Questa la domanda cardine della XXI edizione del workshop turistico internazionale, che si terrà dal 20 al 23 settembre a Roma, con 70 buyer provenienti dai mercati europei e del Nord America (da quest’anno 17 dei quali appartenenti al settore MICE) e 165 seller del Lazio, record assoluto. La strategia illustrata da Francesco Palumbo, direttore generale turismo Mipaaft, alla conferenza stampa di presentazione si è dimostrata decisa: “I numeri si stimano in crescita costante almeno fino al 2030. Per cercare di arginare il fenomeno dell’overtourism nel Lazio in generale e nella città di Roma in particolare, è giunto il momento di scegliere la tipologia di turismo da accogliere in futuro”. Due punti fondamentali per la Regione Lazio: il turismo balneare e la valorizzazione del piccolo artigianato taylor-made. “Roma non è più in grado di sostenere tali masse di turismo, deve essere sempre più commercializzata come hub della regione – conclude Palumbo. Complementare la strategia individuata da Lorenza Bonaccorsi, assessore turismo e pari opportunità Regione Lazio, che punta tutto sul turismo sostenibile: “Oltre ad essere un discorso generale per il paese, nella nostra regione è ancor più valido che altrove. Roma è una città fragile, che ha bisogno di essere tutelata. Dobbiamo saper raccontare determinati prodotti e saperne reinventare altri, ma l’obiettivo principale condiviso è quello di riportare il turismo ad essere pilastro dell’economia della regione Lazio”. A tal proposito è fondamentale individuare le aree geografiche verso cui spingere la promozione. Al di là dell’ormai costante sviluppo del turismo proveniente dagli USA sono da tenere sotto controllo paesi come Russia e soprattutto Cina, in costante crescita. Proprio il governo cinese infatti ha appena investito 100mld di euro sulla Belten Road, che ha Roma come meta finale.
Guardando oltre le strategie e gli obbiettivi finali però la percentuale dei seller provenienti da Roma (59%), conferma che il turismo nel Lazio è rappresentato principalmente dalla capitale. D’altra parte però si fanno avanti anche gli operatori di Viterbo (13%), Rieti (8%), Latina (4%) e Frosinone (4%). L’offerta varia dei seller trova riscontro nella domanda dei buyer, che approdano al workshop cercando città d’arte (21%9, mare (18%), enogastronomia (18%), ambiente-natura-parchi (16%), wellness/SPA (11%), sportivo (/%), congressuale (6%), religioso (3%). Per quanto riguarda il prodotto turistico, i buyer hanno espresso delle preferenze sull’offerta dei seller che possono essere così sintetizzate: hotel 4 stelle (15%), castelli, ville e dimore storiche (14%), hotel 5 stelle (13%), tour operator incoming (11%), DMC/PCO (9%), hotel 3 stelle (9%), agriturismi (7%). Seguono le voci: appartamenti/case vacanza (7%), trasporti (5%), bus operator (5%), camping (4%) e centri conferenze (3%).