“Parole in immagini ed emozioni”. Riparte anche dalla comunicazione il rilancio della parte meno conosciuta ma non per questo meno affascinante del Lago di Como, così vicina al Lago di Lugano. Che punta a destagionalizzare e ai pacchetti green, che permettono di vivere il turismo slow, legato al cicloturismo e al trekking Ce ne parla Giovanni Bernasconi, vice presidente dell’Autorità di Bacino lacuale Lago Ceresio, Piano e Ghirla.
Quale responsabilità ha in questo momento?
L’ Autorità di Bacino lacuale Ceresio Piano e Ghirla svolge una funzione molto particolare nell'ambito del Lago di Lugano, regola infatti la navigazione, si occupa delle concessioni per le imbarcazioni, ma soprattutto sviluppa strategie di promozione a supporto delle attività sociali, culturali e ludiche finalizzate all’utilizzo e alla valorizzazione delle aree su cui ha competenza. Segue infine, per i Comuni associati, il programma degli interventi regionali sul demanio delle acque interne. In questo momento si pone come diretto interlocutore per supportare strategie di riorganizzazione di promozione turistica e, i sindaci, nella loro qualità, possono sviluppare politiche mirate per sostenere le attività economiche. Nello specifico, nel mio Comune, Claino con Osteno sto valutando un piano di elargizione di finanziamenti a fondo perso.
Qual era in termini di percentuali il trend del turismo in questo inizio di 2020? Che servizio state offrendo ai turisti che avevano già fatto delle prenotazioni per supportarli?
Le previsioni facevano ben sperare e i risultati ottenuti nel 2019 erano tutti confermati. Ora le disdette sono state moltissime e gli annullamenti superano l'80%. Difficile dare dei numeri e dettagli più precisi perché per noi la stagione inizia proprio con le vacanze di Pasqua. Ripeto, è un po' prematuro ragionare per i mesi di luglio, agosto e settembre. Cercheremo di destagionalizzare, per quanto possibile, la stagione turistica e spostare i soggiorni in quei mesi meno richiesti, ma favorevoli per trascorrere giornate di vacanza sul lago di Lugano. Mi sento di dire che dobbiamo reagire perché l'attenzione verso l'Italia non perde mai lustro e gli operatori hanno sicuramente dalla loro parte il vento nelle vele perché abbiamo tanto da raccontare, le nostre destinazioni sono vita, storia e cultura. Il passaggio nell'area del porlezzese è un punto nevralgico, speriamo di poter riacquistare la fiducia dei turisti provenienti dal Nord Europa che si spingono verso l'area dei laghi.
Quali iniziative avete studiato per raccontare il territorio e stimolare l’interesse quando si potrà tornare a viaggiare?
Nuove strategie social, newsletter dedicate e pubblicità on line per non interrompere i contatti con i propri ospiti. Il Turismo riparte dal web. Dobbiamo trasmettere sensazioni, creare ogni forma di turismo esperienziale, offrire emozioni e, pertanto, abbiamo deciso di puntare proprio “sugli occhi”, dobbiamo far tornare la voglia di avvicinarsi alle nostre zone. L'altro aspetto potrebbe essere legato alla destagionalizzazione dei turisti. Un altro ambito di fortissimo appeal è il turismo esperienziale. In questi anni abbiamo già lavorato perché i turisti vogliono conoscere e sapere, approfondire gli aspetti culturali, quelli legati alla tradizione della destinazione prescelta. Chi viaggia oggi non vuole solo immortalare i luoghi che visita, ma viverli e tornare a casa con un ricordo memorabile, unico, con un qualcosa in più, con un’attività o esperienza che ha permesso loro di conoscere e vivere appieno la tradizione di un paese. Quindi la destinazione passa in second'ordine, in primo piano sono le attività offerte, quelle su cui dobbiamo lavorare.
Per noi è fondamentale pensare a pacchetti green, quelli vicini a un turismo più slow, legato alle piste ciclo turistiche e al trekking. Proporre un'offerta che metta in armonia il corpo con la mente, con la visita delle aree naturali, itinerari in mezzo alla natura, in quota ed esplorando nuove mete. Puntiamo sulla cultura, ma anche sul lago, le nostre spiagge, le nostre produzioni tradizionali, per parlare di un sistema imprenditoriale correlato alla filiera turistica. Vivere poi il lago, conoscerlo, visitarlo e, attraverso la Navigazione Lago di Lugano, con cui collaboriamo da anni, cercheremo di promuovere anche le gite di una sola giornata, che portano i nostri turisti verso il Ticino e che, da Lugano, possono raggiungere le sponde italiane. Sono tante le idee e le progettualità sulle quali stiamo lavorando.
