Tecnologia, digitalizzazione e sostenibilità. Si muove su questa tripla direttrice il lavoro dell’Ente Spagnolo del Turismo, come ci racconta Isabel Garaña, direttrice Ente Spagnolo del Turismo di Milano presentandoci l’edizione VR Spagna 2020, di cui Turismo&Attualità è media partner
Quanto conta la digitalizzazione nella promozione turistica della Spagna?
La digitalizzazione è uno dei grandi asset nella promozione del turismo in Spagna. Il Ministro dell'Industria, del Commercio e del Turismo Reyes Maroto ha appena presentato il Piano di modernizzazione e competitività del settore turistico, che comporterà un investimento pubblico di 3,4 miliardi di euro nei prossimi tre anni e la cui priorità è mantenere la leadership della Spagna nella competitività turistica, contribuendo nel contempo a riattivare il settore e modernizzare l'intera catena del valore del turismo per sfruttare la crisi causata dalla pandemia come un'opportunità per accelerare la trasformazione del modello turistico, incorporando digitalizzazione e sostenibilità nella sua triplice dimensione, sarebbe a dire ambientale, socioeconomico e territoriale. Pertanto, il Piano si impegna fermamente alla digitalizzazione e all'intelligence turistica, con un investimento pubblico di 355 milioni di euro. Nello specifico, per quanto riguarda la promozione turistica, lavoriamo da anni alla digitalizzazione. Metteremo il contenuto al centro di tutte le azioni, in modo da poter offrire al potenziale turista i contenuti più consoni, nel format più attraente e al momento giusto, a seconda della fase del processo decisionale riguardante il viaggio. Inoltre, nel 2021 lanceremo una soluzione di piattaforma digitale con diversi livelli di complessità e funzionalità che consente l'erogazione di servizi in formato virtuale quali: conferenze b2b, laboratori; fiere, presentazioni e ricerche di mercato, webinar, conferenze e seminari.
Che tipo di investimento, in termini economici e tecnologici, è stato fatto per il lancio della fiera virtuale?
Quest’iniziativa è un chiaro esempio di digitalizzazione del turismo, è un nuovo, innovativo progetto basato sulla realtà virtuale per supportare la promozione turistica e il marketing dell'offerta turistica spagnola in Italia, un mercato molto importante per il nostro paese. La manifestazione è corredata con un programma parallelo molto ricco di conference e seminari, al fine di analizzare le tendenze del settore e dargli un riferimento per adattarsi ai cambiamenti che stanno avvenendo nel settore, nonché per formare gli agenti italiani sulla destinazione Spagna.
Il turismo sta vivendo un momento drammatico, come si sta muovendo la Spagna sul fronte sicurezza?
La Spagna è una destinazione sicura. Esiste un saldo e deciso impegno da parte del Governo spagnolo, di tutte le amministrazioni pubbliche e del settore del turismo privato perché la sicurezza sia un elemento chiave dell'intera operazione turistica. Dal prossimo 23 novembre sarà necessario presentare un test PCR negativo effettuato entro 72 ore per entrare in Spagna da Paesi considerati ad alto rischio. Allo stesso modo, la Segreteria di Stato per il Turismo ha preparato in collaborazione con il settore 21 guide per sviluppare i requisiti di sicurezza in tutti i sotto settori che fanno parte della catena del valore del turismo per cercare di ridurre al minimo il rischio di contagio. D'altronde, dallo scorso 9 ottobre, le Isole Canarie e le Isole Baleari hanno un protocollo che consente l'apertura di corridoi turistici e che include un sistema di test in origine e destinazione che garantisce ai turisti che visitano gli arcipelaghi viaggi sicuri.
Il tema della sostenibilità è sempre più centrale, quali sono le le iniziative della Spagna in questa direzione?
L'altra grande leva del Piano di Modernizzazione e Competitività del settore turistico è la sostenibilità nella sua triplice versione, e quindi le azioni programmate prevedono di muoversi verso un modello di crescita sostenuta e sostenibile, valorizzando le risorse naturali e culturali, nonché gli elementi differenziali della nostra destinazione, ed infine distribuendo in modo più equo i benefici e gli oneri del turismo su tutto il territorio. È previsto un investimento di 1.905 milioni di euro, il principale intervento è il Programma per i Piani di Turismo Sostenibile nelle Destinazioni, dotato con 1.840 M €.
Quanto contava il mercato italiano prima del covid e quali saranno nel futuro i driver di promozione su questo bacino?
Il mercato italiano è di capitale importanza per la Spagna, dato che si tratta del nostro quarto mercato emissore. Così, nel 2019, secondo il nostro Istituto Nazionale di Statistica, un totale di 4 milioni 543 mila di italiani si sono recati in Spagna (+ 3,5%) con una spesa di 3.566 milioni di euro (+ 5,9%); negli ultimi anni l'aumento del numero di turisti e la spesa è stata graduale. La Spagna è la meta preferita dei turisti italiani e per questo speriamo che una volta generalizzato un vaccino o una cura efficace, la ripresa turistica sarà veloce, dato che i turisti sono disposti a viaggiare in Spagna. Ora che il vaccino sarà pronto, prevediamo nel secondo semestre del 2021, ci stiamo concentrando nel ristabilire i nostri flussi di turisti internazionali, che comporteranno tutti gli sforzi necessari per una ripresa totale dei nostri mercati di origine, tra i quali, ovviamente, l'Italia.