Mirko Lalli (nella foto), founder e CEO Travel Appeal, ha presentato in occasione del convegno L’Italia e la sua reputazione: una potenza turistica, organizzato da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo, una ricerca che illustra come si stanno evolvendo i comportamenti e le preferenze dei viaggiatori contemporanei che si muovono e scelgono grazie ad internet e alla rivoluzione digitale. Queste tecnologie hanno reso disponibili una grande mole di dati che se analizzati correttamente può fornire una quantità incredibile di informazioni su gusti, preferenze, priorità e comportamenti dei viaggiatori in modo da personalizzare l’offerta e fornire esperienze migliori.
Travel Appeal, realizza ogni anno questa ricerca sulla percezione online della Destinazione Italia con l’obiettivo di indagarne la reputazione, i punti di forza e le criticità. La start up ha analizzato nell’arco di tempo da ottobre 2016 fino al 30 settembre 2017 7,3 milioni di recensioni del settore alberghiero ed extralberghiero per il 75% provenienti da Booking.com, ma monitorando anche tripadvisor, Expedia e Google. Dalla ricerca è emerso che la soddisfazione generale degli ospiti che soggiorna in Italia è pari all’83.9% di sentiment positivo, in crescita di 1.5 punti rispetto allo scorso anno, soprattutto al sud Italia, che registra peraltro la percentuale più soddisfacente (85%). I punteggi migliori se li aggiudicano l’accoglienza (pi.1%), la pulizia (90.6%) e la posizione (89.7%), mentre rimangono leggermente critici costi, comunque in crescita di 6.6 punti (53.9%) e internet (51.8%). Le regioni più recensite sono il Veneto, con quasi 900mila recensioni, l’Emilia Romagna e la Lombardia. La top 3 delle regioni italiane più amate dagli italiani è occupata da Alto Adige (con 88.5% di sentiment positivo), Basilicata (87.7% sentiment positivo) e Valle d’Aosta (87.3% sentiment positivo). È possibile dunque affermare che in definitiva le regioni più amate dagli italiani sono proprio le più piccole, che coincidono anche relativamente con quelle più accoglienti: Umbria (94.7% sentiment positivo), Valle d’Aosta (93.9% sentiment positivo) e Basilicata (93.8% sentiment positivo).
Molto simile la classifica delle regioni più amate dai turisti stranieri, che registra la seguente top3: Basilicata, Valle d’Aosta e Umbria. Per quanto riguarda la fidelizzazione il mare e le strutture villaggistiche calabresi la fanno da padrona. La Calabria registra infatti un 7.8% di potenziale di fidelizzazione, seguita in classifica da Abruzzo e Trentino. Un dato rilevante è dato dalla compagnia: i viaggiatori in Italia si muovono principalmente in coppia (46,2%), seguono coloro che fanno vacanze in famiglia (31,2%), con amici/gruppi (13,1%) mentre sono pochi i viaggiatori business, coloro che si muovono per lavoro (9,5%).
Per quanto riguarda prettamente le strutture ricettive dalla ricerca emerge che i turisti tedeschi sono i principali recensori delle strutture italiane, ma i più soddisfatti (e tra i primi 10 per quantità di recensioni) sono i russi con l’86.2% di sentiment positivo. In generale si riscontra che gli appartamenti e l’offerta extra alberghiera ha una qualità dell’esperienza superiore rispetto alla ricettività tradizionale. Per quanto riguarda invece il settore della ristorazione le migliori risultano ancora una volta Umbria (con l’88% di soddisfazione), Trentino-Alto Adige (87.2%) e Umbria (87.1%). In conclusione va detto che sta comunque crescendo l’attenzione che gli operatori dell’ospitalità riservano alla gestione della reputazione online. Ad esempio, il tasso di risposta alle recensioni ha visto incrementi compresi tra il 2 e l’8% sui vari canali di recensione e OTA.