La montagna, la natura, il benessere. In Alto Adige, nei Vitalpina Hotels ospitalità significa rispettare l’ambiente, il territorio, la stagionalità dei prodotti della terra, assecondare il ritmo del respiro, coltivare la relazione con i propri ospiti. Anche ai tempi del Coronavirus. Ce ne parlano Brigitte Zelger, presidente e Silvia Pfeifer, responsabile del gruppo e proprietaria dell’hotel Pfösl Nova Ponente.
Montagna e benessere. La vostra offerta si può sintetizzare in queste due parole che in realtà raccontano l’importanza che per voi ha il territorio, da vivere in modo autentico. Ce ne può parlare?
Da sempre i pilastri della filosofia dei Vitalpina Hotels sono la montagna, la natura e il benessere. Questi fattori si rispecchiano a 360 gradi. I materiali naturali utilizzati nella costruzione e negli arredi, la pulizia degli ambienti, la predilezione per i prodotti locali: da sempre l’Alto Adige e i Vitalpina Hotels sono all’avanguardia nell’attenzione verso l’ambiente e la natura, scelte responsabili che promuovono la vera sostenibilità. Tra l’altro molte delle strutture Vitalpina hanno ottenuto la certificazione Ecolabel UE, il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea. Un’ulteriore garanzia di qualità. Grande importanza hanno anche le attività nella natura, l’alimentazione sana a base di materie prime del territorio e i trattamenti benessere con ingredienti naturali.
Il concetto di alimentazione dei Vitalpina Hotels si fonda sulla regionalità. La cucina Vitalpina è una dichiarazione d’amore alle materie prime di qualità dell’Alto Adige, alla genuinità dei suoi prodotti e alla sua ottima acqua di sorgente. Da qui deriva l’altro punto cardine dell’alimentazione: la stagionalità. I prodotti vengono colti nel rispetto dei tempi di madre natura, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’ambiente.
Sul vostro sito si legge che non vi limitate ad accompagnare e guidare i clienti nelle escursioni o nelle arrampicate, ma siete anche esperti di erbe officinali, wellness trainer, guide di MTB, fotografi, cacciatori, musicisti e cuochi, con l’intento di condividere con gli ospiti l’esperienza e l’amore per il territorio. Condivisione, esperienza, interazione, come si potranno riproporre le attività che rendevano unico il soggiorno?
In questo contesto abbiamo la fortuna di trovarci in un posto unico. Come già detto, la natura è sempre stata una parte molto importante della nostra filosofia. Gli albergatori dei Vitalpina Hotels non si limitano a ospitare i clienti, ma creano un rapporto con i propri ospiti e mettono a disposizione con professionalità e passione le loro doti e competenze per rendere la vacanza un'esperienza unica.
Ecco quindi l’attività all’aria aperta e i workshop sulle erbe che permettono di conoscere il loro potere curativo. Una passeggiata accompagnata nel bosco o lungo i ruscelli alpini, facendo insieme degli esercizi che insegnano a respirare consapevolmente. Riflettere sulle proprie radici al ritmo del respiro dona al corpo e allo spirito nuova energia e favorisce una profonda autocoscienza.
Studi scientifici hanno dimostrato che gli esercizi respiratori eseguiti correttamente favoriscono la vitalità, la pace interiore e la capacità di concentrazione, liberando nuove risorse per il benessere totale della persona. Una respirazione corretta influisce positivamente sul metabolismo e sul sistema nervoso e migliora quindi la qualità di vita. Un esercizio semplice da ripetere a casa, più volte al giorno: al mattino per affrontare la giornata che inizia con la giusta carica di energia, mentre la sera per favorire il rilassamento.
Concretamente come state affrontando l’emergenza Coronavirus? Avete pensato di riaprire grazie ai protocolli di sicurezza (ozono eccetera)?
