Parola d’ordine rispetto e quattro richieste ben precise: estensione degli ammortizzatori sociali fino a fine anno, sgravio totale dei tributi per tutto il 2020, revisione ed adeguamento dei criteri dei contributi a fondo perduto e aumento del fondo turismo fino a 250 milioni.
Le agenzie tornano in piazza per una manifestazione nazionale che il 4 giugno colorerà Piazza del Popolo a Roma, ore 10.30, per chiedere al Governo di non essere abbandonate. La richiesta ufficiale è partita dal movimento Maavi #nonsmetteremodiviaggiare: “Saremo in tanti per far sentire la nostra voce alle istituzioni – le parole della portavoce Enrica Montanucci – al momento le presenze previste sono 1500 in rappresentanza di tutte le regioni italiane”.
Una piazza che sarà interamente colorata per una manifestazione che si preannuncia distesa e pacifica e nel massimo rispetto delle misure anti covid: “I toni saranno pacati, abbiamo organizzato un servizio d’ordine con responsabili per ogni categoria e verranno seguite tutte le norme di sicurezza in tema di distanziamento sociale. Dalla giornata di stasera inoltreremo ai partecipanti un video con tutte le regole di comportamento da adottare durante la giornata”.
A dominare la piazza sarà il tricolore: “Abbiamo suddiviso le aree geografiche con t-shirt colorate, il verde per il nord, il bianco per il centro ed il rosso per il sud e sul retro di ogni maglietta ci sarà scritta la categoria di appartenenza, agente di viaggio, commerciale, tour operator e così via”.
Le richieste sono note, ormai, ma i punti principali rimangono due e girano intorno al cash: “Crediamo sia giusto – prosegue Enrica Montanucci – che venga fatta una revisione dei criteri dei contributi a fondo perduto più pertinenti al nostro sistema di fatturazione e basato su almeno un trimestre (marzo-aprile e maggio). E poi è fondamentale, anzi è necessario, aumentare il fondo turismo da 25 a 750 milioni di euro”.
A presenziare FTO e quasi tutte le sigle associative. In una nota inoltre, Fiavet Lazio ha confemato la presenza: "I nostri sacrifici non bastano, abbiamo bisogno di aiuti concreti per traghettare le aziende a superare una crisi mai affrontata prima e pur continuando a lavorare a livello istituzionale, crediamo importante dare anche un segnale tangibili della nostra esistenza”.
Giuseppe Focone