Franco Gattinoni è il nuovo presidente di Fto - Federazione del Turismo Organizzato aderente a Confcommercio - Imprese per l’Italia. Tra i promotori e fondatori più convinti dell’associazione, già vice presidente e tra i principali attori in prima linea in questo anno nella gestione della crisi del turismo organizzato, Gattinoni è anche uno dei protagonisti dell’industria turistica italiana Presidente e fondatore del Gruppo Gattinoni, attivo con 6 divisioni in diverse aree di business e con un network di 1.500 agenzie di viaggio affiliate, rappresenta uno dei principali player italiani del mercato di settore, tra business travel, eventi, mice e live communication. Ora anche alla guida dell’associazione della distribuzione turistica organizzata che rappresenta tutti gli attori della filiera con l’obiettivo di tutelarne gli interessi e rafforzare il peso istituzionale del comparto.
Cosa rappresenta oggi Fto?
In quanto associazione aderente al sistema Confcommercio Imprese per l’Italia, Fto esprime la voce dei propri associati verso Istituzioni, Industria e Consumatori, garantendo un presidio territoriale autorevole. Rappresenta quindi l’imprenditoria italiana seguendo il percorso dei propri soci a 360 gradi nell’ambito di tutta filiera del turismo organizzato. Assicura inoltre una competenza continua nella definizione e gestione dei contratti di lavoro, fornisce consulenza qualificata e formazione altamente specializzata.
Quanti sono gli associati oggi? Ci sono state, tra l’altro importante new entry proprio in questi giorni.
In Fto sono associate circa 1.600 imprese, numero in forte crescita a seguito della costituzione dei presidi regionali. Attraverso i propri network, rappresenta il 70% della distribuzione del turismo organizzato. Significa che rappresenta le aziende leader del turismo italiano, riunendo agenzie di viaggio, network di agenzie di viaggio, tour operator, compagnie aeree, piattaforme prenotazione voli e alberghi, parcheggi, noleggi auto, assicurazioni e altre società di servizio a supporto degli operatori turistici. Notizia di questi giorni, l’ingresso di Geo Network e Welcome Travel come soci nazionali. Con questi nuovi ingressi si rafforza significativamente il peso politico e istituzionale della Federazione, sono sicuro che con Luca Caraffini e Adriano Apicella faremo un ottimo lavoro di squadra. Potremo far sentire con maggiore forza la nostra voce ai tavoli dove si parla di turismo, dove è importante far capire il ruolo che può giocare la nostra filiera per il rilancio del Paese. In questo momento, senza precedenti, le imprese del nostro settore vogliono ripartire assumendosi il compito e la responsabilità di tutelare i viaggi in Italia e dall’Italia, facendo in modo che le persone si spostino nella massima sicurezza e serenità. Per questo motivo deve essere comunicato e compreso il nostro valore nell’offerta di servizi qualificati, affidabili, trasparenti che solo chi opera in modo professionale e nel rispetto delle norme a tutela dei viaggiatori può offrire. Per assicurare questa visione le agenzie di viaggi devono essere protette e messe in condizione di preservare le competenze e l’esperienza delle persone che ci lavorano.
Qual è l’attuale situazione degli associati? Quali le preoccupazioni?
Siamo stati in prima linea, fin dall’inizio, per contrastare la pandemia e tutte le conseguenze che ha avuto nel nostro settore. Come associazione siamo stati molto vicino alle agenzie di viaggio, siamo stati tempestivi, reattivi, organizzati, preparati, propositivi. Abbiamo fin dai primi giorni della crisi interagito quotidianamente con gli organi di competenza come MiBACT e ci siamo fatti promotori insieme agli altri protagonisti del settore (AIDiT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET, ndr) del Manifesto per il Turismo Italiano, confrontandoci costantemente con i referenti politici e con lo staff tecnico del Ministero. Ma non è bastato a superare le difficoltà e i ritardi nell’arrivo degli aiuti dovuti alla burocrazia e le lunghe tempistiche per l’erogazione dei contributi a fondo perduto ancora in sospeso per tour operator e agenzie di viaggio. In questo momento la preoccupazione maggiore è ‘sopravvivere’ ad un’emergenza che non sembra finire mai, che non ci permette di fare proiezioni e programmi a lungo termine. Di guardare al futuro.
