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Il South Australia è la porta di accesso all’Australia. Non solo dal punto di vista geografico e logistico, grazie ai tanti collegamenti dall’Italia con un solo scalo e a un efficiente aeroporto di medie dimensioni. Dall’Outback alle spiagge, dalla città alle colline famose in tutto il mondo per la loro produzione vinicola, il South Australia concentra all’interno di una regione relativamente piccola le migliori esperienze australiane per antonomasia. Facilmente raggiungibili in auto o un breve volo interno, con attrazioni e sistemazioni per ogni interesse e budget: ecco le tre tappe imperdibili.
Il punto di partenza: Adelaide
La capitale del South Australia è una città cosmopolita e ricca di attrazioni. Arte, cultura, musica, buona cucina, una vivace vita notturna e un calendario di eventi unico sono gli ingredienti che fanno di Adelaide una presenza fissa nella classifica delle 10 città più vivibili al mondo secondo il settimanale The Economist.
Il colonnello Light la fondò nel 1836 seguendo un progetto molto semplice: un centro di un miglio quadrato, con strade disposte a griglia e circondato da una verde cintura di oltre 760 ettari di parchi, amatissimi dai locals per passeggiare e fare jogging. È facile orientarsi per le strade di Adelaide ma anche economico, grazie al trasporto pubblico e al servizio di bike-sharing gratuiti che consentono di ottimizzare i costi degli spostamenti e il tempo che si sceglie di dedicare alla visita della città: si raccomanda di trascorrervi almeno 48-72 ore per immergersi appieno nella sua vibrante atmosfera.
![]() Ad Adelaide si trovano alcuni dei musei e centri culturali più importanti di tutto il South Australia. Con una collezione di oltre 45.000 pezzi provenienti da tutto il mondo, la Art of Gallery of South Australia meriterebbe una giornata intera per essere visitata. In città si trovano anche il South Australian Museum e il Tandanya National Aboriginal Cultural Institute, il più antico centro artistico gestito dagli aborigeni in Australia; le opere esposte celebrano il passato, il presente e la speranza per il futuro delle popolazioni più longeve del mondo. L’ingresso alla maggior parte dei musei è gratuito, così come quello agli Adelaide Botanical Gardens, un’affascinante collezione di piante provenienti da tutta l’Australia e dal mondo che si trova proprio nel cuore della città.
Il suo skyline mescola in modo armonico edifici moderni e architettura coloniale, creando un gradevole contrasto. L’East End è la zona preferita per passeggiare tra vivaci caffè, coloratissime opere di street art, atelier di artisti locali e raffinate boutique vintage che affollano Rundle Street e conducono fino a Rundle Mall, il più grande shopping mall di tutta l’Australia con oltre 700 negozi.
Adelaide è anche una rinomata destinazione per foodies, con un’ampia lista di ristoranti gourmet e un’ancora più ricca scelta di soluzioni informali per stuzzicare l’appetito dalla colazione al dopo cena, prima di tuffarsi nella frizzante vita notturna. L’Adelaide Central Market, uno dei più grandi mercati coperti dell’emisfero Sud, da oltre 150 anni porta in città sapori a chilometro zero e suggestioni culinarie da tutto il mondo.
Per chi non riesce a resistere al richiamo del mare, in meno di mezz’ora di auto dal centro è possibile raggiungere le spiagge cittadine, 20 km di costa sabbiosa godibili grazie al clima mediterraneo per quasi tutto l’anno. La più popolare, Glenelg, è comodamente raggiungibile con il tram gratuito che parte dal centro della città. E’ famosa per la sua sabbia bianca e il bel mare oltre che per i tantissimi caffè, bar e ristoranti dove un fish and chips e una birra ghiacciata sono il complemento perfetto di una giornata con il sale nei capelli, per un assaggio dell’autentico stile di vita australiano.
Into the wild: le meraviglie dell’Outback
L’Australia è nota per i suoi grandi spazi aperti e le lunghe distanze da percorrere. Per questo motivo i più rimangono sorpresi quando scoprono che, a solo circa 5 ore di auto da Adelaide, è possibile raggiungere il cuore più selvaggio ed ancestrale dell’Australia raggiungendo i Flinders Ranges, la principale catena montuosa dell’Outback del South Australia.
Guidare verso Nord lungo le strade rosse e polverose che si snodano tra imponenti formazioni rocciose e spettacolari crateri è il modo migliore per scoprire una regione di eccezionale bellezza, ricca di contrasti e misteri. Nell’Outback la natura si esprime in tutta la sua forza tra grandi montagne, vastissime pianure e deserti rocciosi intervallati da torrenti, fiumi, billabong e zone umide.
![]() Sorvolando in aereo o elicottero la regione è possibile ammirare dall’alto i risultati del lavoro incessante dell’acqua e del vento. Con i suoi circa 8.000 ettari di altopiano circondato da alte colline frastagliate, l’anfiteatro naturale di Wilpena Pound ne è un perfetto, spettacolare esempio. Da qui l’esplorazione della regione prosegue fino alle coste del lago Eyre, dove la forza dell’acqua ridisegna il paesaggio nel tempo; il lago infatti si riempie completamente solo quattro volte in un secolo, trasformando quella che normalmente è una zona desertica sommersa solo per un terzo nel più grande specchio d’acqua salata di tutta l’Australia. L’elevata concentrazione salina regala al bacino mille sfumature di rosa.
Ovunque è facile incontrare animali di ogni genere: dal bestiame a capre, cammelli e cavalli selvaggi che brucano nel bush, ma anche specie endemiche come canguri ed emu. L’Outback è anche un paradiso per gli amanti del birdwatching: centinaia di migliaia di specie diverse migrano qui ogni anno percorrendo distanze incredibili e anche il più grande predatore australiano, l’aquila cuneata, ha scelto questa regione come proprio nido.
