25 frequenze settimanali, 8 destinazioni e 4 compagnie aeree per volare direttamente da Roma alla Cina. L’aeroporto di Fiumicino si conferma il gateway europeo per il paese del Sol Levante con 750mila pax trasportati nel 2017, con una crescita del 10% rispetto al 2016 e del 13.5% in relazione al solo mercato cinese. Il risultato è stato ottenuto anche grazie a un maggior riempimento degli aerei, passato dal 76.7% al 80.8% con un +4% rispetto al 2016. Anche il traffico merci è in aumento di circa il 30% rispetto al 2016, arrivando a quota 30mila tonnellate.
Insomma i numeri sono sempre migliori, anno dopo anno, per l’Aeroporto Leonardo da Vinci riguardo al turismo cinese, e dunque crescono anche le domande degli operatori. Ci sono dei buoni margini di crescita? Quali le soluzioni per aumentarne i flussi? Quali le strategie per attirare nuove fette di mercato? Ed ancora: come aumentare la redditività dei numeri ad oggi? Tutte le risposte partono da un’unica domanda: chi sono i cinesi che vengono in Italia?
Il turista cinese sta iniziando a cambiare. “Per la prima volta nella storia la popolazione cinese ha raggiunto un tale livello di benessere in grado di tramutarsi in desiderio di conoscenza del mondo, in pratica nel desiderio di viaggiare – parola di Jacopo Sertoli, presidente Welcome Chinese & official partner 2018 EU – China Tourism Year – dobbiamo sfruttare quest’opportunità con l’arma dell’accoglienza, ciò che siamo in grado di fare meglio”. “130mln di cinesi escono dai confini del paese, di cui il 10% sceglie l’Italia, ma solo il 10% della popolazione ha un passaporto, questo significa che la marginalità di crescita è altissima – dichiara Antonello Lanzellotto, direttore generale Uvet Travel Network – la tendenza di un turismo di gruppo continuerà inevitabilmente per il popolo cinese, ma quello a cui noi puntiamo non è aumentare i volumi, bensì la redditività”. Il nuovo identikit dunque ritrae un viaggiatore che tende ancora a muoversi in gruppo, anche se la percentuale è scesa dall’80% al 50%, giovane (il 60% ha meno di 30 anni), informato ed iper-tecnologico. Proprio a tal proposito il neo ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio assicura il suo intervento nel delineare tutte le soluzioni tecnologiche leader nel settore del turismo e dei servizi, dalla prenotazione alberghiera ai pagamenti digitali tramite carta e smartphone, fino ai social network, tutti già diffusamente utilizzati dai consumatori cinesi per scegliere la loro prossima meta di viaggio: “Dato il trend favorevole e la crescita costante dei flussi turistici, implementare la via digitale per intercettare i gusti e le necessità dei visitatori asiatici è la chiave per invogliare sempre più visitatori a scegliere l’Europa e l’Italia in particolare, come mete di vacanza. Il nostro paese ha, infatti, tutte le carte in regola per divenire la meta preferita dai viaggiatori provenienti dalla Cina – commenta il ministro. Per quanto riguarda la tecnologia nelle strutture alberghiere Giorgio Palmucci, presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi ritiene indispensabile analizzare quelle cinesi, l’unica via per conquistare questo nuovo mercato giovane e tecnologico: “Bisogna lavorare per comprendere cosa cerca il turista cinese, un turista estremamente differente dagli altri, quando sceglie i nostri hotel. La cucina, gli orari dei servizi, devono essere organizzati sulla base delle abitudini internazionali, che si discostano da quelle europee – conclude. Dal punto di vista istituzionale intervengono Carlo Cafarotti, assessore al commercio e turismo del Comune di Roma, che esprime la necessità di migliorare la comprensione di Roma dei turisti cinesi e di destare la loro attenzione tramite una strategia di marketing che trova sempre in internet il suo punto focale (“bisogna lavorare sull’incremento dei giorni di permanenza ma anche sulla creazione di repeater – precisa) e Giovanni Bastianelli, direttore generale ENIT, che punta tutto sulla riconoscibilità del brand Italia. “Il prodotto Italia, in costante crescita, è già un prodotto forte per il turismo cinese – spiega – mentre il tessuto di vendita non è all’altezza. In questo senso ci impegneremo per aiutare a renderlo adeguato”. D’accordo sull’organizzazione del prodotto a monte di una promozione del brand anche Francesco Palumbo: “Dobbiamo costruire un’offerta adeguata insieme alle regione e ai player del settore, prima di poter spingere sulla promozione. Presentare un’offerta alternativa è infatti proprio alla base del Piano Strategico per il Turismo, con le iniziative dell’anno dedicato al cibo o ai cammini, ad esempio”. “Il profilo del passeggero cinese è cambiato molto negli ultimi anni. Il nuovo turista cinese in effetti ora ama l’Italia ed il made-in-Italy – chiosa in conclusione Mita Carmelita Pippa, marketing Air China.
Pechino con Air China; Shanghai e Wenzhou con China Eastern; Canton e Wuhan con China Southern; Xi’an, Chongqing e Haikou con Hainan Airlines. Tutti i flussi del nuovo turismo cinese passano per Fiumicino; questi sono infatti in breve i collegamenti diretti che FCO assicura con la Cina, anche se la connessione tra i due paesi non è data soltanto dai collegamenti. I servizi che ADR dedica direttamente ai viaggiatori cinesi sono svariati, tra indicazioni in cinese e la presenza nello shopping mall dell’aeroporto di vari brand cinesi, che gli hanno fatto guadagnare anche la prestigiosa certificazione Welcome Chinese. Nell’anno del turismo UE-Cina, e nel momento in cui quello cinese è il più grande mercato del turismo sia in termini di spesa che di numero di viaggi verso l’estero l’Italia, ed in particolare la sua capitale si preparano a cogliere l’opportunità data dall’importanza strategica di FCO. "In questo senso è fondamentale che le istituzioni nazionali e locali, i gestori aeroportuali, i vettori, i tour operator, facciano la loro parte per consolidare e rafforzare ulteriormente la nostra capacità di gestione e accoglienza di un flusso turistico di significativo rilievo economico per tante imprese del nostro paese – conclude Centinaio - nei rapporti tra Italia e Cina è ora importante muoversi con determinazione sui fronti fondamentali come, ad esempio, l’ampliamento degli accordi bilaterali che regolano i diritti di volo tra i due paesi e la riforma della durata e delle modalità di rilascio dei visti per visitare l’Italia e l’Europa".