Si chiamerà MSC Seashore la 19ª unità della flotta MSC Crociere. Lo ha annunciato Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della compagnia,il 26 novembre scorso presso i Cantieri di Monfalcone, in occasione della tradizionale cerimonia dello “still cutting”, il taglio simbolico della prima lamiera, avviato congiuntamente da Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, e dallo stesso Vago, che dà ufficialmente il via alla costruzione della nave, che verrà ultimata nella primavera 2021. Sarà l’evoluzione di Seaside e Seawiew, delle quali riprende l’architettura rivoluzionaria, con una lunghezza che passa da 323 a 339 metri, 5632 passeggeri (300 in più) alloggiati in 2280 cabine ed una stazza lorda incrementata di 15 mila tonnellate quasi a sfiorare le 170 mila. Riceverà dunque dalle sue progenitrici sia lo scettro di ammiraglia, che quello di nave più grande costruita in Italia.
L’incremento non sarà soltanto dimensionale, ma si tratterà, ha dichiarato Vago,“di una versione ancora più evoluta e innovativa, che punta a diventare la massima espressione del made in Italy nel mondo. Il suo nome, che tradotto in italiano significa “sulla riva del mare”, ribadisce la volontà in questa classe di navi, che già hanno stabilito da subito nuovi standard nella crocieristica mondiale, di portare il più possibile gli ospiti a contatto con il mare e alla sua magnificenza. Alcune delle innovazioni sono state suggerite sia dai primi mesi di esperienza con le prime due unità, sia dai loro stessi ospiti”.
Seashore avrà un grande lounge vetrato da 600 posti nella parte poppiera, un ponte in più totalmente destinato all’MSC Yacht Club, un teatro più grande, piscina centrale più lunga con la relativa copertura vetrata mobile, il buffet spostato più in alto e varie modifiche ai ristoranti tematici con un nuovo “sushi train”, la caratteristica promenade esterna che si sviluppa sempre lungo l’intero perimetro della nave più lunga e più larga.
Costerà quasi un miliardo di euro e fa parte di un investimento assegnato a Fincantieri di 5,5 miliardi, la cui ricaduta economica complessiva per l’Italia è pari a circa 14 miliardi, dunque quasi un punto di pil dovuto alla cosidetta blue economy.
Tale ambizioso programma, che si concluderà nel 2027, prevede una seconda unità gemella di Seashore pronta nel 2023 e altre quattro navi più piccole da circa 64 mila tonnellate e 500 cabine dedicate al segmento extra lusso, evoluzione dell’attuale MSC Yacht Club finora concepito come nave nella nave. La prima sarà anch’essa consegnata nel 2023 e le altre seguiranno al ritmo di una all’anno. Grazie alle minori dimensioni, potranno offrire servizi di eccellenza, effettuare approdi diversi e dunque beneficiare di itinerari esclusivi.
Durante la cerimonia Vago ha altresì annunciato che MSC Crociere ha di recente acquisito una partecipazione nel Trieste Terminal Passeggeri (TTP) e che, a partire dal 2020, Trieste diventerà homeport di una delle sue navi.
“La nostra compagnia ha sempre rispettato puntualmente i programmi di sviluppo preannunciati– ha affermato Leonardo Massa, country manager Italia di MSC Crociere, rivolto agli adv presenti – ed i nostri passeggeri, che erano 127 mila nel 2003, sono diventati 2 milioni nel 2018 e supereranno quota 5 milioni nel 2027. Sintomi molto positivi sono gli oltre 30 mila italiani che nel 2018 sono andati a Miami ad imbarcarsi e che ci siano già prenotazioni dopo la recentissima apertura dell’estate 2020. E’ già partita la campagna pubblicitaria televisiva sulle reti nazionali orientata all’estate 2019, due settimane di uscite che saranno replicate di un’altra settimana a metà dicembre”.
E’ stata infatti riconfermata la promozione “Prezzo leggero”, ovvero chi prenota entro il 31 gennaio 2019 pagherà metà prezzo per la seconda persona per tutte le partenze della prossima estate.