Nell’anomalo 2020 in cui “la pandemia da Covid-19 ha causato il calo del 95% dei passeggeri del settore crociere che sul breve raggio, fatta eccezione per il mese di agosto, continua a registrare un dato negativo del 60 per cento”, Msc Crociere guida la ripartenza delle crociere in sicurezza alla quarta Naples Shipping Week, il primo evento in presenza dello shipping internazionale post lockdown, svoltosi dal 28 settembre al 3 ottobre alla Stazione Marittima del Porto di Napoli.
Si torna a navigare ponendo la sicurezza e il benessere degli ospiti come priorità assoluta. L’analisi della sessione ‘Cruise Tourism: reset and restart’, svoltasi venerdì 2 ottobre e moderata da Francesco Di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, promotore dell’evento, evidenzia che “sarà una ripartenza lenta, a ranghi ridotti sia per il numero di passeggeri, sia per le rotte possibili e, di conseguenza, per l’equipaggio. Una situazione inedita, che ha preso tutti alla sprovvista ma siamo riusciti a dimostrare che la ripartenza è fattibile”.
A raccontarlo, ancora visibilmente emozionato, il comandante Gennaro Arma, ‘The brave captain’ celebrato in mondovisione (diplomatosi, ironia della sorte, all'istituto Nautico di Piano di Sorrento, lo stesso di Schettino), l’ultimo a scendere lo scorso 2 marzo dalla Diamond Princess, il transatlantico bloccato per due settimane in quarantena con oltre 3700 passeggeri nella baia di Yokohama a causa dell'emergenza coronavirus. Nella crociera diventata d’improvviso un incubo, con più di 600 viaggiatori positivi al test e due vittime, il 45enne Arma è divenuto il punto di riferimento che, “provando ogni giorno tutti gli stati d’animo possibili”, ha guidato la nave nella tempesta più dura della sua carriera, senza la certezza di nessun porto a cui approdare.
Arma, al momento in attesa di rimbarcarsi, ha indicato la rotta: “La sinergia tra armatori, equipaggio e autorità è fondamentale. Il personale della nave e i nostri ospiti si sono abituati a questa ‘nuova normalità’ ma ora vanno adeguate le strutture, sia quelle a terra, sia sulle navi, per rendere tutto più funzionale al mantenimento della sicurezza". La prima crociera al mondo è ripartita da Genova lo scorso 16 agosto, grazie all’audacia, con “nessun dettaglio lasciato al caso”, di Msc Crociere.
“Livelli di sicurezza altissimi e un'attenta pianificazione, questa la ricetta con cui l’ammiraglia Msc Grandiosa è ripartita (il 19 ottobre torna in mare anche Msc Magnifica con un itinerario di 10 giorni tra Italia, Malta e Grecia, ndr), scegliendo di puntare su un messaggio di sicurezza e serenità per i passeggeri – ha dichiarato sul palco il Managing Director Italy di Msc Crociere, Leonardo Massa. "Abbiamo dedicato 5 mesi intensissimi di lavoro con l'unico obiettivo di pensare alla ripartenza, è stata una scommessa vinta mettendo in atto un protocollo sicuro con esperti di massimo livello, usato ora come modello anche negli Usa. Le crociere di Msc prevedono un tampone a tutti i passeggeri e alla crew, con il risultato in 40 minuti, con livelli di igienizzazione altissimi e escursioni organizzate con criteri di sicurezza. Credo che nessuna azienda o realtà sia settata su livelli simili - dice con orgoglio Massa - ma ripartire è stato solo il primo passo. Vanno attivati veri e propri corridoi turistici per far riprendere certi flussi e servono protocolli omogenei anche di concerto col comparto aereo”.
A microfoni spenti e in via informale, Massa si è sbilanciato su un possibile ritorno ad aprile 2021 nello scalo portuale di Venezia, dove – dopo anni di attesa – è stato sbloccato l’escavo del canale Malamocco-Marghera, nel tratto compreso tra il Bacino di evoluzione 3 e San Leonardo, i cui lavori consentiranno di riportare in laguna i collegamenti diretti e i servizi di feederaggio con i principali hub portuali del Mediterraneo e dell’Estremo Oriente.
