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![]() GRAN CANARIA, IL MONDO IN UN’ISOLA
Gran Canaria non è solo il paradiso per chi cerca una destinazione di sole e spiagge tutto l’anno.
Gran Canaria è soprattutto un “mini continente”, un mondo di diversità, di etnie, di climi, di paesaggi, per tutti i gusti e per tutte le stagioni, in un’unica isola.
Per gli amanti delle vacanze ‘on the road’, in bici o in moto, ma anche a piedi - grazie alle sue temperature uniche che hanno reso le Isole Canarie la meta con il miglior clima del mondo - Gran Canaria, con la sua media annuale di 24º, permette di praticare qualsiasi sport (meno quelli sulla neve!) in ogni periodo dell’anno.
Caratterizzato da una morfologia incredibilmente varia, il suo interno selvaggio e solitario, dichiarato Riserva della Biosfera dal 2005, è un dedalo di strade ricche di curve tenute in modo impeccabile.
Potete noleggiare il vostro mezzo, che sia una bici, una moto o un’auto, ed esplorare i parchi naturali, le pinete e le varie oasi di laghi artificiali circondati da frondosi palmeti, attraversare gole profonde che offrono paesaggi mozzafiato, visitare il più vasto parco archeologico dell’intero arcipelago che vanta più di 2000 siti archeologici e 11 centri aperti ai visitatori per viaggiare indietro nel tempo, per scoprire le tradizioni, le passioni e anche gli sport degli antichi abitanti pre-ispanici dell’isola.
![]() Si può iniziare partendo dalla capitale, Las Palmas de Gran Canaria, che si mostrerà ai vostri occhi come una signora che ha saputo invecchiare con stile in un mix di tradizioni e commercio, di vecchio e di nuovo, di etnie e culture e che nel corso dei suoi più di 500 anni ha assistito e partecipato attivamente alla storia moderna e contemporanea della Spagna ma anche, se non soprattutto, dell’Europa lanciata verso la scoperta dei nuovi mondi.
Da Cristoforo Colombo ai pirati più famosi del pianeta, tra cui anche il famigerato Sir Francis Drake, Las Palmas, con il suo porto, punto nevralgico tra Vecchio e Nuovo Mondo, sfoggia una propensione al commercio che si è mantenuta intatta nel corso dei secoli, e un’estetica coloniale che è stata poi esportata in Centro e Sud America, caratterizzata da freschi ‘patio’ (cortili interni) e graziosi balconi intagliati in legno.
Da non perdere la sua spiaggia, la Playa de Las Canteras, eletta 3ª più bella di Spagna, nonché spiaggia urbana più bella d’Europa con i suoi 4 km di sabbia dorata, protetta da un reef naturale e luogo di incontro e di vita all’aria aperta degli abitanti della capitale.
Se decidete di puntare verso nord, qualsiasi sia il vostro mezzo, non scordate il costume da bagno. I surfisti troveranno ottimi spot per il loro sport preferito, ma anche piscine naturali in cui fare il bagno nell’oceano. E inoltre cultura e tradizioni, ‘fincas’ che producono formaggi, marmellate, dolci, frutti esotici e due chicche: la distilleria di rum più antica d’Europa ad Arucas dove si produce il famoso Ron Miel, e l’unica piantagione di caffè del vecchio continente con più di 5000 piante, ubicata nella Valle di Agaete, dove gustare il caffè che cresce all’ombra degli aranci, ma anche un delizioso vino, godendosi l’ombra del pergolato e ammirando una delle valli più rigogliose e tropicali delle Canarie.
![]() Continuiamo verso il versante settentrionale, dell’Isola, superando Agaete, una cittadina in cui spiccano l’atmosfera tipica dei villaggi di pescatori e le case con i fregi blu sui muri bianchissimi, e arriviamo all’Aldea di San Nicolás, villaggio tipico e quasi impermeabile al trascorrere del tempo, che presenta spiagge naturali meravigliose. Da qui il cammino si fa impervio e l’unica alternativa per tornare indietro senza percorrere la stessa strada è dirigersi nell’entroterra.
Ma è una scelta che non vi deluderà.
