Sostenibilità e innovazione. La tecnologia in primo piano. L’acquisizione de I Viaggi del Turchese durante il lockdown. Il Gruppo Nicolaus non si ferma e guarda al futuro con decisione, un passo alla volta, non sbagliando un colpo.
“Essere innovativi e sostenibili in un mercato trasversale ed esigente, offrire un intrattenimento attuale, in grado di soddisfare un viaggiatore eterogeo”. La pensa così Giuseppe Pagliara, amministratore delegato Gruppo Nicolaus che, nonostante l’incertezza del momento, ha le idee chiare sul futuro dell’azienda. È lui a parlare per primo ai giornalisti della stampa di settore riuniti al completo ad Ostuni, headquarter del Gruppo. “Abbiamo deciso di essere prudenti e silenziosi nel comunicare strategie e progettualità studiate per costruire il futuro, ma non inoperosi”, ha spiegato “Abbiamo acquisito I Viaggi del Turchese durante il lockdown, ad oggi quindi il Gruppo comprende: Valtur, con Valtur Escape che ha funzionato moltissimo; Nicolaus diviso tra club, generalista, tour & experience; I Viaggi del Turchese e Raro con Raro Resort e Raro in tour. Sempre di più il nostro sarà un prodotto internazionale italian style, anche nell’ottica di stagionalità lunga, integrando sempre di più i clienti italiani e stranieri”.
L’attenzione, lo dice chiaramente, è al conto economico, più che al volume, per non inseguire chimere, cercando di continuare a mantenere le promesse di prodotto fatte. Pagliara tira le somme dell’estate appena conclusa, un’estate unica, imprevedibile, sfidante. “La stagione è stata unica nel suo genere anche per il nostro gruppo. Chiudiamo con grande soddisfazione, nonostante la crisi. Eravamo partiti con i numeri importanti portati dall’advance booking, eravamo pronti a mettere in campo tutto quello che era stato fatto sia per Nicolaus, sia per Valtur”.
Senza lasciare indietro nessuno. La crisi li ha costretti a rivedere i piani, la scelta è stata quella di affrontare la stagione estiva, tenendo conto di tutta la filiera, supportando sia gli albergatori sia le agenzie, fin dal primo giorno della riapertura delle vendite il 5 giugno. Le scelte sono state azzeccate, lo dicono i risultati. “Abbiamo chiuso il 2019 vicino ai 100 milioni, chiuderemo il 2020 con una diminuzione del fatturato del Gruppo del 50% circa, un dato inficiato dall’utilizzo dei bonus vacanze che hanno rappresentato il 10% del fatturato”, ha dichiarato.
Superando anche le criticità del bonus vacanze, che poteva rompere la filiera: “È un passaggio cruciale”, ha puntualizzato Roberto Pagliara, presidente del Gruppo Nicolaus Valtur, sottolineando come il bonus rischiava di tagliar fuori sia le agenzie sia i tour operator, perché l’albergo era l’unico in grado di invalidare il bonus. Non a caso, Nicolaus ha messo in pista una task forse di oltre 10 persone dedicate ed è stato il tour operator che ha usato maggiormente il bonus, rivedendo poi tutti i contratti in essere, modificando i gestionali, ripartendo con un bagaglio di forze superiore e dovendo tra l’altro affrontare anche i costi della sicurezza: “Da subito abbiamo deciso di non lasciare nessuno a casa, abbiamo utilizzato la cassa integrazione, ma abbiamo anche assunto”, ha spiegato il manager.
A fargli eco è Gaetano Stea, direttore prodotto e operations: “La decisa linea di comando, le procedure molto chiare sono state determinanti nella nostra strategia e aggiungo, studio delle regole e grande disponibilità di tutta l’azienda a mettersi a disposizione totale. Senza dimenticare l’importanza della matrice tecnologica dell’azienda, una base che quotidianamente ci sconsente di avere una marcia in più”.
Ad entrare nel dettaglio è poi Sara Prontera, direttore marketing: “Dovevamo comunicare più che sicurezza, serenità al nostro cliente finale, un elemento tutt’altro che secondario. Secondo, non dovevamo svalutare il valore intrinseco della vacanza in villaggio che ha come obiettivo dare divertimento, socialità e convivialità. Tutti i pilastri della vacanza in villaggio sono stati messi in discussione. Il nostro indice di gradimento delle nostre strutture ha tenuto con il 92.1% di gradimento dei nostri ospiti”.
È stato positivo anche il giudizio sul web, che ha registrato un sentiment positivo di 84,3%. Serena, fluida, divertente, ecco come ne esce la nostra vacanza, che si è rivelata così una promessa mantenuta. Ad approfondire gli aspetti tecnologici è il presidente: “Avevamo fatto due promesse ‘tecnologiche’: la Web App, che era stato concepito come strumento del tour operator e del cliente finale. Sono tante le funzioni della web App, a cominciare dalla possibilità di effettuare il pre check-in, riducendo così il tempo di attesa in reception all’ingresso del villaggio”. La nuova piattaforma B2B dedicata alle agenzie, verrà invece lanciata entro la fine del mese di ottobre, con le dovute implementazioni.
A parlare del futuro è ancora Giuseppe Pagliara: “Restiamo in ascolto, tenendo conto dello stato di emergenza prolungato fino al gennaio 2021, l’emergenza non è ancora passata, preferiamo guardare con prudenza al futuro”. Intanto in cantiere ci sono già 27 progetti sulla tecnologia. Passa poi la parola a Isabella Candelori, direttore commerciale: “Guardando all’estate 2021, cercheremo di stare sempre più al fianco delle agenzie. Ora siamo focalizzati sul prodotto, in primis raccontando alle agenzie le travel experience e poi grazie ad uno sforzo di tutta il team, da lunedì apriremo la vendita dell’estate con un forte incentivo sia per le agenzie sia per l’utente finale”.