Niente ferma la costruzione di nuove navi: il 1° ottobre nello stabilimento Fincantieri di Marghera (VE) è stata varata la nave da crociera Rotterdam, l’ammiraglia della Holland America Line, brand del gruppo Carnival Corporation, primo operatore al mondo nel comparto, che verrà consegnata la prossima estate dopo il completamento della fase di allestimento. La nuova unità, gemella di Koningsdam e di Nieuw Statendam, navi della classe “Pinnacle” consegnate rispettivamente nel 2016 e 2018 dallo stesso stabilimento, è la quattordicesima nave costruita dal cantiere di Marghera per questo brand crocieristico. La Rotterdam avrà una stazza lorda di circa 99.800 tonnellate, una lunghezza di quasi 300 metri e potrà ospitare 2.668 passeggeri in 1.340 cabine e il progetto della nave sarà orientato all'ottimizzazione dell'efficienza energetica e alla riduzione dell'impatto ambientale, rispondendo alle più stringenti e attuali normative di sicurezza.
Si torna dunque a navigare con navi sempre più ecologiche e sostenibili: le compagnie crocieristiche hanno investito oltre 23,5 miliardi di dollari, di cui 1,5 negli ultimi 12 mesi, con nuove tecnologie e carburanti più puliti, maggiormente efficienti e con meno emissioni secondo il rapporto Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices realizzato dalla Clia, l’associazione internazionale dell’industria crocieristica, in collaborazione con Oxford Economics.
Le navi da crociera rappresentano meno dell’1% della flotta marittima mondiale ma sono all’avanguardia nell’adozione di tecnologie successivamente utilizzate dall’intero settore dello shipping e le compagnie Clia sono state le prime a impegnarsi ufficialmente per ridurre, entro il 2030, le emissioni di Co2 del 40% rispetto ai livelli del 2008. Nello specifico, il report punta i riflettori sul GNL (Gas Naturale Liquefatto), che sarà il combustibile primario del 49% delle nuove navi, che ha emissioni di zolfo pari quasi a zero (rispetto al 2018, l’aumento complessivo di navi alimentate a GNL è raddoppiato sfiorando il +51%). Oltre il 69% della flotta utilizza sistemi di depurazione dei gas di scarico, allo scopo di soddisfare i requisiti IMO sulle emissioni aeree (+25% rispetto al 2018) e nel 96% delle nuove costruzioni non a GNL verrano installati sistemi EGCS, con un aumento del 21% rispetto al 2019. Il 99% delle nuove navi ordinate saranno dotate di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue (portando la capacità globale al 78,5%): attualmente il 70% della capacità della flotta Clia è servita da sistemi di trattamento delle acque reflue (+5% rispetto al 2019). Infine, per quanto riguarda l’alimentazione da terra, il 32% della attuale flotta (+13% dal 2019) ha installati sistemi per operare con elettricità da terra nei 14 porti del mondo in cui esiste questa possibilità e, secondo Clia, il 75% delle navi di prossima costruzione verrà dotato di questa tecnologia.
Il 7° Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy” che Srm, il Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha presentato alla Naples Shipping Week, ha analizzato gli impatti della pandemia Covid-19 sul sistema logistico-marittimo italiano: accadimenti importanti come le blank sailing, lo slow steaming, la riduzione dei passaggi del Canale di Suez, la nuova configurazione dei traffici mondiali, i trend più recenti dei flussi marittimi del commercio internazionale. Il trasporto marittimo rappresenta il principale “veicolo” dello sviluppo del commercio internazionale: il 90% delle merci viaggia via mare. I trasporti marittimi e la logistica valgono circa il 12% del PIL globale. Le previsioni al 2024 stimano un superamento dell’attuale situazione e una crescita della movimentazione container a livello mondiale del 3,5% fino ad arrivare a 951 milioni di TEU (Europa +2,3%, Africa +3,3%, Far East +3,9%, Middle East +4,5% e Nordamerica +2,3%). Il Mediterraneo rappresenta ancora una via privilegiata di transito per i traffici containerizzati concentrando il 27% dei circa 500 servizi di linea mondiali via nave. L’impatto di Covid-19 sul Canale di Suez ha prodotto, nei primi 5 mesi del 2020, un forte calo delle containership -15% (segno della frenata dell’export da e verso Cina), bilanciato però dai transiti di navi di altri settori: oil (+11%) e dry (+42%).