In occasione delle “Giornate Fai d’Autunno” l’assessorato alla Cultura del Comune di Parma organizza la quarta edizione dell’iniziativa “I Like Parma”, in collaborazione con la Delegazione FAI di Parma, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Università di Parma,e con il sostegno di “Parma, io ci sto!”.Per la prima volta due weekend per consentire a quante più persone possibile di godere dell’offerta culturale e della bellezza del patrimonio artistico della Capitale Italiana della Cultura, sempre nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza.
“I Like Parma – ha introdotto l'assessore alla Cultura Michele Guerra – rappresenta una delle novità più innovative e riuscite degli ultimi anni: un grande social network che, attraverso la sinergia con il Fai, è riuscito a fare riscoprire a cittadini e turisti il patrimonio artistico di Parma, favorendo la riappropriazione fisica e culturale di questi luoghi. Questa edizione viene affrontata con spirito prudente e responsabile, allargandosi su due fine settimana in modo da dilazionare le presenze e rispettare al meglio le norme di sicurezza, nella consapevolezza di quanto sia importante investire responsabilmente nella vita culturale della città”.
“Questa iniziativa – ha detto l'assessore alle Politiche di pianificazione, sviluppo del territorio e opere pubbliche Michele Alinovi – rappresenta una volontà di cura verso il patrimonio cittadino, un “patrimonio da vivere” che deve poter essere raggiunto e conosciuto da tutti. La riappropriazione dei luoghi significativi della nostra città, compresi quelli in trasformazione, è in grado di sviluppare una sorta di difesa civica da parte dei cittadini, che può nascere solo dalla conoscenza del patrimonio artistico e dall'essere testimoni della sua importanza”.
“La sfida delle Giornate Fai di Autunno – ha sottolineato Giovanni Fracasso, presidente della delegazione Fai di Parma – è quella di coniugare l'apertura dei luoghi più preziosi della città con il rispetto delle norme di sicurezza. Il programma anche di questa edizione è molto vasto e si fonda in particolare sulla possibilità di scoprire i grandi cantieri cittadini che si stanno evolvendo, insieme alle visite in tanti luoghi veri e propri simboli della storia della città. Rimane fondamentale, anche in questo difficile momento, il coinvolgimento delle scuole e degli studenti: guide volontarie per le visite e quindi veri protagonisti di queste giornate”.
Alessandro Chiesi, presidente di “Parma, io ci sto!” ha concluso: “Parma, io ci sto! è, fin dalla sua nascita, impegnata nel promuovere e coordinare tra loro iniziative destinate a valorizzare il territorio che, oggi più che mai, è una risorsa unica e strategica. Con questo progetto, di cui siamo promotori dalla prima edizione, possiamo far conoscere e apprezzare il patrimonio artistico della nostra città con l’obiettivo di rendere il nostro territorio sempre più distintivo e attrattivo posizionando Parma quale riferimento culturale, in vista di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21”.
La manifestazione, che negli anni è riuscita ad avvicinare migliaia di persone, confermandosi come punto di riferimento nel panorama culturale cittadino, propone per questa edizione l’apertura in anteprima di due chiostri di grande bellezza: il Chiostro della Fontana del Complesso del San Paolo,il cui intervento di riqualificazione attualmente in corso è stato co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con fondi POR FESR, e il Chiostro della chiesa di Sant’Uldarico,unica porzione conservatasi, insieme alla chiesa, del grande complesso monastico benedettino di Sant’Uldarico.
Due occasioni di visita eccezionali: nella prima il pubblico, accedendo dall’antico androne risalente a fine Trecento – inizio Quattrocento sarà introdotto, in sicurezza, all’interno del cantiere del Chiostro della Fontana del Complesso del San Paolo passando per il porticato dove potrà ammirare il ciclo delle 26 lunette tardo cinquecentesche – seicentesche per poi salire, attraverso lo scalone storico principale, al loggiato del primo piano.
Con la visita al “Chiostro piccolo” di Sant’Uldarico, di cui si sono recentemente conclusi ilavori di restauro, il pubblico potrà riscoprire le pregevoli strutture architettoniche quattrocentesche e le pitture murali delle lunette del loggiato inferiore recuperate nella loro integrità per poi salire al piano superiore ad ammirare le otto lunette recuperate del ciclo pittorico dedicato al tema della Via Crucis.
Ad aprire questa edizione di “I like Parma” sarà, giovedì 15 ottobre al cinema Astra, la proiezione del documentario“Ephémère. La Bellezza inevitabile” in omaggio al grande designer parmigiano Franco Maria Ricci recentemente scomparso.
Altri affascinanti luoghi attenderanno di essere scoperti dai visitatori, tra questi: Palazzo Marchi, capolavoro neoclassico nel cuore di Parma, il suggestivo Torrione Visconteo costruito nel XIV secolo da Bernabò Visconti per fortificare l'estremità del ponte allora presente, la chiesa gotica di San Francesco del Prato, l’Oratorio di San Tiburzio, significativo esempio di barocco parmense, con l’annessa Antica Farmacia di San Filippo Neri in cui sangue di drago, alambicchi e antichi volumi rievocano il passato della Congregazione di Carità.
E ancora, il Teatro e la Sala dei Giganti del Convitto Maria Luigia, il salone della Biblioteca di San Giovanni magnificamente affrescato nella seconda metà del Cinquecento, l’Orto Botanico di Parma con il suo storico giardino e l’incantevole Teatro Regio, per citarne solo alcuni.
A fianco di queste aperture straordinarie saranno proposte al pubblico tre speciali ricostruzioni storichein costume: allaPinacoteca Stuard i visitatori saranno accolti da Margherita Farnese che racconterà la sua travagliata vita che la vide, tra Cinquecento e Seicento, dapprima signora di Mantova sposata a Vincenzo Gonzaga poi costretta alla clausura nel Monastero di San Paolo, in seguito all’annullamento del matrimonio perché non consumato.