E’ una lettera aperta quella che segue, redatta da Alessio Virgili, CEO Sonders and Beach Group Italia, che comunica una scelta, aziendale e personale, molto sofferta rimandata per anni: da Dicembre 2018 la sede romana sarà convertita in sola sede amministrativa, concentrando tutte le risorse dirigenziali nella sede di Milano. “Roma è la mia città natale, l'unica al mondo dove vorrei vivere, nonostante la poca generosità, aziendalmente parlando, e purtroppo da cittadino è invivibile e da imprenditore improduttiva”. Due realtà cittadine, purtroppo, che corrono a velocità differenti: una capitale ferma come uno straordinario quadro del Caravaggio e una Milano che avanza alla velocità della luce, che da subito ha accolto positivamente l’azienda e il suo core business. “A Milano ci sentiamo ben voluti e accolti e nell'aria c'è tanta positività – prosegue Alessio Virgili - il carburante primario per un'azienda. Qui ci sono risorse umane, valide, spesso difficili da trattenere in azienda per le tante offerte di cui la città dispone. Roma purtroppo è un punto di passaggio per molte risorse valide”. La capitale poteva diventare il centro dell’attività aziendale, ma inevitabilmente questo non è accaduto, e non per responsabilità aziendale, nonostante rimanga tra le città più vendute per l'incoming. A Milano Sonders and Beach Group Italia è riuscita a instaurare da subito un dialogo con le Istituzioni pubbliche, realizzando un progetto ambizioso che l’azienda tentava di organizzare da anni: ospitare la 37.maConvention internazionale sul Turismo Lgbt . “Siamo oggi membri di Confindustria Assolombarda – continua Alessio Virgili - a differenza delle Associazioni di categoria romane, di cui siamo stati membri “paganti” nonostante i disservizi, qui a Milano siamo molto soddisfatti perché come ritorno abbiamo servizi di valore, contatti e strade preferenziali per i rapporti con la Pubblica Amministrazione. Tutti i nostri partner sono oramai nella capitale lombarda ed è quindi naturale come impresa scegliere di ottimizzare i costi. Riguardo al nostro personale di Roma è stato gradualmente riconvertito in amministrativo, per fare in modo di non lasciare a casa nessuno, aumentando nel corso degli ultimi anni, l'organico a Milano. Da cittadino affermo che la città meneghina è un luogo vivibile che mi ha rigenerato. Non ho più necessità della macchina, non devo guardare a terra, dove cammino per evitare di calpestare spazzatura o altro. Sicuramente tutto ciò è sintomo di maggiore civiltà cittadina, che a Roma purtroppo si è persa come la speranza che la città risorga. Purtroppo sono rattristato di dover voltare le spalle alla città che amo, ma non avevo altra scelta. Proseguirò, certamente, a combattere affinché qualcosa cambi nella capitale, e rimango sempre pronto a reinvestire aziendalmente”. Roma purtroppo è nel degrado più assoluto, non solo dal punto di vista ambientale.Il turismo ha toccato veramente il fondo, a parte alcune rare eccellenze: servizi ristorativi di bassa qualità, molti alberghi fatiscenti, guide turistiche insufficienti di numero e molto costose, trasporti inesistenti, servizi taxi inadeguati, il tutto che si traduce in riduzione di arrivi e qualità dei visitatori, spesso con bassa capacità di spesa. Le condizioni della città e la qualità dei servizi unita all’assenza di una programmazione di eventi a carattere internazionale (oserei dire anche nazionale) riduce molto il numero di repeaters e di permanenza media nella città facendo perdere ingenti risorse economiche alla città. Chi nasce a Roma non dovrebbe avere come problema principale quello di riuscire a trovare un lavoro.Sarebbe sufficiente poco, anche se tutto ciò porterebbe alla sommossa alcune lobby.