Sempre in forte crescita il turismo in Israele, anno dopo anno si devono ritoccare i record. Anche perché aumenta l’offerta e ogni aspetto del Paese viene valorizzato come la scoperta del deserto del Negev, nuova frontierea per i camminatori e maratoneti amanti del silenzio e delle albe e dei tramonti infuocati; sempre nel deserto sotto la storica rocca di Masada riscuote successo uno spettacolo di suoni e luci; oppure il turismo religioso, da sempre un bastione della domanda-offerta, che ha reso possibile visitare, oltre i luoghi sacri di Gerusalemme, alcune chiese bizantine dove i gruppi possono anche promuovere funzioni religiose; e poi la vita insonne di Tel Aviv, il turismo enogastronomico, i kibbutz.
“A questi caposaldi consolidati si aggiungono anche le richieste per turismi individuali e di nicchia”, ha assicurato la direttrice dell’Ufficio del turismo israeliano in Italia, Avital Kotzer Adari. L’occasione per parlare del turismo in Israele è venuta dalla serata dedicata alla premiazioni dei giornalisti che hanno pubblicato i migliori articoli su Israele. E tra questi il primo premio riservato alla stampa trade è andato alla nostra Eleonora David che su Turismo e Attualità ha pubblicato un servizio dal titolo: “Israele, una destinazione, tante sfaccettature”.
Oltre alla categoria trade sono stati premiati giornalisti delle categorie social, online, quotidiani, periodici, radio, tv e Giro d’Italia. E sì, perché quest’anno il Giro della maglia rosa ha preso il via proprio da Israele andando a toccare Gerusalemme, Tel Aviv ed Eilat sul Mar Rosso, passando, naturalmente, per il deserto e la depressione del Mar Morto. “Le tappe iniziali del Giro d’Italia – ha detto la direttrice del turismo – sono state un’occasione importante per far vedere le variegate offerte turistiche di Israele”. Infatti, il trend di crescita dei visitatori è in costante crescita. Basti pensare che tra gennaio e settembre di quest’anno gli italiani che per vari motivi hanno visitato Israele sono stati 135.200 con un più 36 per cento sullo scorso anno. “Del resto – precisa Avital Kotzer Adari – anche l’offerta si è accresciuta notevolmente”.
Sempre forte la risposta alla campagna, ormai consolidata, del “Two Cities. One Break” che in un fine settimana più o meno lungo fa scoprire di Tel Aviv e Gerusalemme. Soddisfazione, quindi, da parte dell’ufficio del turismo israeliano per l’interesse della stampa: con oltre 1500 articoli pubblicati: “Un lavoro oltremodo difficile la scelta di chi premiare”, ha assicurato Maria Grazia Falcone, responsabile dell’Ufficio stampa e speaker della serata insieme con la direttrice. E intanto crescono gli aeroporti e i voli settimanali con destinazione Israele sia da parte della compagnia El Al che vola da Roma, Milano, Venezia, Napoli e Catania su Tel Aviv, sia di altre compagnie come la Ryanair che volano sul nuovo aeroporto nei pressi di Eilat.
Fiorenzo Barzaghi