Flussi turistici in continuo aumento (+10% per il parco nel 2018), percentuali di riempimento pari all’84% e il mercato italiano sulla zona e sul territorio circostante in incremento: ottime le basi per permette al parco divertimenti veronese di puntare ancora sulle strutture alberghiere. Questa infatti la strategia che ci ha raccontato Carlo Fossili, head of sales Gardaland. “Il 31 maggio apriremo Gardaland Magic Hotel, il terzo resort del parco, che si comporrà di 128 ampie camere – ricorda – la vocazione di Gardaland va sempre più nella direzione di una destinazione per vacanza a 360°”. Il nuovo hotel sorgerà vicino alle altre due strutture, Gardaland Hotel e Gardaland Adventure Hotel, con cui condividerà un’ampia area acquatica per il divertimento e il relax. Insieme i tre hotel offriranno un totale di 475 camere, di cui 247 al primo, 100 al secondo, aperto nel 2016, e 128 alla novità a tema magico. Le 128 camere sono progettate in 3 differenti ambientazioni (Foresta Incantata, Cristallo Magico, Grande Mago) e l’intero parco per tutta la stagione 2019 proporrà eventi a tema magico per celebrare la nuova apertura.
“Per il futuro le nostre intenzioni sono di proseguire su questa linea di ampliamento – assicura Fossili – e la crescita dei mercati stranieri (Germania in testa) dimostrano che questa è la strada giusta”. Il 40% del mercato è infatti costituito da turisti provenienti da altri paesi, che occupano peraltro il 20% delle stanze disponibili. Tedeschi, austriaci, svizzeri, olandesi, i nuovi flussi polacchi e gli israeliani, in forte crescita: “Israele è un mercato emergente e di grande interesse: il Lago di Garda, che registra un flusso medio annuo di turisti israeliani che supera le 50 mila unità, è risultato infatti nel 2017 come una delle mete italiane preferite dei turisti israeliani. Grande interesse soprattutto da parte delle famiglie con bambini che apprezzano l’offerta di entertainment promossa dai parchi divertimento – spiega Carlo Fossili – è per questo che lo spingeremo molto nel 2019, anche grazie alla recente stipula di contratti con i to israeliani Tamuz Tourism, Flying Carpet e Aviation Links”. Per quanto riguarda il primo mercato, la Germania, si annuncia il rinnovo dei contratti con più importanti tour operator quali Dertour, Neckermann e TUI Germania, con la presenza nei loro cataloghi e nelle loro sezioni di vendita online; segue il mercato austriaco, per il quale è stato rinnovato il contratto con Eurotours, Gmbh, il mercato dell’Olanda e del Belgio operanti, con tour operator TUI Nederland e TUI Belgium. Novità invece in casa britannica: di recente sottoscrizione (giugno 2018) la collaborazione con Jet2holidays, tour operator specializzato in viaggi per famiglie. “Tale accordo – spiega Fossili - garantisce 8 voli settimanali su Verona; inoltre, dalla primavera 2019, l’utilizzo di velivoli più grandi permetterà di aumentare del 22% il flusso dei visitatori nell’area. L’accordo è molto importante nell’ottica di intercettare il nuovo flusso turistico inglese che nel 2017 ha superato le 230 mila unità”. Tanti dunque i contratti con i tour operator, canale di vendita importantissimo per Gardaland, che commercializza il prodotto per il 95% attraverso le agenzie di viaggio (di cui 6500 ricevono direttamente il catalogo) tramite i to.