Stefania, cosa ami di più del tuo lavoro?
Del mio lavoro, amo molto le emozioni che mi regala e la possibilità di viaggiare molto con la testa, prima che con il corpo.
Qual è oggi la difficolta maggiore nel vendere viaggi?
Siamo in una situazione molto complicata oggi purtroppo è difficile trovare un posto dove andare senza restrizioni.
Quali sono le tue opinioni sul mercato dei millenials?
Ben vengano i Millenials purchè con idee valide ed originali.
Come vedi la categoria agenziale tra 10 anni?
Questo lavoro è la mia vita, ci ho creduto quando ho iniziato 24 anni fa, ci credo oggi, e continuerò a crederci sempre. Credo che tra dieci anni, le agenzie saranno di meno, ma più strutturate, solide e forti.
Se non avessi fatto l’adv che lavoro avresti voluto fare?
Sicuramente sempre qualcosa inerente il mondo del turismo e dei viaggi.
Non viaggeresti mai senza…?
Il mio taccuino, la mia macchinetta fotografica ed inevitabilmente mio marito.
Qual è la prima cosa che fai quando arrivi in una nuova città?
Mi piace imbattermi in un quartiere tipico e sperimentare la cucina locale.
Una meta in cui torneresti appena possibile?
Sicuramente Zanzibar.
Qual è la cosa più strana che hai mangiato in viaggio?
Ragni e vermi, tra l’altro molto gustosi.
Il souvenir più particolare che hai comprato?
La pelle di un serpente.
Il ricordo più bello di un viaggio?
La gioia ed i sorrisi di un gruppo di bambini di una scuola in Africa ai quali avevamo portato penne, quaderni e colori;
Se potessi dove vorresti essere teletrasportato ora?
A Zanzibar, sulla spiaggia corallina di Kiwengwa.