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Un viaggio a San Francisco è un viaggio che lascia il visitatore con il desiderio di tornare.
Quando arrivi a San Francisco sei pervaso da una strana euforia: da una parte ti sembra di esserci già stato, dall’altra senti una grande energia positiva unita a una sensazione di libertà. San Francisco è una città in continuo fermento, dove le idee prendono forma e si realizzano, una città tollerante, aperta, innovativa , all’avanguardia. Lo è oggi e lo è sempre stata.
Facciamo un salto negli anni ‘ 60 quando San Francisco fu l’epicentro di una vera e propria rivoluzione culturale e sociale, culminata nell’estate del 1967, anno in cui migliaia di giovani arrivarono da tutto il mondo urlando “peace and love”. Ancora oggi nei quartieri di North Beach e Haight-Ashbury si respira un’atmosfera un po’ hippy.
![]() North Beach si raggiunge facilmente con il cable car, il famoso tram diventato il simbolo di San Francisco, oppure a piedi sia dal lungomare che da Union Square, quartiere dello shopping. Si riconosce dalla Coit Tower, un edificio dei primi del ‘900 costruito sulla collina più alta di North Beach grazie alla donazione di una ricca ed eccentrica signora che fumava sigari e portava i pantaloni e che alla sua morte lasciò un terzo del suo patrimonio a San Francisco “affinchè venisse speso in un modo opportuno per abbellire la città che ho sempre amato”. Soldi spesi bene, senza dubbio! A North Beach si passeggia sulla Columbus Avenue, ci si ferma al Caffè Vesuvio dove si riunivano i poeti della Beat Generation, e si sfogliano vecchi libri nella City Lights Bookstore, casa editrice e libreria fondata dal poeta Lawrence Ferlinghetti. Si visita il Beat Museum, fondato da una coppia di fanatici del movimento, è un omaggio agli artisti della Beat Generation come Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Gary Snyder ed ospita manoscritti originali, foto ed effetti personali di questi miti indiscussi. Il museo spiega la nascita del movimento, i propri ideali ed ovviamente l’influenza sulla controcultura degli anni 60.
All’angolo tra la Broadway e la Columbus Avenue, poco prima di arrivare alla Citylights Bookstore
alzate lo sguardo e percepite la magia eterea di "Language of the Birds," la scultura composta da 23 libri illuminati sospesi nel cielo di North Beach. Parole e frasi in Inglese, Italiano e Cinese decorano il pavimento della piazza come fossero precipitate dalle pagine dei libri sovrastanti.
Rimaniamo nell’atmosfera anni ’60 e andiamo alla scoperta di Haight-Hashbury, il quartiere alternativo di San Francisco, dove l’atmosfera hipster, l’odore di marijuana e la musica psichedelica sono di casa. The Haight (come lo chiamano i suoi abitanti) è il quartiere che ha visto nascere la cultura hippy; è infatti in queste strade che nella seconda metà degli anni ’60 è esploso il fenomeno della Summer of Love, attirando folle di giovani nel tentativo di creare una nuova società utopistica, caratterizzata dagli ideali di pace, amore e libertà. È la zona alternativa di San Francisco, piena di negozi di vestiti vintage, murales colorati, botteghe di artigianato e locali di musica dal vivo. Buona parte del fascino del quartiere risiede nei curiosi personaggi che vi vivono e passeggiano per le sue strade. Sono due le anime di Haight-Ashbury : la prima è la commerciale Haight Street, ricchissima di vita e movimento, la seconda è costituita dalle più tranquille viuzze sui suoi lati, piene di magnifiche ed incantevoli case.
![]() Nel quartiere di Haight-Ashbury si trova anche la casa di Jimi Hendrix. Ribattezzata Red House dopo essere stata dipinta di rosso in onore della leggenda del rock. Si trova proprio sopra una tabaccheria e in una strada piena di colori vivaci e negozi vintage che qualsiasi hippy moderno apprezzerebbe. Oggi l’appartamento è una residenza privata, ma si possono ammirare i murales dipinti sulle pareti esterne per commemorare il leggendario musicista.
![]() Continuando la passeggiata su Haight Street vi troverete all’ingresso di Golden Gate Park: uno dei parchi più grandi San Francisco. Qui al tempo della Summer of Love non era affatto raro vedere artisti come Janis Joplin esibirsi gratuitamente. Il parco è così esteso da arrivare a toccare la spiaggia di Ocean Beach che si affaccia sull’oceano. All’interno del Golden Gate Park si trova al California Academy of Science, istituto di ricerca e museo di storia naturale, disegnato da Renzo Piano, famoso per il suo living rooftop, dove convivono piante native, insetti ed uccelli che trovano in quel fazzoletto di verde all’interno del Golden Gate Park un ambiente adeguato per insediarsi. Di fronte il de Young Museum che ospita opere d'arte americana, africana, orientale ed arte delle civiltà precolombiane.
