E’ stato presentato presso l’Acquario di Genova il Rapporto 2018 dell’OICE, che fotografa il settore in Italia e, per la prima volta, anche la città metropolitana di Genova. Si tratta di uno studio realizzato dalla Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali di Milano e promosso da Federcongressi, questa volta con la collaborazione del Convention Bureau genovese.
“Il 2018 è stato l’anno del riscatto per Genova– ha esordito Carla Sibilla, presidente del Convention Bureau– in quanto le presenze congressuali superano la media nazionale. “Sono certamente importanti i congressisti – ha affermato Gianni Berrino, assessore al turismo della Regione Liguria-ma anche coloro che li accompagnano, e se il territorio ha un clima buono e cose interessanti da offrire i meeting possono contribuire ad un ampliamento della stagione turistica”.
Gli ha fatto eco Paola Bordilli, assessore al turismo del Comune di Genova: “E’ il risultato di una promozione della destinazione a livello globale, frutto anche della collaborazione fra pubblico e privato, dell’amministrazione con gli albergatori. Il 2019 si sta rivelando ulteriormente in crescita, fatto ancora più positivo se si considerano i problemi del 2018 conseguenti alla tragedia del Ponte Morandi”.
Il professor Roberto Nelli di Aseri ha poi snocciolato i dati del comparto, prima a livello nazionale. Tra il 2017 e il 2018 il numero di eventi è cresciuto del 5,8% e le giornate congressuali del 6,7%, però diminuiscono del 2,4% i partecipanti e le presenze, anche se crescono del 4% nel periodo di riferimento 2015-2018. Fra l’altro la decrescita si registra nel Nord Est, al Centro e nelle Isole, mentre Nord Ovest e Sud mostrano un segno più di presenze e partecipanti. I congressi nel 2018 hanno generato il 10,3% di presenze nelle strutture alberghiere.
Dai dati della Banca d’Italia emerge che nel 2018 sono stati 17 mila i turisti stranieri giunti in Italia con finalità congressuali, i quali hanno generato 30 mila pernottamenti sui circa 700 mila dovuti al comparto. Dal punto di vista della composizione degli eventi, sempre nel 2018 i partecipanti sono stati il 14,3% in quelli di tipo istituzionale, il 49,5% in quelli aziendali ed il 36,2% in quelli di tipo associativo.
“Se il turismo produce il 10-11% del PIL italiano– è intervenuto Gianfranco Castagnetti, segretario generale del Convention Bureau Genova– il 2% del PIL è dovuto ad eventi e congressi.Anche perché i congressi sviluppano il turismo del territorio e delle aree contigue”. Per il 2019 solo il 30% degli intervistati ha aumentato le tariffe dei congressi mentre il 37,2% si attende un incremento del fatturato dovuto al settore.
Invece per quanto riguarda Genova nel 2018 si sono avuti 7.548 eventi per un totale di 9549 giornate, con 627.239 partecipanti e 901.132 presenze. Il peso di tale attività è stato del 5,9% rispetto al Nord Ovest e dell’1,8% sul totale Italia. Da sottolineare che gli eventi e i congressi hanno generato il 17,9% delle presenze negli esercizi alberghieri della città, superiormente al dato nazionale. Come tendenza fra il 2018 e il 2019 le stime del solo Convention Bureau Genova indicano un aumento degli eventi da 17 a 24, con una crescita del 37% dei partecipanti e del 69% delle presenze.