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![]() Dal deserto di Giudea alle località sciistiche del Monte Hermon, Israele offre un panorama suggestivo di attrazioni turistiche.
La varietà ambientale di questo territorio è estremamente interessante: le incantevoli spiagge lungo il mediterraneo si contrappongono ad una zona sempre verde coltivata a terrazzamenti di frumento e vite, i boschi di ulivi si armonizzano con le montagne del deserto dai colori intensi, località poste spesso ad una distanza irrisoria l'una dall'altra, che potranno essere visitate fruendo dell’ottima offerta alberghiera adatta ad ogni esigenza e ad ogni tasca: dall’hotel stellato o turistico, dal campeggio al kibbutz e ai caratteristici zimmer fino ai cosiddetti christian hospice.
Israele, moderna e innovativa, è ricchissima di tradizioni, culla di civiltà antichissime, sede di città millenarie come Nazareth, Tiberiade, Safed e Masada e, naturalmente, Gerusalemme e Tel Aviv.
La Galilea
ll nord di Israele, la Galilea, è famosa per la sua bellezza incontaminata, sentieri, sorgenti naturali, spiagge intorno al lago, riserve, luoghi di culto e siti storici.
L'Alta Galilea è ideale per gli amanti della natura ed è sede di siti come la Riserva Naturale di Hula, i sentieri e le cascate di Banias e il Monte Hermon. La Bassa Galilea è ricca di sentieri, strade panoramiche, piscine naturali e luoghi simbolo per i racconti dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Cafarnao per esempio, con le sue importanti chiese, con l’antica sinagoga del I sec. d.C dove, secondo la tradizione, lo stesso Gesù di Nazareth sembra aver predicato, contribuirà a far crescere il fascino della spiritualità dell’area. La Galilea è anche luogo ideale per un viaggio in famiglia o per un turismo per giovani amanti della natura che, percorrendo poco più di 10 km al giorno, a piedi, in bicicletta o in auto, scopriranno il cosiddetto “Gospel Trail”, un percorso dove natura e spiritualità camminano insieme. Numerose poi anche le attività all'aperto che includono sport acquatici, parchi e riserve naturali.
![]() Gerusalemme e Tel Aviv
A Gerusalemme e Tel Aviv, a soli 60 KM di distanza l’una dall’altra, l’antico si mescola con il moderno in un mix di grande fascino.
L’incanto della spiritualità di Gerusalemme coinvolge anche il viaggiatore senza fede, dove la leggendaria Città Vecchia guida il turista curioso dalla Porta di Jaffo e lungo la Via Dolorosa, fino al Santo Sepolcro, luogo di culto per i cristiani di tutte le confessioni. Da lì, poi, si giunge al Muro del Pianto (o Muro Occidentale), dove si può “toccare con mano” la mistica presenza della fede che commuove le genti. Il fascino di Gerusalemme deriva anche dall’eccezionalità dei suoi musei: concentrati soprattutto nell’area esterna, dal Museo di Israele allo Yad Vashem, il memoriale della Shoah, i musei della città conservano reperti unici, come i rotoli del Mar Morto o il sarcofago di Erode il Grande e testimoniano anche una vivacità culturale non comune, riassunta in piccoli capolavori come il Bible Land Museum o il Museo della Musica o il coinvolgente Zionist Museum, questi ultimi ubicati nel centro della città.
Gerusalemme entrerà nel cuore affascinando con la sua luce dorata e il suo cielo splendente, sorprendendo con il suo vivacissimo mercato, il gioioso Mahane Yehuda, i ristorantini alla moda che offrono cibi gustosissimi, dal tradizionale falafel alle insalate confezionate con ingredienti freschi e originali, sempre accompagnati da succhi di frutta fresca, come il famoso succo di melograno che ormai ha conquistato l’intero pianeta per le sue proprietà antiossidanti. L’area del mercato è divenuta, negli ultimi anni, luogo di incontro irrinunciabile per giovani e turisti che si affollano tra i locali che offrono aperitivi e degustazioni, in un’atmosfera informale e calorosa. Gerusalemme è sempre più interessante per la sua vita notturna, per la grande quantità di giovani che la vivono e la frequentano, molti studenti della celeberrima Università Ebraica, che qui giungono da tutto il mondo, e che quasi ogni sera passeggiano lungo il quartiere dello shopping: il vivace quartiere di Mamilla. A pochi minuti da qui si trova poi la cosiddetta “First Station”, l’area dell’antica stazione di Gerusalemme, oggi divenuta area di shopping, sede di importanti e rinomati ristoranti: davvero un luogo perfetto per giovani e turisti desiderosi di scoprire l’aspetto più glamour della città.
Tecnologia e modernità sono invece il biglietto da visita più interessante di Tel Aviv che può essere considerata la città dei record: splendide spiagge, abitanti giovanissimi, oltre 4.000 aziende di start-up, eccellenza del cibo vegetariano e vegano, riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanità per la sua architettura Bauhaus. Tel Aviv è soprattutto divertimento, natura e creatività che si armonizzano in un solo respiro. Una straordinaria offerta di Tel Aviv, adatta a giovani, ma anche alle famiglie con bambini, sono i suoi 14 km di spiaggia. Libere e attrezzate tutto l’anno, le spiagge della città che “non dorme mai” offrono, oltre alle più tradizionali strutture come ombrelloni e lettini, anche locali vivacissimi e open bar che a partire dalle ore 18.00 si trasformano in ristoranti dove abitanti della città e turisti si ritrovano fino a notte fonda. Tel Aviv è poi famosa in tutto il mondo grazie alla sua Silicon Wadi dove ogni giorno si ritrovano decine di giovani geniali e intraprendenti per realizzare alcune delle innovazioni più importanti che oggi sono divenute patrimonio dell’umanità tutta: dalla chiavetta USB alle applicazioni come Waze o Mobileye.
