Gli investitori italiani sono certamente più prudenti, ma sanno riconoscere benissimo un buon affare se questo viene presentato in modo serio e trasparente. 500mila euro raccolti in poche settimane ne sono la prova lampante. Il risultato è andato oltre le più rosee aspettative e tutto il lavoro svolto in questi due anni ci ha premiato. I clienti hanno imparato a riconoscere il nostro brand, gli investitori hanno compreso e colto al volo l’opportunità. Insomma, non potevamo davvero sperare di meglio”. Sono le dichiarazioni di Francesco Zorgno, socio fondatore di CleanBnB, rilasciate a caldo, alla chiusura della campagna di equity crowdfunding sul portale CrowdFundMe. Chi sostiene che l’equity crowdfunding in Italia non funziona, si sbaglia di grosso. La raccolta di fondi al pubblico da noi è solo più complessa rispetto ad altri Paesi, ma quando il business di un’azienda è chiaro, la sua affidabilità riconosciuta e il settore in grande espansione, i risultati non deludono. “Reputavamo realistico raggiungere l’obiettivo di raccolta di 100mila euro, ma nessuno avrebbe immaginato di riuscirci già in poche ore e poter celebrare il risultato addirittura all’evento di presentazione organizzato per i nostri investitori”, continua Zorgno. La società infatti puntava a un obiettivo minimo di 100mila euro lasciando la possibilità di overfunding fino a 500mila euro massimi. Traguardo che la startup ha raggiunto in poco più di 20 giorni rispetto ai 60 previsti, grazie a oltre 200 investitori, con una valutazione della società pari a 4,5 milioni di euro. “Pur avendo grandi aspettative dalla raccolta di CleanBnB, la velocità con la quale abbiamo concluso la campagna ci ha lasciato stupiti. È stata sicuramente premiata la serietà del progetto e del team, che hanno saputo esporre in maniera chiara ed esaustiva la storia di una startup dalle grandissime potenzialità. La seconda campagna di crowdfunding di CleanBnB, record di raccolta sul nostro portale, è inoltre una bellissima storia da raccontare in quanto si tratta della prima società, che abbiamo lanciato 2 anni fa, che ha saputo accrescere e valorizzare gli investimenti dei nostri primi utenti sottoscrittori. Un grandissimo esempio di come dovrebbe essere svolta una campagna di equity crowdfunding non solo in termini di capitali raccolti ma anche di organizzazione e professionalità” ha dichiarato Tommaso Baldissera, CEO di CrowdFundMe.