Benvenuti al programma di formazione "Giro del mondo" in quiz!
Nella Bibbia la Giordania era la terra del latte e del miele, nelle acque del Giordano fu battezzato Gesù Cristo, da qui Mosè poté ammirare la Terra Promessa. E ‘ una regione dove hanno dominato gli Assiri, i Babilonesi, i Greci, i Romani e i bizantini, e dove hanno vissuto popolazioni e dinastie misteriose. Le testimonianze di tutti coloro che hanno percorso questa terra sulle orme del mitico Lawrence d’Arabia sono un richiamo romantico e irresistibile che tocca il suo apice a Petra, uno dei luoghi più spettacolari del mondo. E’ un viaggio nella leggenda e nel cuore, in Giordania, dentro un libro di storia aperto. Grande un terzo dell’Italia, la Giordania si trova in una posizione strategicamente cruciale, al centro di conflitti antichi e moderni. E’ un luogo di gente in cammino, che si è incontrata, scontrata, amalgamandosi con il tempo. In questo caso, la Giordania, nel mondo arabo, che contiene al suo interno, un’infinità di popoli, culture diverse, è uno straordinario esempio della convivenza civile |
AMMAN E ‘ stata costruita su sette colli, anche se oggi ne occupa più di venti. E’ un unico grande ingorgo caotico e rumoroso, perché tutte le strade conducono non solo a Roma, ma anche ad Amman. L’intero centro è a piedi del grande teatro romano restaurato, che è la testimonianza più evidente e suggestiva dell’antica Philadelphia Romana. Nell’antica cittadella che domina la città, seguiamo le tracce delle molte vite di Amman, regali colonne del tempio romano, eleganti capitelli di una chiesa bizantina, scavi e rovine ovunque, la Giordania si presenta subito per quello che è: un museo all’aperto. |
JERASH |
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Non bastano i racconti di chi c’è già stato, non bastano i libri, le fotografie, le spiegazioni infarinate di storia e leggende degli accompagnatori, non c’è niente che ci prepari a quello che si può vedere, che è unico al mondo. Jerash è a nord di Amman, circa 40 km, ellenistica e bella, e uno sguardo non basta certo per abbracciarla tutta. Appare con la sua piazza enorme, un’ellissi di colonne candide, joniche del 1° secolo d.C. , novanta metri per ottanta di perfetta armonia, un foro romano che ogni giorno rinasce a nuova vita. Conquistata dai Romani nell’84 a.C , Gerasa fece parte con Filadelfia e altre città della regione della Decapolis, crebbe con forza e splendore grazie all’annessione nel regno dei Nabatei, linfa vitale per il commercio, si trovava sulla direttrice che univa Damasco ad Aqaba, ed esplose in tutto il suo fulgore quando l’imperatore romano Adriano decise di soggiornarci. Divenne grandiosa e opulenta. |
FORTEZZE E CASTELLI AJLOUN Intorno ad Amman, seguendo i punti cardinali, incontriamo tre fortezze che raccontano la storia di questo paese e descrivono bene la diversità del territorio. A Nord, tra montagne verdi ricoperte dal pino siriano, il maestoso castello di Ajloun fu fatto costruire da Saladino nel 1184 d.C per controllare le locali miniere di ferro e scongiurare le invasioni dei Crociati. La roccaforte domina le tre principali vie d’accesso alla valle del Giordano, proteggendo le rotte ufficiali tra Giordania e Siria. AMRA Verso Est, lungo la strada che porta in Iraq, in pieno deserto, c’è il castello di Al Karama e la vicina dimora di Al Amra, tra le cui antiche mura cariche di mistero i califfi omayyadi amavano sorprendere i loro ospiti. Le pareti interne di Amra sono dipinte con bellissimi affreschi che sono uno dei rari esempi degli inizi dell’arte islamica. Il castello di Amra fu costruito durante la dinastia degli omayyadi nell’ottavo secolo d.C. Lontano dalle città esistenti allora, al riparo da sguardi severi e conformisti, vennero dipinte sui muri scene raffiguranti la vita del tempo di straordinario interesse per gli storici, al centro i celebri nudi di donne e gli amanti con le ali senza pudori. Queste pitture, circondate dal deserto, sono diventate di recente patrimonio dell’umanità. KERAK Proseguendo verso sud, sul grande altopiano, si incontra la fortezza di Kerak, muta sentinella dei crociati, della France d’autremer. Dentro queste mura regnò il cavaliere-brigante crociato Reginaldo di Chatillon. La fortezza di Kerak, il più importante quartier generale crociato in Giordania , fu costruita nel 1142. A darle un tocco più raffinato ci pensarono gli arabi quasi un secolo dopo. Da questo gigante di pietra, a 950 metri di altezza slm, si può vedere la Terra Santa e la Valle del Giordano LA VALLE DEL GIORDANO E BETANIA Se a muoverci sono le suggestioni, non possiamo che imboccare la Strada dei Re che, da Amman, scende verso sud fino a Petra. Da qui passarono gli ebrei dell’esodo e le carovane preziose provenienti dal Regno di Saba. Al margine di questa regione, che nella Bibbia prende il nome di Moab, è ambientata l’ultima pagina del Deuteronomio, con il racconto e la sepoltura di Mosè che, dalla cima del Monte Nebo, di fronte a Gerico e Gerusalemme, poté dare uno sguardo sulla Terra Promessa, nella quale a lui, e alla sua generazione, era impedito di entrare. LA VALLE DEL GIORDANO Il Giordano, da sempre fonte