Sorge, accanto al Laghetto delle Colonne, un’antica torre ottocentesca in stile neogotico costruita tra il 1870 ed il 1894. La torre, dalle fattezze meravigliose e dal fiabesco apparire, è rimasta per lungo tempo un luogo disabitato, segreto, nascosto, difficile da visitare ma elemento imprescindibile nel panorama visivo offerto ai visitatori. Fu nel 2015 che dalla fusione degli intenti e dalla commistione delle visioni dell’architetto Simone Micheli e del Conte Miari Fulcis, attuale proprietario della Fattoria, prese vita Big Dream In A Little Tower un progetto etico ed intelligente che si propose di ripristinare l’uso di questo segreto luogo di incontro, trasformando la torre in una magnifica suite, elegante, raffinata; una trasposizione materica di una concezione di lusso nuova, empatica, tangibile. Uno spazio in cui arte, cucina e relax potessero fondersi completamente insieme dando vita ad un luogo sperimentale, ad un’opera d’arte esperibile fuori dal tempo, in grado di generare un efficace ed esteso volano comunicativo; trasformandosi in centro di attrazione e catalizzatore dell’attenzione. Il progetto fu presentato durate la Milano Design Week del 2015 assumendo i tratti di una mostra virtuale in cui il visitatore, attraverso l’utilizzo di un’App mobile, ha avuto la possibilità di entrare all’interno del progetto che sarebbe stato realizzato, attraversando i nuovi spazi che avrebbero composto la Torre delle Colonne, all’interno della Fattoria di Maiano. Il visitatore ha così avuto modo di esplorare il progetto vivendo un’emozionante esperienza. L’esibizione ha ottenuto un enorme successo di pubblico durante le giornate del fuorisalone e così passo dopo passo la commistione degli intenti che aveva unito fin dagli esordi le opinioni dei due sue primi fautori, Simone e Francesco, si fece sempre concreta e si trasformò in reale operazione di riqualificazione dell’antica Torre.
“L’intenzione connessa al recupero della Torre è quella di offrire un’ esperienza che diventa memoria, regalando un meraviglioso dono non soltanto alla città, ma anche al ricordo dei suoi visitatori. E’ il mio approccio universale all’architettura: fare in modo che le mie opere esprimano una densità di significati ed emozioni, capaci di penetrane nel profondo dell’individuo, concedendo a quest’ultimo la possibilità di vivere in maniera piena ed anticanonica la propria quotidianità - spiega Simone Micheli.
Un’idea tanto audace quanto geniale ha dato origine ad un progetto destinato a lasciare un segno indelebile all’interno della memoria dei suoi fruitori, restituendo al territorio un gioiello di rara e pregevole bellezza, per avere così la splendida possibilità di vivere un’incantevole tentazione dalla quale lasciarsi coinvolgere e rapire sospesa tra storicitá e futuro. Grazie all’intelligente e prezioso intervento di selezionate aziende di rilevanza internazionale che hanno contribuito a dare forma concreta all’idea, sarà possibile godere di un autentico capolavoro a vita nuova restituito.