Rivedere il modello di business per non farsi trovare impreparati quando il turismo riuscirà a ripartire. Luca Manchi, amministratore unico di Karisma Travelnet prova a tracciare un nuovo percorso che dia regole diverse ad un settore travolto dalla pandemia in atto.
“Le associazioni devono fare un tavolo comune – le sue parole – per concordare con i principali fornitori alcune questioni di fondamentale importanza affinché in futuro non ci troviamo nuovamente spiazzati davanti ad un evento del genere e spero proprio che tutte le agenzie di viaggio, anche quelle che non aderiscono ad alcuna associazione, siano uniti nel rispettare eventuali azioni da intraprendere”.
Sono quattro i punti cardine sottolineati da Luca Manchi: “Primo punto stop alle tariffe not refundable, credo sia più corretto trattare delle penali piuttosto che insistere con un paletto diventato ormai un vero e proprio boomerang. Altro punto fondamentale – prosegue Manchi – è concedere la possibilità di cambio nome, anche con una piccola penale, in modo da poter garantire ai clienti che non sono più in grado di partire di poter cedere a terzi la propria prenotazione”.
Maggiore flessibilità, dunque, per venire incontro ad un mercato che nel post pandemia si preannucia comunque diffidente: “Basta – prosegue Manchi - con anticipi per gruppi al di fuori del 10% e in caso di prepagamento al massimo 15 giorni prima dell’arrivo in albergo o della partenza del volo. Inoltre, valutiamo la possibilità di cancellazioni senza penali, laddove si prefiguri una situazione che in base al contratto di viaggio non permette di godere la vacanza a prescindere dallo sconsiglio o no della Farnesina”.
Quattro spunti da cui ripartire per evitare di essere travolti in futuro da situazioni impreviste ed imprevedibili come quella attuale: Sono suggerimenti da sistemare, discutere, articolare che le nostre associazioni sanno fare molto bene insieme ai loro legali ma è fondamentale – conclude Manchi - che i contratti siano anche a nostro favore altrimenti nessuno dovrà più firmarli. Saremo capaci di imporre anche le nostre regole?”