“L’innovazione è nel nostro DNA”, esordisce così Marco Peci, direttore generale del Quality Group, nel quartier generale di Torino, in occasione della tavola rotonda con la stampa specializzata, organizzato per presentare le novità della programmazione, le mete e gli itinerari del futuro, in presenza dei product manager del Gruppo di Oriente, Europa, Sudamerica, Africa e Oceania. “All’inizio innovare significava inserire nuove destinazioni in catalogo, poi ci siamo concentrati sul ‘rivoluzionare’ il prodotto”, ha detto. Ne è esempio il Giappone, oggi meta molto trendy, che ha sviluppato in tanti anni di viaggi Michele Serra, amministratore delegato Mistral Tour, con lo scopo di trovare la giusta flessibilità con gli operatori locali e poter essere competitivi sui prezzi, che sono riusciti ad abbassare del 40%.
“In uno scenario che vede il miliardo di turisti di oggi raddoppiare nel 2030, nel nostro futuro vediamo una nicchia di mercato”, sostiene. “Il turismo tradizionale è andato in crisi”, gli ha fatto eco Michele Serra, “sia per la crisi internazionale, sia per l’evoluzione della tecnologia, eppure il Quality Group in questi anni è riuscito a duplicare i risultati. E lo ha fatto esasperando la ricerca di formule esclusive, grazie al supporto di un solido network di DMC locali e di prodotti sempre più specializzati. Non solo. Abbiamo puntato sull’innovazione nel turismo e in quella tecnologica, ma al contempo ci siamo concentrati anche sulla capacità creativa dei nostri manager e sulla nostra peculiarità di costruire rapporti e relazioni autentiche con i corrispondenti in loco”, ha aggiunto, prima di dare la parola ai vari manager del Gruppo. È la Groenlandia il tema dell’intervento di Lara Chinotti, product manager de Il Diamante, che racconta di una meta ancora poco battuta dal turismo di massa, straordinaria per le sue peculiarità. A cominciare dal sole di Mezzanotte, ossia la luce del Nord, una delle maggiori attrazioni di questi luoghi. E ancora, l’Aurora Boreale altro punto di forza della programmazioni. Cosa fare in Groenlandia? Experience Greenland raccoglie tantissime attività, dal kayak al trekking, alla scoperta di una destinazione straordinaria. Da esplorare grazie ad Expeditions 2020, itinerari in nave tra natura, iceberg e aurore.
Ad intervenire è poi Daniela Fecchio, product manager di Europa World. “Riportare gli italiani in Turchia. È stata questa la sfida, rilanciare la destinazione e l’abbiamo vinta, basti pensare che da gennaio a giugno hanno viaggiato 2.000 passeggeri”, esordisce parlando della sua ultima sfida la manager, oggi è a capo di una squadra di dieci persone appassionate e professionali, che propongono un’Europa di alto livello. Forte di vent’anni di esperienza in due realtà importanti del turismo, nel 2004 arrivò in Quality per aprire la destinazione Europa, che oggi ha in programmazione Portogallo, Irlanda, Francia, Spagna, le Azzorre e anche la Pannonia, ossia la penisola Balcanica. Nel suo intervento la manager ha spiegato come con l’arrivo di Internet, gli operatori siano stati costretti a rinnovarsi per continuare ad anticipare le tendenze, dettando le regole di una nuova epoca, che vede il lavoro degli esperti ancora più stimolante.
Da qui sono nati cataloghi ricchi di esperienze, che valorizzano le destinazioni con tagli specifici e inediti. Immersioni, alpinismo, speleologia, osservazione dei cetacei, birdwatching, quad, scooter, per esempio, sono le tantissime attività da fare nelle Azzorre, meta in programmazione come il Montenegro, la Montagna Nera, un paese indomito con parchi nazionali incontaminati, una terra indomita, dove l’80% del territorio è coperto di boschi con alberi di oltre 500 anni. In catalogo anche le Orcadi, una settantina di isole solo una ventina abitate, che Europa World ha proposto per prima. Il viaggio continua in Scozia, per ammirare il cerchio di Brodcar, e poi Skara Brae, un sito sepolto per millenni, riportato alla luce da una tempesta di vento. Sono solo alcuni esempi dell’Europa “Green” proposta da Europa World, “un’offerta sempre fortemente alimentata dagli incontri con le persone che ho avuto la fortuna di conoscere”, ha detto la manager.
Stefania Rossi, product manager Il Diamante, segue la Russia e l’Unione Sovietica (Ucraina, Mar Morto eccetera). “La Russia è l’altra Europa, servono nuovi occhiali per visitarla, si esplora con lentezza, dimenticando la velocità dei nostri ritmi”, ci dice. Ci racconta un nuovo itinerario, fatto dall’alto, sui tetti, romantici percorsi e di Kasan, a 800 km da Mosca, capitale del Tatarstan, confluenza di diverse culture: musulmana, mongola, ortodossa.
