Il Consorzio Capo Sant’Andrea, Isola d’Elba è un progetto di destination marketing appena costituitosi e sviluppato durante i mesi di lockdown.
Le 28 imprese aderenti si sono unite per creare una “destinazione nella destinazione”, in piena armonia e complementare al resto dell’isola, per ripartire dal punto di vista culturale, turistico e imprenditoriale, adattandosi e rispondendo ai maggiori quesiti del mercato nel momento contingente.
Abbiamo fatto una chiacchierata con Maurizio Testa, Destination Manager di Capo Sant’Andrea, che ha messo in risalto aspetti autentici, sicuri e caratterizzanti di questo antico borgo di pescatori, sulla costa nordoccidentale dell’isola.
Il Consorzio Capo Sant’Andrea si è (ri)costituito in un momento in cui il turismo, e l’Italia intera, si sono fermati. Da cosa nasce l’idea di questo progetto e come si è sviluppato in un momento del genere?
Il Consorzio Capo Sant’ Andrea alla sua creazione, nel 1987, si occupava prevalentemente della gestione dell’unico stabilimento balneare della località, di tutela del territorio e di piccole attività promozionali.
Durante la pandemia, il Consorzio, in vista dei cambiamenti che ne sarebbero derivati e che avrebbero influenzato il tipo di domanda che avrebbe dovuto accogliere, ha deciso di modificare quella che era precedentemente la sua attività primaria, diventando un consorzio di promozione turistica vero e proprio.
Il progetto di marketing di destinazione da me ideato e condiviso, è stato esteso a tutte le attività della località e ad oggi abbiamo raggiunto le 28 imprese aderenti.
Lo sviluppo del progetto, in fase di lockdown, è stato portato avanti attraverso riunioni virtuali, con la certezza che dopo il Covid-19 nulla sarebbe stato come prima.
La consapevolezza che le PMI turistiche della zona sarebbero state più solide unendo le forze, nel mercato più complesso e competitivo che si andava delineando in prossimità della riapertura, è stato un fattore trainante.
Mi è sembrato naturale mettermi a completa disposizione del nostro territorio, grazie alle mie competenze specifiche e poiché io stesso sono albergatore locale.
Quali obiettivi si pone?
Gli obiettivi del Consorzio sono ambiziosi e, tra i più rilevanti, vi è quello di posizionare Capo Sant’ Andrea come destinazione turistica: conferire una forte identità a questa magica località dell’Elba, affinché il brand venga conosciuto e riconosciuto sia tra i professionisti del settore sia dal pubblico finale. Noi, in quanto membri del Consorzio, offriamo il nostro contributo "specialistico" alla promozione dell'Isola d'Elba, promuovendo un concetto nuovo di “marketing di destinazione rivolto alle piccole località turistiche".
La volontà è quella di posizionarsi come destinazione di nicchia, una “chicca” da veri intenditori del territorio elbano, nell’ottica che, in futuro, destinazioni turistiche come la nostra saranno sempre più richieste.
Qual è il valore aggiunto per tante imprese con target e mezzi differenti di lavorare in armonia e in sinergia?
Sicuramente, in termini commerciali, il fatto di essere diventati una vera e propria squadra con un forte senso di appartenenza e obiettivi condivisi, ci rende più competitivi. I primi risultati non si sono fatti attendere anche a livello mediatico: ciò che prima ci sembrava impossibile come catturare l’attenzione di media nazionali di diversa tipologia, oggi si afferma man mano come una nuova realtà.
Cosa chiedono i turisti per la stagione estiva 2020? Quali sono gli aspetti vincenti che offre questo borgo di pescatori?
I nostri visitatori per la stagione 2020 desiderano prima di tutto essere rassicurati. Gli aspetti vincenti di Capo Sant’ Andrea sono la presenza di una natura e di un mare preservati e di alta qualità. Il soggiorno qui passa da scogliere pianeggianti, si arricchisce di location e momenti di tranquillità assoluta, della possibilità di praticare sport acquatici come diving, snorkeling, kayak e molto altro. Non mancano, poi, le attività legate agli sport di montagna come trekking, trail, mountain bike, arrampicata, etc. Ovviamente nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre prevalgono le attività legate al mare mentre nei mesi di aprile, maggio e ottobre la richiesta si orienta verso proposte legate alla montagna, facendo così di Capo Sant’Andrea una destinazione fruibile praticamente 365 giorni all’anno. La nostra è una delle baie più belle di tutto il mediterraneo, in cui è possibile praticare snorkeling in un “acquario” naturale dove spesso si ammirano delfini, balene, cavallucci marini e foreste di posidonia.
E le paure del viaggiatore post lockdown? Quali le risposte e le misure che il Consorzio mette in campo?
La risposta è avvenuta nel pieno rispetto delle regole specifiche rivolte alle attività ristorative e ricettive per garantire sicurezza sia ai nostri clienti sia al nostro personale.
I viaggiatori temono maggiormente i luoghi chiusi, pertanto ci siamo organizzati per offrire prevalentemente colazioni e cene all'aperto, che oltre alla sicurezza danno la possibilità ai viaggiatori di immergersi nella rigogliosa natura che circonda le nostre strutture. Inizialmente, l'unica criticità per gli hotel è stato il servizio colazione, ampiamente superata con buffet espositivi protetti con barriere e serviti da personale con guanti e mascherina, uniti al rispetto delle distanze da parte degli avventori.
Quali iniziative avete creato per raccontare la costa nordoccidentale dell’Isola d’Elba e stimolare l’interesse a ripartire verso questo territorio?
Per il 2020 ci dedichiamo ad una promozione prevalentemente rivolta al pubblico italiano, attraverso attività di ufficio stampa, l’aggiornamento dei nostri canali di social media e il lancio del nuovo portale turistico www.caposantandrea.it.
Nel 2021 Il portale turistico www.caposantandrea.it sarà ulteriormente ampliato nei contenuti e nelle lingue disponibili.
A breve saranno aggiornate anche tutte le immagini delle aziende grazie ad un nuovo servizio fotografico professionale, in modo che professionisti e clienti possano fruire dell’offerta del Consorzio in modo ancora più chiaro e immediato.
A fine stagione sarà inoltre inserito nel portale un DMS. Una piattaforma di prenotazioni che renderà le strutture ricettive prenotabili in tempo reale, uno strumento utile e più immediato anche per i professionisti del turismo. Il nostro è un progetto in costante evoluzione da cui attendiamo buoni risultati nel medio e lungo periodo.
Nel 2021 si terranno anche 2 manifestazioni in ottica di destagionalizzazione: il LIMONFEST, legata ai limoni (principale prodotto tipico del posto) e una gara di trail, il Libeccio Trail, al fine di valorizzare le montagne che circondano Capo Sant’Andrea. Infine, nel 2021 amplieremo la nostra rete di uffici stampa includendo i mercati DACH.
Quali sono gli aiuti alle imprese che, a suo parere, lo Stato potrebbe mettere in campo per agevolare la ripartenza del turismo?
A mio parere, il maggiore aiuto che lo Stato dovrebbe mettere in campo dovrebbe essere legato alla “semplificazione”. Il vero grande problema dell'Italia in tutti i settori, non solo nel turismo, è la burocrazia.
Regole semplici, di facile attuazione che con contributi mirati che aiutino la ripartenza di un settore in grande difficoltà. Un pensiero va anche ai lavoratori stagionali rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.
I collaboratori sono una risorsa fondamentale per la qualità delle aziende turistiche.