I numerosi Parchi nazionali che si trovano nell’Outback del South Australia proteggono questa incredibile varietà endemica e sono un punto di riferimento per chi desidera entrare a stretto contatto con la natura e la fauna locali in sicurezza, affidandosi alle guide locali o seguendo i numerosi percorsi tracciati.
E’ possibile prenotare tour guidati con una guida aborigena. L’Outback è infatti uno dei luoghi dove maggiormente è ancora viva, e tangibile, la storia millenaria degli Adnyamathanha e delle altre popolazioni che l’hanno abitata nel tempo. L’Aboriginal Dreaming Trail è un percorso di scoperta delle loro tradizioni e delle antiche leggende del “Dreamtime”, il racconto della creazione, attraverso le sculture e dipinti rupestri ancora visibili sulle rocce e nelle gole dove sorgevano gli antichi insediamenti.
La bellezza è un imperativo da queste parti e caratterizza anche il sottosuolo che custodisce una delle più preziose gemme al mondo, l’opale. Per conoscere meglio la storia delle miniere della regione bisogna fare una sosta a Coober Pedy, la “capitale mondiale dell’opale”. Questa incredibile cittadina si sviluppa soprattutto sotto terra, all’interno di gallerie e grotte scavate a inizio ‘900 dai cercatori di pietre preziose dove gli abitanti locali hanno costruito bar, alberghi, ristoranti e perfino una chiesa per sfuggire alle alte temperature diurne e alle forti escursioni termiche del deserto.
Vale la pena di dedicare almeno 4 giorni alla visita dei Flinders Ranges e dell’Outback, dove le strade sono tra le meno trafficate al mondo e ogni giorno riserva nuove, incredibili avventure e scoperte. Le grandi distanze tra un insediamento e l’altro e l’assenza di inquinamento fanno sì che questa regione sia anche particolarmente buia di notte, e dunque perfetta per osservare le costellazioni: numerosi parchi consentono il pernottamento in tenda e offrono sistemazioni come campeggi e glamping per dormire letteralmente sotto un irripetibile cielo stellato.
Flora e fauna endemiche: l’iconica Kangaroo Island
L’Australia è famosa anche per le numerosissime specie endemiche e in South Australia è possibile osservare da vicino una enorme varietà di animali autoctoni mentre si aggirano indisturbati nel loro habitat naturale. Il posto migliore è senza dubbio Kangaroo Island. Terza isola per dimensioni sulle coste dell’Australia, raggiungibile da Adelaide con un breve volo interno (30 minuti circa) oppure in due ore di autobus e una traversata di circa 45 minuti in traghetto, è considerata come un vero e proprio santuario della biodiversità. Oltre 250 chilometri di costa e spiagge incontaminate, i sentieri e una interessante offerta enogastronomica fanno di Kangaroo Island un’isola adatta davvero a tutti.
![]() A Kangaroo Island non è necessario allontanarsi dai sentieri più battuti per incontrare canguri e wallaby ma anche echidna, koala, iguana, piccoli pinguini e altre specie endemiche meno note. Il Seal Bay Conservation Park è il luogo privilegiato per osservare senza disturbare, attraverso un sistema di passerelle in legno, colonie di leoni marini che prendono il sole sulla sabbia e giocano con i cuccioli tra le onde. Qui la balneazione è vietata all’uomo per non disturbare la quiete e favorire la ripopolazione di questi animali in via di estinzione.
Le visite guidate, a piedi o con veicoli 4x4, sono consigliate per esplorare le parti più belle dell’isola, accompagnati da abitanti locali che ne conoscono ogni segreto. Vengono organizzati dei tour in giornata con partenza da Adelaide, ma si raccomanda di trascorrere almeno una o due notti sull’isola, non solo per assaporare al meglio la rilassata atmosfera isolana ma soprattutto perché le ore migliori per vedere gli animali sono quelle meno calde, e dunque l’alba e il tramonto. Sull’isola c'è un'ampia scelta di sistemazioni: semplici alloggi e cottage, hotel e lodge. Chi desidera dare un ritmo diverso alla propria vacanza può scegliere di passare la notte in una tenda dotata di tutti i comfort o di dormire in capanne sulla spiaggia, prenotare in un bed and breakfast e fare conoscenza con la gente del posto o optare per una sosta fai-da-te con il camper.
Le spiagge di Kangaroo Island sono apprezzate per la loro sabbia bianca e le acque cristalline, intervallate da insenature adatte ai surfisti e scogliere a picco su baie riparate. Pennington Bay e Stokes Bay sono luoghi ideali per cercare l’onda perfetta con la tavola, Little Sahara per divertirsi a cavalcare le dune di sabbia. L’isola offre anche tante opportunità per escursioni e lunghe passeggiate a piedi lungo sentieri ben segnalati.
La cucina di Kangaroo Island riflette lo spirito dell’isola: stagionale, artigianale e a chilometro zero. Le ostriche, freschissime e appena pescate, sono uno dei prodotti più apprezzati. Gli oltre 200 ettari di vigneti dell’isola si nutrono del suo particolare terroir salmastro e producono le uve da cui nascono ben 18 etichette diverse. Sull’isola si trova anche una distilleria, che produce un premiato gin e vodka utilizzando solo erbe locali.
Gli incendi che hanno interessato l’isola a inizio 2020 hanno risparmiato oltre il 50% della sua superficie e la maggior parte delle attività e attrazioni turistiche non ha riportato danni significativi. Anche dove le fiamme hanno lasciato traccia del loro passaggio la natura sta con grande tenacia riprendendo il proprio corso e non ci sono ragioni per non concludere una visita del South Australia con una tappa nello “zoo a cielo aperto” dell’Australia.
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