Il fatto che San Francisco sia la città più a ovest degli Stati Uniti ha senza dubbio favorito gli scambi culturali tra oriente e occidente, il risultato è che la città è formata da un vero e proprio mosaico di quartieri, diversi per storia, cultura, origine, tradizione, quartieri che si girano facilmente a piedi o con i mezzi pubblici (cable car, tram, autobus, metropolitana). Ci sono zone più turistiche come il Fisherman’s Wharf, con la sua colonia di leoni marini che popolano il Pier 39, l’acquario, i negozi divertenti e i grossi granchi che bollono nei pentoloni, ma anche quartieri meno battuti dai turisti dove si respira il mix culturale che caratterizza la città.
Lasciatevi ispirare dalle decine di murales di Mission, il quartiere che più di tutti rappresenta le origini della città. Mission prende infatti il nome dalla missione religiosa San Francisco de Asis (oggi comunemente chiamata Mission Dolores), fondata dagli Spagnoli nel 1782, anno a cui risale la fondazione della città. Qui si mangia cibo messicano, ma le ricette vengono rivisitate attraverso l’utilizzo di ingredienti freschi della California: avocado, verdura, frutta di stagione. Recatevi sulla Valencia Street e avrete solo l’imbarazzo della scelta.
E non lontano si trova Castro, il quartiere LGBT di San Francisco dove gli arcobaleni colorano i marciapiedi e dove c’è uno dei teatri storici più belli della California: Il Castro Theater con il suo scintillante lampadario art déco, oggi il simbolo del quartiere con la sua insegna luminosa. Location del film Milk che racconta la storia dell’assassinio di Harvey Milk, interpretato da uno straordinario Sean Penn, il primo funzionario omosessuale degli Stati Unit, ucciso insieme al sindaco di San Francisco nel 1978. Bellissima la passeggiata che da Castro percorre una delle zone più belle della città per arrivare al parco Mission Dolores, attraverso un susseguirsi di case vittoriane, scalinate, e meravigliosi scorci sulla baia.
A San Francisco si mangia divinamente e a decretarlo è la famosa Guida Michelin 2019 che conferma la baia di San Francisco capitale gastronomica degli Stati Uniti, con otto ristoranti premiati con tre stelle, più di ogni altra città americana (in tutta Italia ci sono solamente otto ristoranti con il massimo riconoscimento…). E non è un caso se la prima donna chef degli Stati Uniti ad avere ottenuto la terza stella Michelin nel 2019, e la sesta donna al mondo, sia a San Francisco: Dominique Crenn dell’Atelier Crenn. Un altro tassello che dimostra l’apertura culturale e lo spirito innovativo della città in un ambito da sempre dominato da maschi.
San Francisco fa parte di un’altra California, lontana dagli stereotipi collettivi. Non si fa surf a San Francisco e d’estate può fare molto freddo, soprattutto la mattina, quando una coltre di nebbia nasconde il Golden Gate. Ma la nebbia è parte integrante del fascino indiscusso della città: è un vero spettacolo ammirare il famoso ponte rosso incappucciato, o attraversarlo in bicicletta dopo una passeggiata a Crissy Field, nell’area del Presidio, un grande prato verde ai piedi del ponte, dove al posto dei turisti si trovano pescatori preoccupati di non farsi rubare i pesci dai gabbiani e dai leoni marini che popolano la baia.
Implacabile la presenza dell’isola di Alcatraz, al centro della baia, ferma, minacciosa, così vicina, ma anche molto lontana per i detenuti che hanno sfidato le forti correnti della baia per fuggire dal carcere che ha ospitato criminali illustri del calibro di Al Capone. Sicuramente una delle attrazioni più visitate di San Francisco, i biglietti possono essere acquistati sul sito www.alcatrazcruises.com a partire da tre mesi prima della partenza e vanno a ruba, soprattutto nei mesi estivi. Disponibili audioguide in Italiano e percorsi per i più piccoli. La storia del carcere viene narrata da ex-detenuti e secondini che raccontano aneddoti inediti della vita del carcere.
San Francisco è anche arte pubblica, musei, mostre, spettacoli, concerti, eventi speciali. Da non perdere il SFMoma, il museo di arte moderna più importante di San Francisco, situato nel quartiere di SOMA (South of Market) un tempo una zona malfamata della città, oggi principale teatro del fenomeno di gentrification, di quel grosso cambiamento socio culturale che la città sta vivendo negli ultimi anni a seguito dello sviluppo smisurato della Silicon Valley.
Last but not least, il San Francisco Jazz Center, nel vibrante quartiere di Hayes, diventato ormai una delle zone più trendy della città, a due passi dal City Hall e dalle famose Painted Ladies di Alamo Square, le casette vittoriane location del film Mrs Doubtfire.
Per maggiori informazioni e consigli su itinerari, attrazioni e novità visitate il sito di www.sftravel.com disponibile anche in Italiano. Vi consigliamo di iniziare la vostra visita presso il San Francisco Visitor Information Center, nella sua nuova sede presso il Moscone Convention Center, recentemente ampliato.
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