Assoturismo Roma e Lazio Confesercenti, la realtà associativa del turismo, territorialmente più importante poiché ingloba al suo interno tutte le categorie del turismo contando migliaia di iscritti, DICE STOP ALLO STILLICIDIO DI DECRETI E REGOLE.
Torna a parlare Brocchi il segretario di Assoturismo di Roma e del Lazio, che in questi giorni, sentite le categorie riporta la frustrazione e la rabbia del comparto.
“Ormai siamo in presenza di un delirio collettivo, avviato da un fantomatico CTS, un comitato che sappiamo a malapena da chi è composto, non sappiamo chi li ha scelti, e perché proprio loro ad personam e non un bando pubblico o un confronto parlamentare. Un comitato che decide sulla pelle degli italiani capitanato da Speranza, un comitato di esperti a metà, mancano ad esempio gli psicologi nonostante gli enormi danni che questa pandemia ha fatto, i sociologi, ecc. Ma soprattutto manca un confronto con le parti sociali che non c’è mai stato”.
Assoturismo Roma si scaglia contro il comitato scientifico poiché non è riuscito a dare delle giuste motivazioni sulle chiusure di ristoranti, palestre, piscine, musei. Ormai i dictat non piacciono più a nessuno tantomeno agli imprenditori.
Continua “ sotto il baluardo della priorità sanitaria, si continua a fare terrore e ad emanare dpcm ormai senza senso. Ristoranti, palestre, piscine, musei, ecc chiusi senza un motivo. Con le precauzioni imposte dallo stato e rispettate dagli imprenditori, questi luoghi sono sicuri a differenza dei mezzi pubblici, delle chiese e dello stesso parlamento. Gli italiani e gli imprenditori allo stremo delle forze psico-economiche ormai sono in ginocchio e rassegnati”.
Molti ristoratori riapriranno forzatamente da una nota stampa di ieri, “ Le Associazioni serie come la nostra, spiega Brocchi, non incitano alla trasgressione delle regole, vogliamo essere corretti come lo siamo stati fino ad oggi, ma dopo continue prese in giro e l’evidente incompetenza e la mancanza di un confronto forse è sempre più difficile dare il consiglio del rispetto delle regole. Non solo i ristoratori sono pronti ad una riapertura forzata, quella che oggi è una provocazione nelle prossime settimane potrebbe essere realtà”.
Assoturismo Roma, come ormai tutto il panorama dell’imprenditoria italiana, lamenta questa buffa tiritera dei colori e degli orari, delle prescrizioni buffe come il divieto di asporto alle 18 fuori dai bar. Questo succede proprio perché il fantomatico CTS si confronta solo con Speranza.
I dati parlano chiaro dice Brocchi“ io non ho paura a dire quello che i media e i giornali non vogliono o non possono dire. Da pochi giorni sono usciti i dati ISTAT dell’andamento della mortalità 2020 rispetto a quella del 2019 (tabelle allegate) siamo stati quasi in linea con l’anno precedente. Il virus c’è nessuno nega, si propaga più velocemente mettendo in crisi gli ospedali, quegli ospedali distrutti dalla politica in dieci anni con 37 miliardi di tagli. Solo nel Lazio in questi 10 anni si sono persi 3000 posti letto. Adesso vorrebbero investirne 20 di miliardi per il potenziamento del settore, non andremo neanche in pari.”
Sempre rimanendo sul discorso dati: “da Marzo 2020 non ne abbiamo mai avuti di precisi, nessuno mai si è ribellato a questa cosa, neanche i media che dicono di fare informazione trasparente. Chi è morto di che? Come sono state compilate le cartelle cliniche dei pazienti? Centinaia di testimonianze di persone che hanno perso i propri cari per malattie classiche esistenti da sempre hanno visto scritto sulle cartelle “decesso causa Covid”. E’ vera la notizia che ci sono finanziamenti agli ospedali per ogni morto di virus cinese? I contagi aumentano anche con i sacrifici fatti allora forse sarà un problema della non affidabilità dei tamponi? E perché a Gennaio 2021 il conto dei malati e dei morti non ricomincia da 0 ma continua in progressivo? Infine, come si fa a classificare una zona bianca attraverso un RT di 50 positivi su 100,000 abitanti. Una follia, comuni che non hanno mai avuto nulla di nulla pagano per quelli virulenti. Perché in zona gialla non si possono raggiungere in macchina le seconde case in altre regioni?”.
Il segretario prosegue “parliamoci chiaro, i ristori o si danno cadenzati tutti i mesi in base al fatturato medio fino a fine emergenza oppure si fa riaprire non ci sono mezze misure. Questa dei ristori a singhiozzo è la strategia per far morire le imprese autonomamente. I soldi le devono erogare attraverso l’agenzia delle entrate, punto. Non è possibile avere aiuti e aiutini da regioni e comuni con il trasferimento di fondi pubblci e tempi con biblici. Inoltre avremmo voluto verdere un segnale da parte dei politici. In un anno di pandemia potevano dimezzarsi gli stipendi che in un anno ammontano quasi a 10 milioni di euro. Con 5 milioni di euro ripartiti per le famiglie indigenti avremmo dato un segnale mondiale di solidarietà.“
Un problema non più affrontato ma diventato una prassi è lo smart working forzato. Roma vede circa 400,000 lavoratori in smart working, i quali hanno fatto saltare la filiera dei consumi. “sullo smart working ribadisco che da una parte è giusto ma solo se è ben organizzato, nel senso che devono essere previste turnazioni invece ad oggi è di massa così da far interrompere di botto consumi e servizi pubblici”.
Il piano dei vaccini va a rilento e la luce infondo al tunnel c’è ma lontana, i vaccini l’unica soluzione possibile.
Brocchi conclude “ i vaccini sono importanti, ma ci vuole un piano per la somministrazione. Fino a ieri si è gridato che i più deboli e fragili sono quelli over 60 e poi si vaccinano, nonostante la loro prima linea, infermieri di 26 anni, neo dottori di 40, ove la probabilità di contagio e morte è molto bassa rispetto ad un paziente o ad un professionista più adulto. Ci auguriamo che il Sig. Arcuri coordini bene la vaccinazione e che comunichi con il fantomatico CTS sempre che nelle prossime settimane non si cominci a pensare alla campagna elettorale per le prossime elezioni. Allora il problema virus cinese sarebbe risolto d’ufficio.”