“Tutti i mercati stanno diventando digitali e le nuove generazioni diventeranno il target da colpire”. Parola di Marco Fanizzi, vice presidente e gm enterprise sales di Dell Emc Italia, che di informatica se ne intende da sempre. Basti pensare che il digitale in Italia nel 2016 valeva 4,6mld di euro e le previsioni per il 2020 stimano un valore di ben 6,3mld. Una crescita fortissima che lascia facilmente intuire che il mercato verticale rischia ormai di perdere clienti. I big data, ossia l’insieme di tecnologie e di metodologie per l’analisi di enormi quantità di dati e la creazione di relazioni tra informazioni eterogenee, allo scopo di scoprire i legami tra fenomeni diversi e prevedere quelli futuri, sono sempre più al centro di qualsiasi business delle aziende.
E il turismo come reagisce a questo processo di digitalizzazione di dati? Il turismo cerca di stare al passo con i tempi, tra una compagnia aerea che utilizzando queste metodologie di analisi è riuscita a diminuire i costi del carburante, e un parco di divertimento internazionale che con un attento utilizzo dei big data ha migliorato la pianificazione e la gestione delle risorse del 20% nel primo anno di adozione della tecnica, con un conseguente aumento di 3000 visitatori in più per la sola festività di Natale ed un incremento di profitto del 20% dei negozi e dei chioschi digitali. “Il turismo ha sì bisogno di infrastrutture solide, ma anche di un’importante infrastruttura informatica, ed a questo proposito è necessario investire sulla qualità – ha concluso Fanizzi.
Accolta la necessità di digitalizzazione dalla nuova Enit, che si libera (finalmente) dalla polvere sotto la guida di Maria Elena Rossi, direttrice marketing e promozione. Realizzato infatti un ‘cruscotto’, uno dei primi esempi di applicazione dei big data al turismo, al fine di strutturare una pianificazione precedentemente all’utilizzo delle risorse.
“Nel cruscotto Enit viene privilegiata l’osservazione della domanda – spiega Maria Elena Rossi – possiamo aiutare i territori e le regioni ad indirizzare l’offerta verso la domanda, ma è quest’ultima a rimanere davvero centrale”. Gli strumenti di big data offerti con il cruscotto saranno: piattaforma dei flussi aeroportuali, con arrivi giornalieri per paese di provenienza e tipologia di turista oltre ai trend storici; Global Market Research per analizzare la domanda potenziale da oltre 100 paesi nel mondo (attraverso flussi, comportamenti e spesa); e Social Monitoring, ossia misurazione delle citazioni su destinazioni, prodotti e stakeholders. Ovviamente quest’analisi digitale verrà affiancata anche dalla classica rilevazione diretta attraverso il monitoraggio delle sedi estere e l’indagine diretta dei tour operator, l’indagine diretta ai turisti e l’indagine diretta delle reservations sui canali online. La prima applicazione del modello del cruscotto Enit ha monitorato gli arrivi esteri negli aeroporti italiani: “A tal proposito possiamo dire che dopo i primi 10 mesi di stabilità rispetto ad un 2017 molto positivo, le prenotazioni aeree contano già una crescita del +1,2% e si prevede di chiudere il periodo di Natale (18 -31 dicembre) con un +2,3%”.
L’utilizzo dei dati raccolti tramite l’applicazione dei big data è ancora un work in progress per il turismo ma, come ha delineato la direttrice Rossi, consentirà di attuare campagne di marketing mix - che seguiranno la scia della sostenibilità – ci tiene a precisare. “Il fine ultimo non sono però solo le campagne pubblicitarie, ma piuttosto la profilazione dei dati – sottolinea Antonio Preiti, consigliere del CdA di Enit – stiamo cercando di diventare proprietari dei dati. Da sempre infatti riesce ad essere davvero ‘padrone’ dei clienti soltanto colui che possiede le informazioni sui loro comportamenti”. Uno dei canali principali per rimodulare la variegata offerta turistica italiana sarà indubbiamente quello dei cluster, che attraverso l’analisi dei big data saranno classificati per priorità: “Bisogna conoscere la domanda, ma è necessario capire anche se siamo in grado di intercettarla – ha chiosato Maria Elena Rossi.