Nel centro dell’Isola, infatti, si eleva, in tutta la sua maestosa bellezza, il Picco de Las Nieves con i suoi 1.949 m. di altitudine. Il paesaggio, qui, si apre a 360° su burroni scoscesi che precipitano nella verde vegetazione e si perdono nel blu dell’oceano all’orizzonte, proprio di fronte al Roque Nublo, il monolito simbolo di Gran Canaria che, a 1.813 metri sul livello del mare, domina il paesaggio vulcanico circostante. Se si è fortunati, e lo si è quasi sempre, si potrà ammirare all’orizzonte, il vulcano di Tenerife, il Teide, che con i suoi 3.718 metri sembra vigilare sulle isole circostanti.
E questo è solo l’inizio! Proprio al centro dell’isola troviamo Artenara, un villaggio caratterizzato da due spettacolari belvederi: il Mirador de Unamumo, dedicato al famoso scrittore Miguel de Unamuno, che descrisse il paesaggio di Gran Canaria come “La tempesta pietrificata”. Di fatto questo belvedere si apre su un paesaggio mozzafiato formato da un enorme cratere vulcanico e il Mirador de la Atalaya, sul lato opposto del villaggio, da cui si possono ammirare numerose grotte trogloditiche. Non distante c’è Tejeda e Cruz de Tejeda, una sorta di incrocio caratterizzato da una croce di pietra che indica il centro geografico dell’isola da cui si diramano i cammini Reali. Qualsiasi strada percorriate, attraverserete un paesaggio imponente impreziosito da aspri rilievi e gole coperte di mandorli.
Tejeda è una sosta imperdibile! Questo villaggio di casette bianche che durante la fioritura dei mandorli sembra essere uscito da un dipinto ed è incastonato proprio in mezzo a questo paesaggio imponente, è considerato uno dei villaggi più belli e caratteristici di tutta la Spagna ed è famoso per i suoi dolci di marzapane!
Inoltre, proprio qui, in questa vasta area montuosa al centro dell'isola troviamo – riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel luglio del 2019 -, il sito di Risco Caído, caratterizzato da una topografia di canyon, anfratti e formazioni vulcaniche presenti in un paesaggio ricco di biodiversità. Il suo territorio comprende un numero considerevole di resti di abitazioni, cisterne e granai trogloditici, la cui antichità rivela la presenza di una cultura insulare indigena che si è evoluta in modo autarchico dall'arrivo dei berberi nordafricani, all'inizio della nostra era, fino alla conquista dell'arcipelago delle Isole Canarie dagli spagnoli nel XV secolo. Le vestigia trogloditiche includono anche alcune grotte dedicate alle pratiche rituali, così come i templi o "almogarenes" del Risco Caído e Roque Bentayga dove si tenevano cerimonie relative alle stagioni dell'anno. È possibile che questi due "almogareni" siano collegati a un eventuale culto reso alle stelle e alla "Madre Terra".
Si può scegliere, a questo punto, di tornare verso la capitale passando per Bandama, con la sua caldera vulcanica e il primo e più antico campo da golf di tutta la Spagna, o dirigersi verso sud, in direzione di Aguïmes e La Sorrueda, sul cui cammino incontreremo alcuni laghi artificiali, passando dai canyon alle oasi tropicali in pochissimi minuti. Da non perdere assolutamente è la Fortaleza de Ansite: a prima vista una semplice montagna, in realtà una fortezza naturale e uno dei siti preispanici più importanti di tutta l’isola; Ansite fu l’ultima roccaforte dei primi abitanti dell’Isola menzionato dalle cronache castigliane come il luogo in cui gli aborigeni dell'isola si arresero dopo la conquista del 1483.
Per gli amanti del trekking, uno dei percorsi più emozionanti, e sicuramente inedito ai più, è il “Camino de Santiago”, che attraversa la parte centrale dell’isola, dalle spiagge di Maspalomas a Santiago de los Caballeros, nel comune di Gáldar. Diversi Papi del passato hanno equiparato i privilegi di questo cammino a quelli concessi a Santiago de Compostela e dal 1993 sono stati resi permanenti da Giovanni Paolo II.
Troppa montagna, anche per gli sportivi più accaniti? Nessun problema, il mare della Riserva Naturale Speciale delle Dune di Maspalomas vi aspetta!!! Un’area protetta di 400 Ettari e chilometri e chilometri di spiagge, per rilassarvi e perdervi in questo spicchio di Sahara in cui dimenticare le fatiche e lo stress e riempire la mente con la ricchissima varietà dei paesaggi appena visitati!
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