Houseboat.it anticipa il futuro col varo, a fine aprile, di due imbarcazioni ibride “Minuetto8+”, le prime barche elettriche in Italia, grazie ad un investimento di 500mila euro che amplia la flotta da 11 a 13 unità, operative da metà marzo a fine ottobre in Veneto e Friuli Venezia Giulia, lungo tre itinerari da 7 a 14 giorni. Il rilancio del turismo fluviale in Italia ha il sapore della sfida vinta da Carlo Moretti, fondatore e CEO rodigino di Houseboat.it, leader nazionale del settore e Sales Agent italiano di Le Boat, colosso europeo con circa 1.500 imbarcazioni anche in Canada che nel 2019 festeggia i 50 anni di attività.
A parlare sono i “due milioni di passeggeri registrati nel 2018 di cui il 25% repeaters, principalmente famiglie con bambini in cerca di una vacanza ecologica e alternativa (+6% rispetto al 2017), distribuiti in 1.000 crociere lungo 23 settimane annue, con una media di 45.000 pernottamenti l’anno (Germania primo mercato, seguito da Austria e Svizzera) e un fatturato di oltre due milioni di euro – dichiara Moretti durante la conferenza stampa internazionale nella base navale di Casale sul Sile (Treviso), alla presenza di 15 tour operator esteri e della stampa italiana specializzata. “Non serve la patente nauticae ogni partenza è preceduta da un briefing con i nostri istruttori, che forniscono mappe nautiche e nozioni tecniche – assicura Moretti – e la navigazione è solo diurna e nei canali interni, in totale sicurezza, a max 10 km/h con un consumo di 6 litri/h, con la libertà di attraccare dove e quando si vuole e di noleggiare e trasportare a bordo le nostre 200 biciclette per scoprire l’entroterra. Nei mesi di alta stagione, il costo per una settimana per 6 /8 persone varia da 1.700 / 2.500 € con un deposito cauzionale. Le isole minori di Venezia si confermano l’itinerario più richiesto ma, se è vero che i canali non sono balneabili, con l’houseboat si possono raggiungere le spiagge venete (Jesolo, Bibione e Caorle con i casoni descritti da Hemingway nel libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”) e quelle friulane (Grado, laguna di Marano) nelle settimane estive più costose”.
Le due nuove imbarcazioni ibride (8 persone, 4 cabine, € 2215 a settimana in bassa stagione) sono progettate secondo elevati standard qualitativi, omologate “CE”, classificazione “C” grazie ai parametri di robustezza e sicurezza in navigazione. Il sistema ibrido si basa su un potente motore elettrico, più pulito ed ecologico, in linea d’asse ed un accumulatore di energia elettrica, ricaricabile in porto collegati ad una linea di banchina, prodotta da un generatore di bordo automatico e, per la prima volta, un sistema di manovra di doppia elicadi spinta laterale a prua e a poppa, da attivare con un joystick, in grado di far ruotare la barca su sé stessa e muoversi lateralmente in fase di ormeggio.
Abbiamo navigato con Moretti a bordo di Minuetto6+ da Casale sul Sile alle isole minori della laguna veneta, dove i turisti non arrivano mai e la fretta perde ogni senso. La navigazione in houseboat è l’elogio della lentezza. Dall’acqua, ogni luogo assume una diversa connotazione. Il paesaggio cambia in continuazione, fra lagune, oasi silenziose, canneti, anfratti immersi nella natura affollata di germani reali, folaghe, tuffetti e cicogne e splendide ville quattrocentesche nei borghi marinari, che testimoniano un passato laborioso che ha basato la sua economia proprio sull’acqua.
Quasi un ritorno al passato, quando nel Medioevo i mercanti usavano i canali come vie d’acqua per il trasporto merci, regolati dal “Sistema delle chiuse”, progettate da Leonardo da Vincinel 1482, tuttora presenti lungo il Sile con pannelli storico-esplicativi. Il fiume a poco a poco diventa sempre più grande e sfocia nella laguna di Venezia, cinta da una corolla di isole minori, dove più di 1.500 anni fa gli esuli in fuga dalle città della terraferma cercarono riparo dalle invasioni barbariche. Qui il turismo di massa non arriva mai. Da San Francesco del Deserto, dove Jacopo Michel, nobile veneziano e antico proprietario dell’isola, nel XIII secolo fece costruire una chiesa dedicata a San Francesco, la prima nel Nord Italia, a Mazzorbo, l’isola che diede rifugio agli abitanti dell’antica città di Altino, navigando poi verso Sant’Erasmo, dove si arriva in bici alla Torre Massimiliana, fortificazione militare asburgica, oggi divenuta centro culturale, che si affaccia sulla bocca di porto del Lido e domina la spiaggetta del bacan giungendo infine a San Lazzaro degli Armeni, dove si visita la biblioteca più grande al modo di cultura armena con oltre 150.000 manoscritti antichi e rarissimi.
Poco lontano, la piccolissima San Servolo, custode di storie di follia reclusa, dal 1725 sede di un ospedale psichiatrico, ricovero dei malati di mente, isolati senza speranza, fino al 1978. A ricordare il passato di quest’isola rimane il Museo del manicomio di San Servolo, istituito nel 2006.