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![]() Nemmeno il deserto, in Tunisia, è a tinta unita. Qui è tutto un inno al colore, ovunque una tavolozza dalle infinite sfumature. L’ocra delle dune, il rosso degli ibischi, dei coralli e dei peperoncini, il fucsia delle bouganville , il rubino delle melagrane, l’ambra dei datteri, il turchese del mare, il verde delle palme, quello dei gelsomini odorosi, quello luccicante delle tegole andaluse sui tetti e quello dorato dell’olio d’oliva, l’oro delle antiche pietre dei Ribat baciate dal sole, quello delle grandi cupole e delle spiagge, il bianco abbagliante delle case, l’arancio degli agrumi succulenti, il blu del cielo che fa capolino dopo il viola del tramonto … E poi l’arcobaleno nei costumi tradizionali, nei tessuti, nei tappeti e nelle ceramiche artigianali, nei mosaici ma anche nelle barche e nelle reti dei pescatori, nei mercati, nei piatti della tradizione. A meno di due ore di volo dall’Italia, un mondo esotico ma non troppo, carico di colori, profumi, sorrisi, sorprese e seduzioni che fondono armoniosamente influenze occidentali e orientali. Quasi dietro l’angolo, uno straordinario concentrato di storia, arte, cultura, archeologia, natura, gastronomia e benessere, dove vivere esperienze indimenticabili.
Cultura
Quello tunisino è uno straordinario patrimonio archeologico, storico ed etnografico, che va scoperto in tutte le sue mille sfaccettature per comprendere a fondo l’anima unica e vivace di questo Paese, il cui fascino ha catturato nei millenni numerose civiltà, che qui hanno lasciato il segno. In eredità hanno lasciato proprio la Tunisia variegata e variopinta che conosciamo oggi, la cui identità culturale è un cocktail meravigliosamente riuscito di diverse culture. Un Paese vivace e ricettivo, tra i più moderni nel panorama arabo. Il viaggio nel passato di questo glorioso territorio non può naturalmente prescindere da Cartagine, Kerkouane, Dougga ed El Jem dove troviamo la terza arena al mondo per dimensioni dopo Roma e Capua, ma può snodarsi attraverso una rete vastissima di siti dalla storia antica e dal fascino irresistibile nel Nord della Tunisia. Tunisi per esempio regala un mix di storia, arte e cultura altamente rappresentativo del percorso storico dell’intero Paese, egregiamente riassunta tra l’altro al Museo Nazionale del Bardo, celebre soprattutto per la straordinaria collezione di mosaici romani, la più ricca al mondo. D’obbligo nella capitale anche la visita alla Medina, alla moschea Zitouna e alla Biblioteca Nazionale con i suoi pregevoli manoscritti. Cartagine incarna la storia e il mito al tempo stesso. A lungo centro nevralgico dei commerci nel Mediterraneo offre ai turisti un’immagine variegata in cui si avvicendano i porti punici, il santuario della Dea Tanit, il teatro, le ville romane, la basilica cristiana e le terme di Antonino.
Da visitare, il museo nazionale, in cima alla collina di Byrsa, che accoglie reperti rinvenuti negli scavi della città punica e romana. Tra le altre tappe nel Nord della Tunisia consigliate per un tuffo nel passato, Tabarka –città che condivise a lungo interessi commerciali con Genova - e il vicino sito di Bulla Regia, con le singolari abitazioni sotterranee di età adrianea, ancora molto ben conservate e in parte ancora con pavimenti originali in mosaico. E poi la città romana ben conservata di Dougga, Biserta, caratterizzata dal suo forte spagnolo e dalla casbah bizantina, Tozeur, con le moschee di ispirazione ispanica. Le ispirazioni continuano, con gli antichi resti delle abitazioni puniche di Kerkouane, il forte bizantino di Kelibia, i laboratori di ceramica di Nabeul e la medina di Hammamet, dalla chiara impronta arabo -musulmana.
