svolgono in Italia sul tema cosplay e che vedono una partecipazione media di 7.260 persone, ma con eventi che superano i 200mila ingressi con biglietti che arrivano anche a 13 euro. Secondo le previsioni di JFC nel 2017 il botteghino farà registrare quota 1 milione 357mila euro di cui solo il 5,1% proviene dall’estero, vale a dire quasi 70mila presenze. Si tratta in prevalenza di francesi (26,5% sul totale degli stranieri), spagnoli (17,3) e tedeschi (15,4%). “I Cosplayer italiani – riprende Ferruzzi – partecipano in media a 4,7 eventi all’anno e spendono circa 113 euro per realizzare il loro costume, ma in alcuni casi sostengono una spesa anche superiore ai 600 Euro per il singolo travestimento”. Con una percentuale dell’83,3% di donne con una età media di 24 anni ed 8 mesi, il cosplayer italiano proviene per il 15,2% dalla Lombardia e per l’11,5% dal Piemonte ma la passione porta molti di loro a spostarsi, anche di molti chilometri, pur di poter partecipare ad un evento cosplay: ben il 49,5%, si legge nella ricerca “è disposto ad andare anche all’estero”, mentre chi si muove “al di fuori della propria regione” rappresenta un’ ulteriore quota complessiva del 37,6%. Ed è proprio questo migrare per partecipare ad un evento che si trasforma in economia turistica: infatti il 66% dei cosplayer dorme almeno una notte fuori casa proprio per partecipare a questi eventi. Il soggiorno medio è di 1,4 notti, con una spesa media/notte di 43,70 euro a persona e la formula di alloggio preferita è il B&B (30,1%), seguito dall’hotel (21,6%), da appartamenti (17,4%) e da altre tipologie di alloggio. Una nicchia di mercato dal forte potenziale ma che forse andrebbe sfruttata meglio perché l’indotto economico sulle città si riduce al minimo indispensabile, il pernottamento e poco più se è vero che il 51% dichiara di ‘visitare la città solo di passaggio’, il 25,5% del campione si limita ad andare alla manifestazione senza ulteriori giri turisitici e solo il 15,7% dichiara di “dedicare qualche ora a visitare la città”.
Gli eventi “Comics, Cosplay&Games” che si svolgono in Italia nel 2017 registreranno un giro d’affari di 147 milioni 805 mila euro, così suddivisi:
- settore ricettivo: 44 milioni 510mila euro
- evento + trasporti: 95 milioni 893mila euro di cui 8 milioni 737mila euro per ingressi alla fiera/evento.
- attività commerciali e ristorative delle città: 7 milioni 402mila euro
La massima concentrazione di appuntamenti cosplay in Italia si ha nel periodo primaverile: infatti, ben 62 eventi (vale a dire il 33,2% del totale) si svolgono nei mesi di aprile e maggio – nello specifico 34 nel mese di maggio e 28 in quello di aprile. Una forte concentrazione di questi appuntamenti si ha anche nel mese di settembre, che vede lo svolgimento di ben 33 eventi. Romics a Roma, Napoli Comicom, Torino Comics, ma anche gli appuntamenti di Cagliari, Bari, Genova, Rovigo, etc, si svolgono in questo periodo di primavera. Tuttavia l’evento di maggior rilievo a livello nazionale si tiene a fine ottobre, ed è il Lucca Comics & Games. Giunto alla sua 50esima edizione, ha staccato lo scorso anno 271.208 biglietti, ma si stima – nei cinque giorni dell’evento – la presenza all’evento diffuso in tutta la città di oltre 500mila persone. Ed è proprio la Toscana la regione nella quale si concentra il maggior numero di eventi dedicati ai “comics, cosplay&games”:il 17,6% del totale (33 appuntamenti), seguita da Lombardia con 25 apputamenti (13,4%) e Veneto (23 eventi, vale a dire il 12,3% del totale nazionale).