Botta e risposta tra Adv Unite e Costa Crociere. Motivo del contendere la gestione dell'acconto per le nuove prenotazioni, che secondo l'associazione penalizzava oltremodo le agenzie: "Non ne condividiamo nè i tempi nè i modi dell'applicazione delle nuove condizioni di vendita - le parole in una nota di Adv Unite - La pandemia ha portato una crisi nel mondo e soprattutto nell'industria turistica dove non si può far ricadere tutto sulle agenzie di viaggi che in teoria sono l'anello più debole".
Pronta la risposta di Costa Crociere, che ha sottolineato come "nessuna modifica è stata apportata al contratto di vendita con le agenzie, il versamento dell’acconto è una clausola che esiste da sempre negli accordi che regolano i rapporti tra le agenzie di viaggio e l’azienda. E' stato ribadito attraverso due comunicazioni dirette ai partner che, a decorrere dal 10 luglio 2020, le agenzie sono tenute a versare l’acconto per ogni nuova prenotazione. Nell’occasione abbiamo informato i Partner che non avrebbe richiesto acconti per le nuove prenotazioni effettuate per conto di clienti in possesso dei “Voucher Riparti”, ovvero di quei titoli di credito emessi a fronte delle cancellazioni avvenute per i casi previsti dalle vigenti normative legate all’emergenza Covid-19, proprio allo scopo di non generare impatti sui flussi di cassa pregressi".
Chiare le parole di Carlo Schiavon, Country Manager Italia – L’iniziativa che abbiamo intrapreso è stata semplicemente quella di richiedere ai nostri partner di rispettare una regola che fa parte dei nostri accordi. È un momento complesso ma ci auguriamo di ritornare quanto prima al contesto di normalità a cui eravamo abituati, in modo da poter continuare a generare valore per tutti e riprendere a crescere insieme ai nostri Partner”.