Un corsa contro il tempo, o meglio i tempi, della burocrazia. E’ il riassunto dei primi mesi di governo Centinaio: una corsa riassunta oggi dal ministro, a partire dai dati presentati al convegno “Federturismo: il turismo internazionale e le prospettive per l’Italia” e terminata con la proposta di fare “da commesso viaggiatore” affinché l’elezione dei vertici Enit possa risolversi entro l’anno, muovendosi velocemente tra le scrivanie di Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica. I dati presentati oggi sono positivi, di crescita e del 2017. Motivo per cui Gianmarco Centinaio ha esordito con un “Io non commento dati che riguardano il paleozoico, vedo solo dati in tempo reale o quasi”.
Dopo di che ha iniziato una lunga carrellata di intenti e di azioni intraprese, alcune della quali andranno a conclusione entro l’anno. “Due i presupposti su cui ci muoviamo, ragionando da azienda Italia: programmazione e promozione. Stiamo programmando e strutturando l'azienda, cioè il ministero, portando la lettere T nel ministero dell'Agricoltura, sempre col sogno che alla fine del mio mandato ci sarà un ministro del Turismo solo del Turismo. Abbiamo incrementato gli incontri con le Regioni, che sono i nostri soci, e lavoriamo con loro dando un indirizzo politico unitario”. Il ministro è poi entrato nel merito degli argomenti concreti: la legge per le guide turistiche che “vogliamo portare a casa entro l'anno”, il tavolo di lavoro per una nuova legge sulle professioni turistiche, che va fatta anche per rispondere in modo adeguato a guide turistiche, accompagnatori ed agenzie di viaggio. “Il mondo delle adv ha bisogno oggi di avere ministero dalla sua parte sia per chi fa outgoing sia per l’incoming”. Poi, la formazione, con l’idea di far partire dei corsi post diploma per figure professionali scelte in base alle esigenze del settore. “E poi la lotta all’abusivismo ricettivo per cui stiamo lavorando concretamente con l’introduzione del codice identificativo delle strutture. L'Italia è il Paese europeo con più abusivismo, se vinciamo questa lotta miglioriamo la ricettività e diamo una risposta a chi lavora rispettando legge. Se dovesse emergere il sommerso, altro che quinti nel ranking mondiale come Paese turistico”. E poi ancora la direttiva Bolkestein per cui intende arrivare a soluzione entro l’anno, anche se andremo consapevolmente a rischiare la procedura di infrazione europea. “Non ultimi, aumentare l’attrattività e la fattibilità degli investimenti, cercando di mettere i privati nelle condizioni di venire a lavorare nel nostro Paese, o i privati del nostro Paese di lavorare al meglio. In Cina hanno detto all’assessore del Veneto che non c’è un tour operator italiano incoming con cui confrontarsi”. E poi la tassa di soggiorno, cui il ministro si è sempre opposto ma che allora vorrebbe quanomeno trasformare in tassa di scopo.
E per la promozione? “Basta presentarsi all’estero come l’Armata Brancaleone. Bisogna promuoversi in modo più strutturale”. Sarà il compito dell’Enit quando riusciranno a nominare il nuovo direttivo. “Per ora io ho indicato il nome di Giorgio Palmucci. Ora la nomina deve passare dalla Presidenza del Consiglio alle Commissioni Parlamentari, mentre è partita la lettera di richiesta del nominativo alle associazioni di categoria e l’invito alle Regioni ad indicare il proprio. Tempi burocratici, se dipendesse da me lo risolverei domani. Anzi, mi propongo come commesso per far passare le carte da una stanza all’altra e velocizzare il tutto”.
Paola Camera