Nel mese di giugno 2022 l'aeroporto di Cagliari, la principale porta di entrata dai cieli della Sardegna, ha visto transitare 511.000 passeggeri contro i 520.508 dello stesso mese del 2019, il gap è stato quasi completamente colmato con un parziale di meno del 2%. Se consideriamo il fatto dei disagi/cancellazioni per quello che sta accadendo in Europa e lo sciopero dei controllori di volo milanesi, il numero finale poteva tranquillamente superare quello di tre anni fa. Nei primi sei mesi sono stati 1.790.780 passeggeri. Nel 2021 furono 610.883 , nel 2020 , 620.322 e 2.019.426 nel 2019.
In questi dati riferiti a maggio e giugno 2022, va calcolato il fatto che la nuova continuità territoriale, la precedente scadeva il 15 maggio 2022, fu posta in vendita proprio sotto data. Un fattore questo, che ha penalizzato non poco chi decideva e acquistava con largo anticipo. In particolare sul segmento turistico del trade B2B, dove questi operatori chiedono almeno sei mesi di anticipo per inserire gli operativi aerei sulle loro programmazioni commerciali dei cataloghi da consegnare al mercato delle agenzie di viaggio e dei consumers.
Con il Dott. Renato Branca AD di SOGAER SpA , il gestore dell'aeroporto cagliaritano abbiamo fatto un giro d'orizzonte a 360 gradi. In questa intervista che ha concesso a Turismo & Attualità abbiamo spaziato dalla situazione del trasporto aereo nel recente passato, poi l'odierno e il futuro dello scalo. Quindi ci siamo allargati al collegato sistema turistico sardo, che per esso, l'aeroporto è un punto strategico, la via più rapida per far affluire e defluire le persone e le merci dalla Sardegna.
Dott. Branca, Cagliari come ha superato questi due anni di pandemia?
I due anni di pandemia sono stati, come per tutti, molto pesanti, in modo particolare dal punto di vista finanziario. Grazie comunque a tutta una serie di azioni ed all’impegno di tutti i colleghi del Gruppo Sogaer siamo riusciti a tornare in utile già dal bilancio del 2021
Nel presente a stagione estiva iniziata, “qual’e’ il barometro “ della situazione, volge al bello, oppure no?
La stagione volge al bello. Già ad aprile ci siamo riavvicinati ai numeri del 2019 (anno record dell’aeroporto) e sia maggio che giugno confermano il dato, così come i primi 12 giorni di luglio. Certo l’attenzione è massima sia per la situazione internazionale (leggi guerra ed aeroporti europei) sia per la pandemia che comunque continua ad aleggiare
Quali timori ci sono per l’autunno. Lei e’ ottimista?
I timori sono appunto quelli sopra rappresentati ma abbiamo certamente dimostrato una flessibilità ed una prontezza di intervento che si è consolidata nel nostro modo di lavorare
Quale tipo di passeggero ha Cagliari?
Cagliari è riconosciuta come una bella città per cui si riesce ad attrarre traffico non solo per le meravigliose spiagge del sud Sardegna, ma anche per un week end in città. Oltre naturalmente il passeggero business costante durante l’anno.
Cagliari come sarà domani, quali progetti futuri ci sono per andare incontro alle nuove sfide?
La principale sfida è la realizzazione della nuova torre di controllo dell’aeroporto i cui lavori, grazie ad un finanziamento FSC, inizieranno nel primo trimestre del 2023. Sarà un passo avanti importantissimo nello sviluppo del nostro aeroporto.
E poi, mi lasci dire, siamo orgogliosi di aver realizzato la prima biblioteca aeroportuale in Italia (Cagliari Airport Library) che cerca di trasformare l’aeroporto, normalmente definito un “non luogo” in un vero e proprio luogo di interesse culturale. Il sogno è che altri scali nazionali realizzino questo progetto per poter più agevolmente fare rete. Oggi realtà del genere esistono a Schipol, a Tallin ed ad Istanbul, oltre che nel Nord America ed estremo oriente, e sarebbe bello riuscire a creare una rete anche con tutti loro.
Turisticamente, la Sardegna dipende dai traghetti e dagli aerei, come sta andando il 2022?
A livello turistico sta andando bene, siamo ormai a numeri pre pandemia. Abbiamo ancora una prevalenza di passeggeri italiani rispetto agli stranieri che hanno viaggiato nel 2019, ma in termini complessivi tutti gli aeroporti dell’isola stanno tornando a livelli pre pandemia in modo particolare nella iata summer season. Questo anche se le frequenze di Continuità Territoriale sono al di sotto del precedente bando di oltre il 25%
Quanto ha inciso sul piano turistico e dell’industria ricettiva , la questione della continuità’ territoriale risolta per l’ennesima volta sotto data?
E’ stato fonte di preoccupazione importante, per fortuna il richiamo della nostra isola è sempre straordinario e quindi anche se sotto data, la richiesta è stata soddisfatta. Certo se la CT fosse stata confermata prima i numeri sarebbero stati ancora più interessanti
Quali consigli vorrebbe dare per il futuro sempre in merito di Continuità Territoriale?
Mi piacerebbe che si definisse in tempi adeguati per poter programmare le risorse e le infrastrutture in modo ottimale. Soprattutto d’inverno è un aiuto importante per i sardi che altrimenti non avrebbero la possibilità di partire e rientrare in giornata a prezzi accettabili
Quale Sardegna turistica desidererebbe per dare una mano nel domani al suo aeroporto?
Una Sardegna turistica che non si limiti alle spiagge ed al mare. Il territorio è incantevole anche nelle zone interne e la nostra città è strutturata ormai in maniera ottimale per accogliere i turisti durante tutto l’arco dell’anno. Devo dire che comunque rispetto anche solo a dieci anni fa, sono stati fatti per fortuna degli enormi passi avanti.
Da questo colloquio ne esce una situazione positiva per Cagliari e la Sardegna, dopo un biennio da dimenticare. Con le sue cautele il Dott. Branca ci ha esposto anche le sue preoccupazioni per il prossimo futuro a breve. L'auspicio è che rimangano solo sulla carta e la gente continui ad arrivare e partire da Cagliari, destagionalizzando anche il turismo e permettendo allo scalo di aumentare i suoi volumi. Perchè Cagliari e la Sardegna non sono solo un luogo da vivere per fare vacanza in estate.