di vita. Questa valle resta l’unica zona fertile della Giordania dove passa il celebre fiume sacro alla cristianità. Al Urdun, l’abbeveratoio, ecco cosa significa Giordano, la sua valle conserva un profondo significato religioso per i cristiani. Le stupefacenti scoperte archeologiche registrate a partire dal 1966, tra il fiume Giordano e la Collina di Elia, hanno consentito di identificare questa regione come la biblica Betania oltre il Giordano dove Giovanni il Battista viveva ai tempi in cui battezzò Gesù MADABA La cittadina di Madaba è conosciuta come la città dei mosaici di epoca bizantina. All’interno della chiesa greco-ortodossa di S.Giorgio si può vedere quello più famoso che raffigura la mappa della Palestina. Una serie dei sepolture e alcuni incendi hanno danneggiato questo stupendo mosaico che in origine contava più di 2 milioni di tessere. Misura 16 x 16 metri e rappresenta la pianta della Palestina con l’Egitto, il Nilo e il fiume giordano. Questo capolavoro è stato concepito per dare informazioni ai pellegrini sulla Terra Santa. Immaginate un vero e proprio ufficio turistico del Sesto Secolo d.C con segnalate in rosso le località più importanti. |
MAR MORTO (antico nome Bar Lut o Mare di Lot) |
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Il suo bitume, un tempo, era prezioso quanto le sete indiane e l’incenso yemenita, serviva per mummificare le salme e dall’Egitto ne venivano ordinati quantitativi enormi. Le acque e il clima del Mar Morto hanno effetti salutari per molte malattie, i fanghi hanno proprietà snellenti e leviganti, insomma qui si unisce l’utile al dilettevole. Di questo grande lago salato si è scritto nei libri dei greci e nel Corano oltreché nella Bibbia che colloca su queste sponde le città di Sodoma e Gomorra. A chiamarlo Mar Morto furono i crociati. Ancora oggi è grande la suggestione che si prova davanti a questa depressione, oltre 400 metri sotto il livello del mare. |
PETRA |
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E’ il tesoro più prezioso della Giordania. Per arrivarci bisogna percorrere il Siq, una gola stretta resa famosa dal film Indiana Jones e l’Ultima Crociata. Lunga più di un chilometro, la spaccatura proteggeva Petra, la famosa capitale del regno nabateo intagliata nell’arenaria, rosa, ocra o rossa, a seconda dell’inclinazione e dell’intensità del sole. I nabatei erano guerrieri nomadi arrivati dalla penisola arabica in cerca di pascoli, scelsero questa inespugnabile fortezza naturale nel Quarto Secolo a.C per costruirci la capitale del loro regno. Dopo aver percorso il Siq, c’è il primo grande colpo di scena che attende il visitatore, in fondo al canyon appare la facciata del palazzo del Tesoro, El Kazneh, il monumento icona di Petra. L’averla vista raffigurata tante volte nulla toglie all’emozione di trovarsela davanti. Ma il Tesoro è solo l’inizio. Petra è piena di mille affascinanti sorprese. I nabatei, fra queste pietre, diventarono i padroni incontrastati delle vie carovaniere che dall’Hadramaut, l’attuale Yemen, portavano merci preziose verso il Mediterraneo. Diventarono ricchissimi, mantenendo a lunga la propria autonomia e a contrastare i romani, fin quando, nel 106 d.C, questi acquistarono in blocco Petra e l’Arabia. Con l’avvento dell’islam, nel settimo secolo, Petra cadde in totale abbandono. A romperne il silenzio furono i soldati crociati che però non ne colsero la magnificenza. Ovunque tombe, tabernacoli e nicchie tutto scavato nella roccia che il vento carico di sale sta purtroppo danneggiando irrimediabilmente. Dal centro della città il cammino sale su mulattiere sassose e prosegue tra paesaggi stretti tra canyon e burroni vertiginosi, fino all’ultima sorpresa: il Monastero, scolpito anch’esso, come il Tesoro, nella roccia. Solenne e solitario, con le sue sfumature rosa, dall’alto domina Petra, meraviglia del mondo. WADI RUM A sud di Petra continua il viaggio nella leggenda. Pochi chilometri, lungo la via carovaniera, ed ecco un’altra meraviglia: il Wadi Rum. “Vasto, echeggiante, divino”, con queste parole Lawrence d’Arabia descriveva il Wadi Rum, il più esteso e stupefacente deserto della Giordania, con i suoi paesaggi favolosi, senza tempo e incontaminati che il mondo ha ribattezzato “Marte sulla Terra”. Un dedalo di formazioni rocciose e monolitiche s’innalza in un territorio desertico fino a quasi 2000 metri. Gran parte dell’epico film Lawrence d’Arabia, fu girato nel 1962 proprio nel Wadi Rum, così come furono girati The Martian, Alladin 2 e l’ultimo episodio della saga di Star Wars . |
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AQABA L’importanza strategica di questo antichissimo porto sul Mar Rosso, crocevia di rotte terrestri di Asia, Africa ed Europa, è testimoniata da un’enorme bandiera che dice a tutti che questa è la Giordania. Di fronte ad Aqaba, le spiagge di Eilat, in Israele, e di Taba in Egitto. A sud le nude rocce senza tracce d’uomo dell’Arabia Saudita. Negli ultimi anni Aqaba è diventata una delle mete più ambite per la dolcezza del clima, nuove strutture turistiche e la bellezza dei fondali del suo mare |
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