![]() La costa tunisina
Tunisia non è solo cultura. Che abbiate in mente una vacanza esclusivamente balneare o che intendiate regalarvi un po’ di relax in spiaggia dopo aver macinato chilometri tra siti antichi, città d’arte e musei, il mare vi aspetta! In questo Paese ospitale e accogliente, non mancano certo né il sole (che splende 300 giorni l’anno), né le spiagge (1 .300 chilometri di litorale), né tanto meno acque cristalline, che nulla hanno a che invidiare ai mari esotici. Regina assoluta delle vacanze estive è la celebre isola di Djerba, ottimamente attrezzata con villaggi turistici e un’ampia gamma di altre strutture ricettive. Una destinazione che, in perfetto stile tunisino, coniuga turismo e storia, Sahara e Mediterraneo. Con anche un tocco di leggenda: qui Omero fece gustare a Ulisse il loto, delizioso frutto dell’oblìo con cui Ulisse i suoi compagni rischiarono di dimenticare il proprio passato e il luogo da cui provenivano…
Altrettanto nota agli italiani, ecco anche Hammamet, nel Nord-Est del Paese. Un vero paradiso, il cui nome deriva da hammam (bagno). A farne meta gettonata sono soprattutto le lunghe spiagge bianche, l’ampia scelta tra hotel e resort, la movida ma anche il centro, ricco di negozi, verde e vestigia. Senza rinunciare a mare e spiagge stupendi è comunque possibile evitare la grande folla e optare per destinazioni balneari più o meno conosciute, ma non meno accoglienti. Monastir con le isolette di Sidi El Gadamsi e Lostaniah e con l’arcipelago delle Isole Kuriate, oggi riserva naturale. Tra le tante attrazioni, i bastioni della medina, la moschea e il ribat (monasterofortezza). Tra Hammamet e Monastir si trovano poi Port El Kantaoui, paradiso per golfisti e velisti e Sousse, che con le sue ampie spiagge attrezzate è la terza città del Paese. Proseguendo verso Sud, Mahdia incanta con il suo mare limpido e caldo. Poco nota ma consigliatissima, a pochi chilometri da Tunisi, Gammarth, località moderna con belle spiagge e ottime strutture alberghiere e La Marsa, dalle belle ville in stile coloniale. Più a nord, invece, Tabarka è caratterizzata da lunghe spiagge di sabbia finissima che si alternano ad aspre scogliere. Quello della Tunisia è un mare da godere ma anche da vivere. Gli appassionati di sport acquatici hanno solo l’imbarazzo della scelta: immersioni tra i fondali corallini e pesci coloratissimi, escursioni via mare a caccia di calette e spiagge incontaminate, windsurf, sci nautico, moto d’acqua, paracadutismo ascensionale e tanto altro.
Un mare di sabbia
E che dire dell’altro mare di Tunisia? Il Sahara, una distesa sconfinata – pari a quasi il 40 % della superficie nazionale - dal fascino leggendario. Sabbia dorata al posto dell’acqua, dune morbide al posto delle onde … Colline sabbiose modellate dal vento, accese dal sole e incorniciate dal cielo terso per un contrasto cromatico ineguagliabile. Un ambiente unico, affascinante e misterioso, idolatrato e temuto, con cui tutti almeno una volta nella vita dovrebbero mettersi alla prova. Per curiosità, per adrenalina, per sfida, per romanticismo … non importa, l’importante è andarci. E non è detto che debba essere una sfida estrema, a partire dal dormire: sono numerosi gli alloggi attrezzati nel deserto e alcuni di altissimo livello, veri e propri accampamenti luxury. Se pensate al deserto come uno scenario piatto, sempre uguale, dovrete ricredervi scegliendo il Sahara, che seduce con scenografie diverse di sabbia, sale e pietra e regala paesaggi unici e particolari. Assolutamente da scoprire, percorrendo le strade scavate nella sabbia, nel sale e nelle montagne per raggiungere oasi e siti preistorici dell’area. Se volete viaggiare comodi e in totale sicurezza, senza rinunciare al fascino e alle sorprese del Sahara, scegliete la “lézard rouge” (la lucertola rossa), un pittoresco treno panoramico degli Anni Trenta, dal quale ammirare flora e fauna tipici. Se non soffrite di vertigini, il consiglio è di salire in mongolfiera e regalarvi l’emozione unica di contemplare dall’alto i paesaggi unici del Sahara. Per affrontare le dune, invece, potete optare per tranquilli dromedari o roboanti jeep 4 x 4. Comunque sia, il viaggio inizia a Douz, la porta del deserto, e attraversa Chott El Jerid, affascinante distesa bianca di cristalli di sale che si tramuta in dune di sabbia.
In un territorio scandito da oasi, laghi salati, paesaggi di montagna, villaggi berberi e insediamenti di popolazioni troglodite troviamo poi Tozeur, con i suoi vicoli, le 200 sorgenti, il quartiere Ouled el Hadef, il museo delle arti, ma anche Nefta, con il suo palmeto, i datteri chiamati “dita di luce”, le cupole bianche delle moschee. Quello di Matmata è invece un paesaggio di pietra. Le abitazioni del villaggio berbero sono infatti letteralmente scavate nella roccia. I paesaggi del Sahara sono lunari, tanto da esser diventati il set perfetto per il successo cinematografico “Star Wars”, ma questo non inganni: la Tunisia vanta in realtà una natura assai rigogliosa, e da Nord a Sud sono numerosi le riserve naturali e i parchi nazionali che ne proteggono l’unicità, grazie a una forte la politica di protezione dell’ecosistema e della biodiversità.
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