Dopo un 2017 stabile, chiuso con un leggero calo dall’Italia dello 0,3%, la Thailandia torna a ruggire facendo registrara numeri in risalita. “Nei primi otto mesi del 2018 – ha dichiarato Sandro Botticelli, direttore marketing dell’Ente Nazionale del Turismo Thailandese durante un incontro con gli operatori organizzato in collaborazione con Cathay Pacific - il mercato italiano ha fatto registrare una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per una proiezione di circa 292.00 arrivi dall’Italia entro fine anno”.
Un dato che tradotto varrebbe una progressione di dieci punti percentuali: “Al momento abbiamo toccato quota 190.000 arrivi – ha proseguito Botticelli – con numeri record per il mese di agosto quando gli indicatori hanno fatto toccare quota 43.924 italiani presenti". Un trend che l’Ente del Turismo vuole cavalcare spingendo soprattutto su un prodotto di qualità: “Il market share del tour operating sulla destinazione è solo del 9% - ha chiosato Botticelli – ed il compito degli operatori è di proporre per questa nicchia di clientela una Thailandia autentica che garantisca un’esperienza di viaggio unica. L’area di Sukhothai, in tal senso, sta facendo registrare una crescita monstre anche del 300%”.
E sono tre le destinazione in Thailandia servite da Cathay Pacific, vettore con sede ad Hong Kong, che vola su Bangkok con dieci voli giornalieri, Chiang Mai con volo quotidiano (operato da Cathay Dragon) e Phuket servita con due frequenze al giorno. Dall’Italia la compagnia opera da Roma, con 4 collegamenti settimanali d’inverno conA350/900 e volo daily d’estate con B777/300. Frequenza quotidiana tutto l’anno, invece, da Malpensa dove Cathay Pacific vola con B777/300 con 4 classi di servizio. Sono 190, inclusi i voli in codeshare con Cathay Dragon, le destinazioni servite con voli per tutte le principali destianzioni asiatiche, l’Australia e la Nuova Zelanda. Giuseppe Focone