Ryanair con l’apertura della base di Venezia, ha aggiunto il suo ultimo elemento mancante nel sistema italiano. Venezia e’ un punto di arrivo e partenza di caratura mondiale. Già’ da qualche anno in sordina aveva iniziato a operare e poi pian piano aveva allargato le operazioni. La chiusura di Treviso a causa della pandemia ha creato il banco di prova e il modo di dare ai clienti la possibilità di arrivare all’aeroporto Marco Polo, fino a quel momento terreno dove pesantemente volavano solo Volotea e easyJet. L’arrivo degli irlandesi ha visto una certa contrazione proprio negli operativi dei due vettori. Da fine marzo, Venezia e’ diventata ufficialmente base con tre aerei B737/800 da 189 posti, i quali presto saranno sostituiti dai Gamechanger B737-8200 da 197 posti. Ma pure più’ risparmiosi di quasi il 20%, più silenziosi e meno inquinanti di oltre il 30%. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Eddie Wilson - CEO Ryanair DAC - a margine ha risposto alle nostre domande, facendo il punto su molti argomenti.
Treviso l’anno scorso e Venezia quest’anno, un uno-due al mercato
Si. Tre aerei sono arrivati l’anno scorso a Treviso, ora altri tre a Venezia. Sei in tutto.
Quante destinazioni da Venezia e il futuro della base?
Ventiquattro in totale di cui 17 nuove, la maggior parte sono verso l’estero. Tre italiane : Comiso, Crotone e Trapani. Le altre servono a integrare il network di destinazioni per il Veneto in incoming e outgoing. Gli italiani amano i nostri prezzi bassi e andranno in vacanza con questi voli. C’è’ ancora spazio per crescere e noi lo faremo con i nostri voli e le tariffe basse.
Ci sono differenze tra Venezia e Treviso?
No assolutamente non ci sono differenze di obiettivi tra uno scalo e l’altro. Le rotte sui due scali possono lavorare perfettamente perchè i clienti hanno modo di scegliere le proposte da Venezia o Treviso e poi raggiungere la loro destinazione. Oppure arrivare e recarsi a piacimento dove vogliono. Treviso, come Venezia e’ una destinazione a se stante, la convenienza dei collegamenti viari non la limitano, come pure per raggiungere l’altra. E’ il passeggero che sceglie.
Venezia, più business o turismo?
Non c’è’ una differenza, perché il mercato sceglie dove e come volare, che sia per affari o per piacere. Ci viene chiesto di collegare l’Europa con diverse destinazioni e noi lo facciamo a tariffe basse, che vengono apprezzate da entrambi i segmenti.
Ci sono differenze sul tipo di clientela che utilizzano i due scali?
In entrambi registriamo una tipologia di passeggeri simile, che spazia dal business al leisure. La nostra offerta è complementare ai vari mercati, cioè per chi viene o parte per piacere oppure per chi lavora.
Quale è il segreto del successo di Ryanair?
Semplicemente, noi sappiamo cosa vuole il cliente: voli regolari e frequenti, no charges, tariffe basse, puntualità degli operativi. Noi possiamo fare questo grazie ai nostri costi bassi. Anche durante o dopo la pandemia con una grande offerta di connettività disponibile sul mercato.
Ma come fate a mantenere i prezzi così bassi quando il carburante è alle stelle
Noi facciamo quello che si chiama "hedge fuel" e cioè lo contrattiamo in anticipo. Cosi lo abbiamo già fatto per i prossimi 12 mesi e lo facciamo da sempre in tutto. Il nostro successo dura da 30 anni. Non solo il carburante, ma pure i velivoli di nuova costruzione li compriamo quando e’ conveniente farlo. Abbiamo il personale più’ laborioso. I migliori accordi siglati con gli aeroporti. Un lavoro continuo di tutti noi e i nostri clienti amano le nostre tariffe, questo è il segreto del nostro successo che continua.
Come sta andando la situazione delle prenotazioni in ambito generale?
Quando Omicron e’ iniziata ad apparire c’è’ stata una riduzione nei flussi delle prenotazioni, quando il mercato in febbraio si stava riprendendo e i clienti avevano ripreso la fiducia e’ arrivata la guerra in Ucraina. Un attimo di impasse e poi la curva delle prenotazioni e’ ripresa a crescere in un andamento sempre più’ forte e crediamo che l’estate sia all’insegna del ritorno ai massimi livelli. Anche se viviamo in un mondo incerto dove gli effetti esterni collaterali dannosi sono un qualcosa che ci dobbiamo sempre attendere.
Ci sono novità’ sulla flotta, su ulteriori contatti per un nuovo ordine oltre quello attuale per 210 B737-8200?
Ancora non ci sono ulteriori novità’. Non abbiamo stipulato altri contratti. Al momento stiamo ricevendo le consegne per l’ordine a suo tempo piazzato alla Boeing. Quest’estate avremo in servizio almeno 70 aerei di questo tipo. 65 saranno consegnati l’anno prossimo e altrettanti nel 2024. Con questi arrivi avremo in flotta la quantità di aerei sufficienti a raggiungere il volume di 225 milioni di passeggeri da trasportare nel 2026.
Qual è la sua visione generale del trasporto aereo?
Tanti mercati sono ancora chiusi. Asia e Sud America sono ancora off limits. Molte persone sono ancora incerte se volare verso il Nord America per il timore di non rimanere bloccati e quindi le conseguenze economiche a loro carico. Io credo che per quest’estate la gente trascorrerà le vacanze vicino a casa, non fuori dall’Europa. Io penso che i mesi di picco saranno luglio e agosto, ma pure l’inverno prossimo. Ma in particolare l’estate la farà da protagonista.
Tornando all’Italia, crede che il governo italiano rimuoverà l’addizionale comunale sui biglietti aerei?
L’addizionale comunale e’ una delle grandissime tasse fuori norma esistenti. E’ una tassa sul turismo. Le grosse città’ come Roma non ne hanno bisogno. Le regioni invece chiedono tariffe basse, se viene messa una tassa, si riduce la domanda. Se verrà tolta questa tassa, noi metteremo più’ capacità, quindi ci sarà più traffico , anche verso la Sicilia è la Sardegna. Le continuità territoriali sono uno spreco di denaro pubblico proveniente dalle tasse pagate dai contribuenti. Diversamente i privati, gli aeroporti devono dare sviluppo al mercato e il Governo deve fare la sua parte togliendo questa tassa sul turismo e sui lavoratori italiani.
Durante la presentazione Eddie Wilson ha detto in particolare sulla addizionale comunale, che Ryanair e’ pronta a investire nei prossimi anni almeno 4 miliardi di $ con 40 nuovi aerei inviati in servizio dalle basi italiane per favorire la crescita del mercato. Oggi sono 92, erano circa 80 nel 2021 e 67 nel 2019. Molti di questi arriveranno a Venezia o Treviso. Cosa penseranno Wizzair, easyJet e Volotea di questa mossa?