Quali sono le misure che avete chiesto al Governo per poter affrontare questa nuova fase di crisi?
Abbiamo condiviso un documento congiunto in 7 punti per definire una roadmap per l’adozione di interventi di sostegno e rilancio della filiera. Per quanto concerne gli interventi di sostegno e rilancio della filiera del turismo organizzato contenuti nel documento congiunto inviato al MiBACT, insieme alle altre Associazioni, tracciato la rotta individuando 7 punti prioritari:
1. Il rifinanziamento del Fondo per Tour Operator e Agenzie di Viaggio per 700 milioni, a copertura delle perdite da agosto a dicembre 2020, stimabili in 7 miliardi di euro di fatturato.
2. L’estensione della durata delle agevolazioni fiscali, delle sospensioni contributive e degli ammortizzatori sociali per le imprese del settore, oltre alla decontribuzione per tutte le aziende che decidano di far rientrare i dipendenti dalla cassa integrazione fino a dicembre 2021;
3. Stimolo della domanda attraverso il riconoscimento – per gli anni 2021-2023 – di un credito/detrazione di imposta al 100% a beneficio dei viaggiatori/consumatori per pacchetti viaggi e soggiorni acquistati esclusivamente in un’Agenzia di Viaggio o da un Tour Operator in Italia;
4. La promozione di misure di sostegno specifiche per il comparto dei viaggi d’istruzione, con forme di incentivo ad hoc a favore delle famiglie degli studenti in caso di gite scolastiche, per esempio.
5. L’incremento del Fondo appositamente creato per il rimborso dei voucher turistici emessi da imprese fallite o insolventi a causa della pandemia, tenendo conto che il Fondo ha uno stanziamento iniziale di soli 5 milioni di euro a fronte di un valore di almeno 500 milioni di voucher emessi dalla filiera.
6. Favorire e agevolare la ripartenza dei viaggi: istituzione di un sistema agile e condiviso di attestazione di avvenuta vaccinazione per i viaggiatori, c.d. “passaporto sanitario” e riapertura coordinata del traffico internazionale sulla base di protocolli sanitari e operativi predefiniti e condivisi;
7. Il coinvolgimento del comparto nell’elaborazione di progetti legati al Recovery Plan e condivisione delle modalità di allocazione delle risorse.
Nel documento congiunto le Associazioni hanno evidenziato che, dopo quasi un anno dall’inizio della pandemia, oltre ad adeguati e immediati sostegni economici per la sopravvivenza delle imprese è indispensabile lavorare sui progetti per la ripartenza del settore, mettendo al centro il Turismo Organizzato e conferendogli un ruolo da protagonista nel rilancio del turismo italiano.
Quanto tempo ci vorrà per ripartire? Quali saranno le nuove competenze richieste per essere competitivi sul mercato?
Facendo una proiezione ottimistica, mi auguro che si possa ripartire con la Pasqua, grazie a voli Covid-free che permetteranno ai viaggiatori di spostarsi in tutta sicurezza. Nella fase della ripartenza, sono certo che ci aiuterà il rapporto di fiducia che abbiamo con i nostri clienti: siamo sempre stati vicini alle agenzie, supportandoli in tutti i modi, sono certo che la forza della relazione che abbiamo saputo instaurare sarà fondamentale per impostare tutto il lavoro di ricostruzione. Al fattore umano, per me di primaria importanza, si somma il valore aggiunto dato dalla tecnologia che molte aziende della nostra associazione hanno implementato e messo a disposizione, un supporto che si è rivelato ancor più prezioso in questo momento storico.