Benvenuti al programma di formazione "Giro del mondo" in quiz!
Nel cuore dell’Europa, all’incrocio dei mondi latino, germanico e slavo, il Friuli Venezia Giulia è stato da sempre una terra di incontri. Il risultato è una commistione unica di lingue, culture e tradizioni. Queste terre abbracciano culture e tradizioni diverse, mare e montagne, passato e contemporaneità, industriosità ed eleganza, percorsi urbani e piccoli centri. Un universo ancora da scoprire. Partiamo dall’estremità ovest e passeggiamo per Pordenone che diede i natali al più grande pittore rinascimentale di queste terre, Antonio De Sacchis (1484- 1539) detto Il Pordenone. Ma Pordenone è una città culturale tutti gli anni, capace di abbracciare le diverse arti nel suo calendario di festival che include PordenoneLegge, Le giornate del Cinema Muto - Silent Film Festival e il Dedica Festival. Udine, città di librerie e osterie, allegra e conviviale, lega il suo nome ad un altro grande pittore, Giambattista Tiepolo (Venezia, 1696 -Madrid, 1770), che qui operò nella maturità dipingendo all’interno del Duomo e del Palazzo Patriarcale. Anche all’interno dell’antico Castello (nella Galleria d’arte antica) sono custodite opere del celebre pittore veneziano. Un messaggio importante di inclusività (un altro abbraccio) è lanciato dai Civici Musei di Udine e al loro interno dal Museo Archeologico, dotato di un percorso multisensoriale con app per non vedenti. Dei Civici Musei fa parte anche Casa Cavazzini, sede del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea. Gorizia incarna l’idea di frontiera, un tempo concepita come linea di esclusione, oggi come membrana osmotica. Quello che la stampa un tempo chiamava «Muro di Gorizia» era la recinzione che dal 1947 segnava il confine italo-jugoslavo all’interno della città, smantellata solo quindici anni fa con l’ingresso della Slovenia nell’area del Trattato di Schengen. Una serie di itinerari tematici accompagnano il visitatore in questa «Topografia della memoria», facendone tesoro per il domani. Da visitare Palazzo Coronini Cronberg . Permetteteci di fare un’eccezione e di uscire dalla città per raggiungere Monfalcone, dove si trova un esempio museale unico nel suo genere, il Museo della Cantieristica di Monfalcone-MuCa che, raccontando un secolo di storia di uno dei maggiori cantieri navali al mondo, comprende aspetti tecnologici, economici e sociali ricordando anche l’arte e il design d’interni sulle grandi navi. Il bordo estremo della corona di città della regione è il suo capoluogo, Trieste, la città con il mare in casa, “luogo dell’abbraccio” per antonomasia poiché stringe a sé culture, religioni e tradizioni diverse: la sua anima è costellata di palazzi neoclassici, liberty ed eclettici, dove convivono armoniosamente vestigia romane ed edifici di stampo asburgico. Il modo migliore per cogliere le diverse anime di Trieste sono gli itinerari tematici proposti: tuor classico, tour religioso, tour letterario, tour dei caffè storici che raccontano la ricchezza e varietà dell’ambiente intellettuale della città … oltre a far capire gli infiniti modi per bere un caffè. Allontanandosi un po’ dalle città il Friuli Venezia Giulia sorprende per la mutevolezza del suo paesaggio e delle sue tradizioni: scoprirete un piccolo universo fatto di castelli segreti, rievocazioni storiche e mestieri mai sopiti. Iniziate dai borghi più belli d’Italia, visitandoli si può percorrere un viaggio attraverso tutta la regione, coglierne l’essenza e percepire le diversità che caratterizzano ogni singola zona: Clauiano, borgo medievale dalle case di pietra; Fagagna, un incanto tra i colli che circondano Udine e Gradisca d’Isonzo le cui mura furono progettate pare da Leonardo da Vinci. In provincia di Pordenone poi avete l’imbarazzo della scelta tra Sesto al Reghena, con la sua abbazia gioiello d’architettura medievale; Cordovado, la cui storia gloriosa risale a ben prima dell’anno Mille; Valvasone Arzene con il castello e il borgo medievali; Polcenigo con le imperdibili sorgenti del Gorgazzo, scenario di rara bellezza; Toppo, situato su un’altura dal panorama mozzafiato e Poffabro una vera perla e magnifico esempio di architettura spontanea. Storia