Nell’ambito di un piano di ottimizzazione dei voli operati con Boeing 737, il vettore ha rivisto il network e deciso di chiudere alcune basi in Europa e negli Stati Uniti, tra cui Palma di Maiorca, Gran Canaria, Tenerife, Roma Fiumicino, Steward e Providence. Le operazioni con Dreamliner continueranno invece senza cambiamenti. Guardando in particolare alla Capitale, dunque, la chiusura si tradurrà nel passaggio da 13 attuali rotte operate da Roma a 4. Verranno infatti mantenute quelle intercontinentali verso New York/Newark, San Francisco/Oakland, Los Angeles e Boston, operate con il Boeing 787. “Siamo grati ai nostri equipaggi delle basi coinvolte per il lavoro e l’impegno profusi, il nostro obiettivo è che i cambiamenti coinvolgano il minor numero di colleghi possibile – ha detto Helga Bollmann Leknes, Chief Commercial Officer and Managing Director di Norwegian Air Resources -. Tuttavia, la compagnia si trova in un momento nel quale è necessario apportare una serie di aggiustamenti al portfolio rotte al fine di incrementare la sostenibilità del business e migliorare le performance finanziare, data l’elevata competitività del settore. La decisione in merito alla revisione delle rotte è stata comunicata a tutti i sindacati con cui Norwegian ha già avviato il dialogo. Abbiamo un obiettivo chiaro, ovvero evitare esuberi, per questo offriremo agli equipaggi interessati il trasferimento presso le nostre basi di Oslo, Stoccolma e Madrid, oppure il ricollocamento su operazioni a lungo raggio con aeromobili Dreamiliner”.