L’hotel come piattaforma culturale. Questa la filosofia di Giuseppe Falconieri, chief inspiring officer dell’Elizabeth Unique Hotel di Roma, 5 stelle inaugurato ufficialmente il 7 giugno (anche se in funzione già da metà febbraio) tra le mura di Palazzo Pulieri Ginetti. ‘Siamo convinti che le geniali intuizioni e i capolavori artistici rappresentino uno straordinario serbatoio culturale da cui attingere – si legge infatti nel manifesto dell’hotel, redatto dallo stesso chief inspiring officer. Una visione allargata ed inclusiva, che va ben oltre la camera d’hotel in cui riposarsi dopo una lunga giornata a passeggiare per la capitale: “Un accogliente punto d’incontro dove diverse persone, di diverso censo, diversa origine geografica e differente levatura culturale possano ritrovarsi e condividere pensieri, esperienze e conoscenze – afferma Falconieri. Un visionario? Piuttosto un professionista, con una visione d’insieme che ha come obiettivo quello di offrire un’esperienza all’altezza degli standard internazionali. “Il nostro impegno è di offrire l’alternativa a un sistema globalizzato e standardizzato, valorizzando e mettendo a disposizione quanto di più raro, autentico, prezioso, in grado di emozionare – continua.
Le camere non sono tantissime (33 per l’esattezza, con una percentuale di riempimento già del 73%), ma l’Elizabeth Unique Hotel non ama definirsi ‘boutique hotel’: “Si va verso un’evoluzione di questo concetto – precisa Falconieri – ogni ospite è unico, e merita dunque un’esperienza originale e unica, personalizzata in base ai propri desideri”. Ogni dettaglio è curato, rispecchiando la filosofia della catena Design Hotels, di cui fa parte insieme a più di 300 altre strutture, e di cui rispecchia l’approccio nei confronti del design, dell’architettura e dell’esperienza. “Offriamo un’auto elettrica, una TeslaX, per il trasporto degli ospiti da e verso l’aeroporto, minimizziamo la plastica... sono piccoli dettagli, che fanno però la differenza per un ospite consapevole, in grado di scegliere noi proprio perché abbraccia i nostri principi base – sempre il cio.
Dal punto di vista commerciale i canali di distribuzione sono volutamente limitati. “Abbiamo contratti soltanto con due grossisti, affinché non si vadano a creare situazioni di overbooking, dato il numero limitato di camere. La riprotezione non è una soluzione in linea con la filosofia di questo hotel, che fa dell’attenzione dell’ospite il suo punto cardine - spiega Giuseppe Falconieri. In oltre l’Elizabeth Unique Hotel si vende sulle ota come Expedia e Booking, e tramite il proprio sito web e quello della catena Design Hotels, con una percentuale del 30% di vendite dirette, 30% tramite le ota e 30% tramite i grossisti. “Il primo mercato è quello statunitense, verso cui direzioniamo la maggior parte della nostra attività commerciale dedicata alle agenzie di viaggi – conclude il general manager – seguito da quello inglese”. Una clientela leisure formata da coppie e famiglie, che scelgono l’Elizabeth Unique Hotel perché amano l’arte. Una selezione di opere contemporanee commissionate dall’Art Gallery Russo per interpretare l’anima dell’hotel, impreziosiscono infatti di significato e bellezza l’esperienza degli ospiti. In aggiunta alla contaminazione artistica e culturale, l’Elizabeth Unique Hotel offre i servizi propri dei grandi alberghi a cinque stelle, con criteri di personalizzazione inediti, che assicurano una permanenza media di 2,7 notti.