Tra modernità e ricerca ineguagliabile, Tel Aviv strizza l’occhio ad una dimensione sempre più elegante della città. L’industria della moda è in continua crescita, grazie alla ricerca di tessuti perfettamente in linea con il rispetto per natura e ambiente con cui si coniugano anche lo stile e l’inventiva dei giovani stilisti e designer israeliani, apprezzati in tutto il mondo.
La vita della città si snoda anche all’interno dei coloratissimi mercati, dove si respira l’atmosfera unica che solo un crocevia di popoli e culture può creare.
Il tour dei mercati di Tel Aviv non può che partire dal più famoso e principale mercato della città israeliana, il Carmel Market, vicino al pittoresco quartiere di Neve Zedek. Oltre la frutta fresca, le bancarelle di questo mercato offrono una vasta proposta di cibi e prodotti gustosissimi. Lo storico quartiere Nahalat Benyamin di Tel Aviv propone invece un mercatino particolarmente indicato per chi è alla ricerca di artigianato locale realizzato con dovizia e originalità, mentre nel quartiere Florentin si può trovare il Shuk Ha’aliyah dove artigiani lavorano metallo e legno.
Il Mar Morto
Ubicato a soli 45 minuti da Gerusalemme, dopo essere scesi a ben 416 metri sotto il livello del mare, si giungerà nell’area del Mar Morto, "il punto più basso della Terra.
Con i suoi 650 km quadrati di superficie e i suoi 67 km di lunghezza, questo benefico mare rappresenta una meta irrinunciabile per gli amanti del benessere. Luoghi come Ein Bokeq offrono attrezzatissime strutture dove sarà possibile trascorre una vacanza indimenticabile, tra bagni rigeneranti e fanghi curativi. A pochi passi delle sponde del Mar Morto si trova poi l'antichissima fortezza di Masada, residenza estiva di Erode il Grande, nota per aver subìto l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica, simbolo della determinazione e dell’eroismo del popolo ebraico che, come raccontato da Flavio Giuseppe, preferì il suicidio, in nome della libertà, alla schiavitù dei Romani.
Deserto del Negev
Lasciato il Mar Morto, scendendo verso sud, si arriverà a scoprire un luogo tanto straordinario quanto in parte sconosciuto: il deserto del Negev.
Dall’oasi di Ein Avdat al Maktesh Ramon
Appare subito come un miraggio la gola di Ein Avdat, oasi nella valle del fiume Zin. Un piccolo Eden, con famiglie di stambecchi nubiani che si abbeverano alla piscina naturale dove si specchiano le imponenti pareti del canyon. Nella roccia si notano gli incavi utilizzati come abitazione dai monaci in epoca bizantina. Tutto intorno, solo una distesa di roccia a perdita d’occhio.
![]() Paesaggi patrimonio dell’Umanità: lungo la via dei Nabatei
Lasciando alle spalle l’oasi di Ein Avdat, si giunge ad Ovdat, insediamento nabateo sul fiume Zin, una delle città sulla Via dell’incenso dichiarate nel 2005 Patrimonio dell’Umanità. Tra le sue rovine si distinguono ancora i resti dei canali e terrazzamenti che sfruttavano fino all’ultima goccia l’acqua che cadeva in inverno.
Gli antichi Nabatei emersero tra le civiltà dell’area proprio per la loro abilità nei commerci e per le tecniche che permisero loro di rendere fertili terreni apparentemente inospitali. Qui, a lungo, per primi, coltivarono la vite.
Tra queste rocce torna in mente la visione di David Ben Gurion, fondatore del moderno Stato di Israele che, ispirato dalla profezia biblica di Isaia – “Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa” – progettò lo sfruttamento agricolo del Negev. Oggi, in molti casi, gli israeliani sono riusciti davvero come i Nabatei a coltivare là dove faticava a spuntare perfino l’erba.
Decine di milioni di anni fa il Negev era ricoperto da un oceano. Poi, ritirandosi, le acque si lasciarono dietro una serie di alture. Queste vennero poi schiacciate dalle forze atmosferiche e dal loro stesso peso, fino a formare decine di “makhtesh” crateri. Pochi chilometri a sud di Ein Advat, il Makhtesh Ramon è il cratere di origine erosiva più grande al mondo, una voragine a forma di goccia, profonda 500 metri, lunga 40 chilometri, con una larghezza variabile tra i due e i dieci chilometri. Per apprezzarne le dimensioni incredibili dal punto migliore si fa base nella cittadina di Mitzpe Ramon, dove un centro visite organizza l’esplorazione del Makhtesh.
Le sculture della Valle del Timna
È, ancora una volta, l’acqua, insieme al vento, l’origine delle spettacolari sculture della Valle di Timna, un centinaio di chilometri più a sud. Qui, nel corso di milioni di anni, gli agenti atmosferici hanno plasmato archi, colonne e piramidi dalle rocce di arenaria lungo i wadi che, in concomitanza con forti piogge, generano inondazioni lampo. Tra le formazioni più suggestive ci sono gli hoodoo, grandi funghi rocciosi disseminati nel parco dove l’acqua, piena dopo piena, ha assottigliato la parte inferiore di un’antica colonna di pietra. All’interno dei 35 chilometri quadrati del Timna Park sono custodite molte altre meraviglie. Tra queste, le più antiche miniere di rame del mondo, sfruttate dagli antichi Egizi e da re Salomone. Il parco si esplora a piedi, in bici, con l’auto privata o in jeep.
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