Rivendicare il ruolo centrale delle agenzie nella filiera turistica, riscrivere i rapporti che da anni regolano il settore e creare una nuova rete d’impresa. Pragmatica, decisa e diretta, Enrica Montanucci, presidente di Maavi, segna la strada del futuro di quella che ormai è una vera e propria associazione, come ci tiene a sottolineare: “Siamo presenti sul territorio, strutturati con una confederazione che prevede un delegato per ogni regione e fino a 4 per ogni provincia, siamo diventati una realtà con cui tutti hanno il dovere di confrontarsi”.
Un movimento nato dal basso, non gradito a molte sigle tradizionali ma che in poco tempo ha saputo affermarsi grazie due a fattori determinanti, dinamismo e concretezza, una forza d’urto con la quale Maavi ha raggiunto ed affiliato 1648 agenzie, con oltre 300 in lista d’attesa, anche se, come sottolinea Montanucci “non ragioniamo sulla quantità ma sulla qualità degli associati” , porte aperte solo con parametri d’ingresso ben precisi che prevedono per le agenzie “l’obbligo di direzione tecnica, l’adesione al fondo di garanzia ed un Rc professionale”.
Numeri importanti, “l’obiettivo è arrivare a 2000 agenzie sul territorio entro giugno” ma quando le si chiede se il futuro di Maavi è il network la risposta di Montanucci è lapidaria: “Assolutamente no, vogliamo creare una rete d’impresa senza alcuna quota associativa che abbia obiettivi comuni, che faccia da supporto alle agenzie e soprattutto dove ci sia equilibro tra player e possibilità di guadagno per tutti”. Enrica Montanucci e Maavi guardano al futuro: “La vera ripresa sarà nel 2024, a quel punto le metà delle agenzie avrà già chiuso, noi dobbiamo lavorare per resistere, programmare ed essere pronti a ripartire di slancio cercando di anticipare le tendenze, capire che tipo di clientela troveremo e quali saranno gli scenari futuri”.
Una sfida che Maavi si appresta a vivere spingendo sull’online: “Il due marzo lanceremo un nuovo portale dedicato agli affiliati, dove ci concentreremo sulla formazione con un prodotto che garantirà l’approfondimento di tematiche importanti, si parlerà di digitalizzazione delle imprese, di intelligenza artificiale, avremo docenti di spessore per un training mirato ed altamente professionale. Ci sarà anche una sezione per la lotta all’abusivismo ed un’altra dedicata alla comunicazione”.
Blindare la professionalità, dunque e guardare anche all’Italia, perché sottolinea Montanucci “la distinzione tra agenzie incoming ed outgoing è assurda ed obsoleta” ed ora che manca il prodotto lungo raggio le agenzie devono sapere vendere anche il mercato interno: “Dobbiamo strutturarci anche in questo, ci sono tante realtà locali che hanno un ottimo prodotto ma che sono poco conosciute ed è qui che dobbiamo intervenire e creare delle sinergie. Stiamo lavorando ad un progetto dal nome Roma is more, che sarà operativo tra un paio di mesi, dove verranno generati cassetti virtuali con i diversi prodotti che vengono offerti in città, l’idea è di riproporre contenuti simili anche a livello nazionale”.
Intanto, tornando alla stretta attualità, l’istituzione del nuovo Ministero del Turismo, guidato da Massimo Garavaglia, piace a Maavi: “E’ un segnale importante ora ci aspettiamo delle risposte concrete, a cominciare dall’incremento del fondo perduto con estensione dal 1 Agosto 2020 al 31 Marzo 2021 per un importo di almenon 650 milioni di euro, la revisione dei criteri di calcolo del fondo perduto con valutazione di 15% su 74 ter e 90% su intermediato e corrispettivi ed un anno fiscale bianco per il 2020 e primo semestre bianco per il 2021”.