È una città elegante, che rivendica il suo ruolo di terza capitale della Russia, porta d’accesso all’Asia orientale. Nel tour si tocca l’isola di Svjzhsk, penisola dichiarata dal 2018 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Da Mosca si arriva a Irkutsk, a 5.200 km di distanza e nel lago Bajkal, un angolo di paradiso per flora e fauna autoctone, Patrimonio UNESCO. Il lago è percorso lungo il suo perimetro dalla leggendaria ferrovia Circumbajkalika e abitato da popolazioni di cultura sciamani, nel segno dello “spirito del Bajkal”. Il valore aggiunto è nelle strutture ricettive che, molto spartane, offrono un’ospitalità autentica, vera.
“Esclusività, personalizzazione, esperienza, flessibilità. L’Australia - Discover è l’operatore di riferimento di tutto il Pacifico - viene proposta in modo nuovo”, spiega Roberto Boni, product manager Australia, “I nuovi collegamenti aerei hanno messo l’Australia in connessione con il resto del mondo, nel frattempo anche il digitale ha messo in discussione la nostra programmazione, per questo l’offerta è stata completamente ripensata nell’ottica di creare prodotti ad alto valore aggiunto, secondo questo e gli asset sopracitati”, ha spiegato. Il prodotto esclusivo è stato creato 7 anni fa, partendo dall’idea di prevedere un numero contenuto di partecipanti per favorire la giusta interazione con il territorio e arrivare in luoghi straordinari come la Tasmania, dove Quality offre itinerari con guida in italiano. E poi c’è la ricerca costante di nuovi prodotti, per lo più esclusivi, come quello alla scoperta del real outback con guida parlante italiano, ad Alice Spring. È l’altro Outback, è la storia pionieristica d’Australia, c’è la più grande comunità aborigena d’Australia. Per vivere e non semplicemente vedere una destinazione, bisogna puntare sulle esperienze straordinarie anche ‘parcellizzando’ il territorio. Questa l’idea di Quality, che punta a far vivere l’Australia più autentica anche in poco tempo, concentrandosi su poche aree e focalizzando tutto sull’esperienza appunto.
“L’Asia del futuro. Mistral Tour Internazionale”. È il tema della seconda parte dei lavori, introdotti da Michele Serra, centrata su mete che ancora ‘non si vendono’ o non del tutto e che per questo sono le mete del futuro: Corea, Taiwan e Giappone meno battuto. Si parte dal Giappone inedito tra foreste, templi e terme, a Kyūshū, l’isola più a sud-ovest tra quelle principali del Giappone e Hokkaidō, la più settentrionale dell’arcipelago giapponese. Kyushu, un’isola molto autentica, con città come Nagasaki, una natura potente e dominante a Yakushima, vulcani tra i più attivi e studiati del mondo; le sabbiature e le terme. All’estremo nord Hokkaidō, con Capo Soya, ai confini, nel parco Nazionale di Akan e di Shiretoko, dove vivono orsi neri che non si avvistano in nessun altro luogo al mondo. E poi anche qui vulcani, ma spenti ed enormi laghi vulcanici; le terme e la neve, che favorisce il turismo sportivo. Presto oltre che in sefl drive, queste due isole si potranno vendere anche in tour di gruppo esclusivi privati con guida parlante italiano.
Ad intervenire è poi Silvia Terreni, product manager Corea e Sri Lanka. “Oggi vendiamo un viaggio in Corea del Nord in modo ancora standardizzato. È un Paese ancora molto complicato, che le diplomazie mondiali cercano di aiutare perché ci sia in futuro la possibilità per Nord e Sud di rientrare in contatto, dopo essere stati separati 70 anni fa”, esordisce, raccontando delle difficoltà di sviluppare un turismo più strutturato.
Interviene poi Francesco Vitali, product manager e titolare Latitud Patagonia, per spiegare come autenticità, esclusività e libertà siano gli aspetti principali di esperienze di viaggio “alternative”.
Autenticità significa visitare luoghi ‘fuori dai circuiti di massa’; viaggiare ‘fuori stagione’; vivere esperienze alternative ‘fuori dal comune’. Esclusività vuol dire viaggiare in piccoli gruppi, in modo personalizzato. Libertà infine come viaggio in self drive e pacchetti che puntando su prodotto e assistenza, abbinati ad esperienze esclusive. In Cile, per esempio, si possono da poco prenotare le Rutas de Los Parques, uno speciale itinerario nato dopo la donazione di Mr North Face, Tompksine, di 4mila ettari di terreno, con la clausola però che venisse tutelato da parchi protetti.