Il Turismo, sia come incoming sia come outgoing, è tra i settori più colpiti da questa emergenza: quali sono a suo avviso gli interventi che potrebbero supportarvi nella fase di rilancio e ora per tener ‘vivo’ il territorio e sostenere la filiera turistica?
Serve liquidità, servono sostegni concreti alle imprese affinché possano tornare ad aprire le proprie aziende e non debbano lavorare costretti a indebitarsi ulteriormente. Lo Stato non può far finta di nulla, deve andare incontro a queste esigenze. Gli imprenditori dovranno compiere delle scelte e modificare il più tradizionale concetto di accoglienza. Dovranno innanzitutto costruire una serie di servizi che garantiscano la sicurezza degli ospiti. Pensiamo ai check in e ai check out in camera, piuttosto che ai pasti nella propria stanza. Penso anche a kit sanitari da distribuire a tutti i clienti. Da parte nostra realizzeremo una serie di pacchetti che promuovano il territorio per gite di un giorno o per un fine settimana, andando via via ad allungare la presenza nelle strutture.
Paura, incertezza, rassicurazione, sicurezza sono i problemi del viaggiatore ai tempi del Covid 19.
Vuole essere rassicurato e chiede di poter entrare in strutture senza alcun rischio. Il nostro ruolo non può imporre dei protocolli, gli albergatori dovranno organizzarsi per lavorare sugli aspetti igienico sanitari.
Quali strategie avete pensato per stimolare il mercato?
Non è da escludere che lavoreremo sui prezzi, senza però svendere il prodotto che offriamo, sarebbe la rovina. Nuovi pacchetti, nuove esperienze, ma sarà vincente su tutto il web con filmati, immagini. Sarà sicuramente strettissima la collaborazione con le attività commerciali e, con loro, opereremo trasformando le parole in immagini e in emozioni.
Quali attività di promozione avete in programma? Quali per garantire una vacanza sicura in termini di rispetto dei protocolli sanitari.
Definita la campagna di marketing inclusiva per tutti gli operatori del territorio, punteremo sulla promozione puntando sulle nostre ricchezze inserite in un contesto turistico. Dovremo insomma crearci una buona vetrina partendo dall'offerta interna. In molti infatti non conoscono la Valsolda, con il suo “Piccolo mondo antico” sulla sponda italiana del Lago di Lugano, Villa Fogazzaro Roi, bene Fai. Oppure la cascata di Loggio, un'area naturalistica insieme alla Val Cavargna, con l'Ecomuseo in Val Senagra. Il Borgo dipinto in Comune di Claino con Osteno, dove sono stati realizzati dei murales, raccolti in undici tappe mappate, un percorso accessibile anche attraverso un QR Code che racconta la storia del Paese. Le Grotte di Rescia, uno spettacolo naturale.
Sulla sponda varesina abbiamo la Francisca del Lucomagno, il tracciato da Lavena Ponte Tresa a Pavia. Un antico tracciato romano-longobardo, storicamente documentato, che da Costanza - centro Europa, attraversando la Svizzera mediante il passo del Lucomagno giungeva a Pavia e lì si collegava con la Via Francigena verso Roma. Tale percorso rappresentava una delle vie fondamentali di collegamento dal centro Europa con la Pianura Padana.
Affronteremo ogni sfida che ci sarà rivolta, appena ricominceremo le attività di promozione fieristiche, noi ci saremo, dovremo intercettare il maggior numero di tour operator per fare conoscere i nostri territori.
Le nostre strutture si stanno già attivando per un'accoglienza sicura. Tutto quanto imposto dalle disposizioni, ma anche comportamenti individuali, dalla pulizia delle camere, agli spazi comuni. Dalle copri calzature da distribuire agli ospiti, agli igienizzanti per gli ospiti. Piuttosto che servire nelle camere i pasti. Insomma tutto quanto è possibile per salvaguardare chi sceglie le nostre strutture.
State lavorando in sinergia con albergatori e gli altri operatori della filiera?
Il nostro ruolo è quello di sostenerli e di collaborare a stretto contatto. Potremo fare delle azioni per fornire dei suggerimenti. Di sicuro ci sarà un consolidamento e un potenziamento dei rapporti internazionali con la Svizzera partendo dal rapporto già ottimale che, da sempre, accomuna i due Paesi: la navigazione lago di Lugano con tutti i relativi comuni rivieraschi. In una visione prospettica si dovranno infatti mette