e preistoria, arte e natura: la regione è presente nel patrimonio UNESCO con ben cinque siti molto diversi tra loro che insieme riassumono le caratteristiche di una regione sorprendente. Gli amanti dell’arte rimarranno senza respiro ad Aquileia una delle più grandi città dell'impero romano che ora è un vero e proprio museo archeologico a cielo aperto: oltre alla zona archeologica, da non perdere la basilica paleocristiana e il suo splendido pavimento musivo. Anche l’itinerario longobardo che comincia a Cividale del Friuli regala tesori stupendi: ne sono testimonianza il tempietto, una delle più straordinarie e misteriose architetture alto-medievali occidentali, l'altare di Ratchis e il battistero di Callisto oltre al il Museo archeologico nazionale. Il tutto circondato da una scenografica natura che nelle Valli del Natisone svela piccoli borghi, tenaci custodi di tradizioni antiche e potenti. Palmanova, la città-fortezza a forma di stella a nove punte, è al tempo stesso un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare in grado di mostrare concretamente al visitatore le evoluzioni tecniche della scienza delle fortificazioni in tutta l’età moderna. Il Palù del Livenza, invece, è un sito paleolitico in provincia di Pordenone tra i più antichi dell'Italia settentrionale dove sono state portate alla luce strutture lignee e una grande quantità di frammenti ceramici e strumenti in pietra appartenenti a un abitato preistorico del Neolitico. Chi infine cerca una natura incontaminata non potrà perdersi un’escursione nelle Dolomiti Friulane: suggestivi sentieri, creste frastagliate, valli silenziose, pascoli assolati, cime e pareti ghiaiose faranno innamorare sia chi ama tranquille passeggiate all’aria aperta sia gli escursionisti più esperti in un contesto ancora non contaminato da un’eccessiva presenza dell’uomo. La costa adriatica del Friuli Venezia Giulia è una parte incantevole, e tra le sue onde culla diversi aspetti di uno stesso mare: ambienti e paesaggi che sorprendono per la loro diversità e che si succedono a pochi chilometri l’uno dall’altro. Grado e Lignano Sabbiadoro vi promettono una vacanza rilassante con grandi spiagge di sabbia, un mare accogliente dove sventola la Bandiera Blu e infinite opportunità per divertirsi con sport d’acqua e l’animazione degli stabilimenti balneari. Più a est la costiera triestina è tutto un intervallarsi di baie: lo sguardo dà sul golfo che custodisce patrimoni naturalistici e storici di rara bellezza. Ma il Friuli Venezia Giulia è anche una montagna spettacolare che è un vero paradiso per escursionisti e alpinisti. Quando arrivate in questa regione, volgetevi verso nord: l’aria è limpida e vi regala la vista di una corona di montagne che abbracciano tutto il vostro orizzonte. Ma se le visitate, vi accorgerete di come i paesaggi possono cambiare da una cima all’altra, da una valle alla successiva. Dalle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, al Carso, attraverso le Alpi Carniche e le Giulie, il territorio cambia forme e colori, lingue e abitudini, ma mantiene importanti denominatori comuni: il rispetto per l’ambiente, l’autenticità delle genti che lo abitano, l’uso sostenibile delle sue risorse. L’incrocio di popoli, lingue e tradizioni hanno arricchito anche l’enogastronomia regionale: si possono assaporare influenze mitteleuropee, mediterranee e slave, senza dimenticare la saporita cucina popolare dai piatti semplici e genuini. Gli ambasciatori dei prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia sono l'ormai leggendario prosciutto di San Daniele, il formaggio Montasio e i prestigiosi vini regionali. Il meglio dell’enogastronomia regionale è racchiuso nella Strada del Vino e dei Sapori (SVS) del Friuli Venezia Giulia, un autentico passaporto del gusto sotto il marchio FVGtaste : oltre 300 aderenti tra cantine, aziende agrituristiche, ristoranti, trattorie, osterie, prosciuttifici, casari, distillerie, artigiani del gusto e della buona tavola. , Una strada unica, che idealmente collega la costa con l’area montana del Friuli Venezia Giulia, passando per i vigneti e le colline dell’entroterra regionale. ![]() |
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