Ancora non ci sono progetti/strategie concreti in merito. Come tutti i nostri colleghi del settore turistico, anche noi dobbiamo aspettare le norme ufficiali, statali. Al momento non è possibile pianificare nulla di concreto perché mancano troppi fattori. Siamo però in stretto contatto con alcuni rappresentanti della giunta provinciale, con IDM Alto Adige ed altri players del settore turistico per essere pronti alla riapertura, non appena sarà possibile, e mettere in atto tutte le disposizioni che saranno richieste. Un altro fattore molto importante, per noi che lavoriamo anche con i mercati esteri, è sapere quando le frontiere si riapriranno.
Quale supporto date ai clienti che avevano prenotato un soggiorno in questi mesi? Gestione delle cancellazioni, informazioni sulla riapertura?
Non trattandosi di una classica catena alberghiera bensì di una collaborazione a livello di marketing e servizi – ogni albergo viene gestito in modo individuale e personale - le strutture Vitalpina, per appartenere al gruppo, devono rispondere a precisi criteri selezionati, che vengono controllati e verificati periodicamente. Come direzione possiamo fornire raccomandazioni, assistenza e consulenza. Acconti e prenotazioni sono piuttosto una questione commerciale e legale. In questo caso però, visto il periodo, sicuramente raccomandiamo di essere il più flessibile possibile venendo incontro al cliente, pur non potendo imporre una regola per tutti.
Paura, incertezza, rassicurazione, sicurezza sono i problemi del viaggiatore ai tempi del Covid 19. Quali attività/progetti/strategie state mettendo in atto/avete pensato per mantenere viva la relazione con i repeaters?
E’ molto importante non interrompere la comunicazione. Come gruppo siamo attivi sia sui nostri canali social media che tramite i nostri uffici stampa. Non cerchiamo di fare pubblicità o di vendere qualcosa, ma cerchiamo di stare vicino in questo modo ai nostri clienti, spesso diventati anche amici. Cerchiamo di dare qualche suggerimento come gli esercizi di respirazione (presi dal programma Vitalpina® Respiro, un vero e proprio training per raggiungere la pace e l’equilibrio interiore) che si possono fare in qualsiasi posto o di fornire qualche ricetta locale.
Grandissima importanza va data anche alla positività del linguaggio, all'informazione completa e al contatto attraverso i social network.
Come cambierà a suo avviso l’ospitalità a breve e lungo termine?
L’ospitalità da noi in Alto Adige rimarrà sicuramente come sempre, cambieranno le distanze. Saranno da rispettare parecchie misure di sicurezza, igiene ecc., però al momento non avendo le direttive del governo, non sappiamo ancora niente.
Quali aiuti/strumenti sarebbero più efficaci per sostenere la vostra attività in questo tempo ‘sospeso’, in attesa di riaprire e ripartire?
Aiuti per superare il periodo di chiusura; supporto per quanto riguarda la liquidità (ci saranno problemi di liquidità in tutte le strutture se la chiusura dura più a lungo); supporto per i nostri collaboratori che non possono tornare al loro posto di lavoro. E ancora, aprire i confini e di conseguenza dare la possibilità di viaggiare e poi elaborare misure di riapertura non troppo tecniche, per poter essere in grado di rispettarle in seguito.
Pensate di aprire per l’estate o bisognerà aspettare l’autunno o ancora è presto per decidere?
Tutti noi ovviamente pensiamo ovvero speriamo di poter riaprire al più presto possibile. Sicuramente per l’estate, perché altrimenti tante delle nostre strutture, non solo in Alto Adige, avranno grandissimi problemi. Da qualche giorno si sente anche una grandissima voglia di viaggiare da parte degli ospiti. Non ci saranno strutture piene in questa stagione, ma io sono convinta, che dopo questa fase di chiusura in casa, tanta gente non vede l’ora di poter muoversi e passare qualche giorno da noi in mezzo la natura. Però tutto ciò adesso dipende dalle decisioni politiche. Noi saremo pronti per ripartire