Tunisair celebra i primi 70 anni alla 55ma edizione di TTG.
“Il TTG è sempre stato per noi un’ottima occasione per riflettere sull’andamento dell’anno in corso, visto che viene a stagione estiva appena conclusa, e impostare i programmi per l’estate ventura – ha dichiarato Nadim Ounali, marketing supervisor for Italy.
L’andamento più che positivo delle vendite consolidate da gennaio a fine settembre 2018 (+11% del fatturato BSP Italia di Tunisair rispetto allo stesso periodo del 2017) è significativo: i dati reali hanno offerto una misura concreta alle sensazioni positive del mercato. I pax totali trasportati nel 2017 sono stati infatti 3,5mln (+17% grazie al ritorno dell’attività charter e turistica sulla Tunisia); ma nel 2018 si punta ancora più in alto: “Stimiamo di arrivare a 3,9mln di pax, un record assoluto per la nostra compagnia – afferma Ounali.
“Se ci aggiungiamo anche una netta ripresa della destinazione Tunisia durante il 2018 sugli altri mercati emettitori europei (Francia, Germania, Regno Unito, Russia ecc.) insieme al ritorno in forze della programmazione Tunisia dei maggiori tour operator italiani che si sono mossi con grande anticipo al fine di offrire una solida offerta per l’estate 2019 – continua - ci permette di guardare con un positive thinking all’estate prossima”.
Ovviamente Tunisair continua anche a diversificare la sua offerta proponendo la Tunisia ma non solo. Il network africano si sta espandendo rapidamente al ritmo di due nuove destinazioni all’anno e un aumento significativo delle frequenze, rendendo Tunisi un hub ideale di congiunzione tra Europa e Africa e Tunisair un vettore privilegiato per questo traffico sempre più crescente e dalla redditività più che interessante.
Tunisiar però continua a guardare Avanti: “Il primo step per il future passa per un piano industriale che prevede 1.200 prepensionamenti. Viene poi l’ingresso in flotta di altri 6 Airbus A320, un terzo Airbus A330, l’apertura di nuove destinazioni africane (almeno 2 all’anno), un incremento delle frequenze sull’Africa e l’espansione nel nord-atlantico e in Asia con l’apertura nel 2019 di New York e di Pechino - conclude Nadim Ounali.