L’attenzione alle misure di prevenzione come perno fondamentale di una strategia di successo per rilanciare il trasporto in autobus in Italia: questo il tema della tavola rotonda «Prevenzione e sanificazione dell'autobus, tecnologie a confronto», organizzato dalla rivista di settore Autobus e tenutosi online nel pomeriggio di oggi, giovedì 25 febbraio. All’evento hanno preso parte ANAV, l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori aderente a Confindustria, e FlixBus. In apertura, l’ingegnere ambientale Giorgio Buonanno ha presentato la ricerca «Trasmissione aerea Covid-19 negli ambienti chiusi», un vademecum delle misure da attuare negli spazi chiusi al fine di minimizzare il rischio di contagio.
Nel corso della discussione, ANAV e FlixBus si sono confrontati sulle conseguenze dell’epidemia sul settore e sulle modalità con cui le imprese hanno fatto fronte alle mutate esigenze dei passeggeri, adattando il proprio servizio alla domanda crescente di misure di tutela da parte della clientela, e successivamente sugli step da intraprendere per agevolare il rilancio del comparto.
«L’anno trascorso ha vincolato l’intero settore a un ripensamento radicale del trasporto in autobus, richiamando le imprese su un aspetto per noi da sempre cruciale e che, oggi più che mai, si delinea come un imperativo stringente: la sicurezza dei passeggeri e del personale di bordo», ha affermato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia. «La prospettiva di una ripartenza non può in alcun modo prescindere da questo obiettivo, che, al contrario, deve farsi ora pietra fondante di una nuova strategia per il rilancio delle autolinee, sia sul medio che sul lungo periodo».
Allo stesso modo, all’indomani di un anno di pandemia che ha avuto ripercussioni finanziarie gravissime sulle imprese del trasporto, non è possibile immaginare un rilancio del settore senza un adeguato supporto finanziario da parte dello Stato, a maggior ragione se si considera che le previsioni per i prossimi mesi non sono positive. Tutte le aziende sono ancora in attesa dei decreti attuativi che renderanno effettivi i fondi stanziati in legge di bilancio a supporto del settore. Non si può attendere oltre: è necessario fare in fretta per non far morire centinaia di aziende italiane.
Come infatti ha dichiarato Giuseppe Vinella, presidente di ANAV, «il trasporto commerciale con autobus, nel primo semestre del 2021, chiuderà con ulteriori perdite rispetto allo stesso periodo del 2020, con punte anche del 30%. Un dato negativo che si somma a un calo di fatturato nel 2020 superiore al 70% con perdite complessive di oltre 1,8 miliardi di euro. È necessario prevedere un ristoro di almeno 300 milioni di euro per le perdite dei settori del trasporto commerciale con autobus al fine di accompagnare e sostenere la fase di ripresa in un’ottica che non sia solo di recupero, ma di rilancio e sviluppo».
A margine del tema della sicurezza, ritenuta perno centrale per la strategia di rilancio del settore, FlixBus e ANAV hanno individuato alcuni temi cruciali da ricomprendere in tale progetto.
Innanzitutto, il tema delle infrastrutture: «sfruttando l’occasione del Recovery Plan è fondamentale che si investa sulle autostazioni italiane, con un occhio di riguardo per tutti quei progetti rapidamente cantierabili e attesi da tempo dalle comunità locali. Questo non solo in un’ottica di connettività, per garantire il diritto a spostarsi anche a chi risiede in territori penalizzati dall’assenza di collegamenti ferroviari, ma anche in una prospettiva di rilancio del turismo. Non dimentichiamoci che, in molte città, le autostazioni rappresentano il primo vero biglietto da visita», ha dichiarato Andrea Incondi di FlixBus Italia.
Analogamente, Giuseppe Vinella (ANAV) ha sottolineato l’assenza, nel PNRR, di una voce relativa alle infrastrutture dedicate all’intermodalità dei passeggeri, la cui qualità si configurerebbe come un fattore decisivo in grado di decretare l’attrattività dell’intero sistema trasporti e quindi anche come un driver di sostenibilità ambientale a tutti gli effetti.
Altro tema, quello della sostenibilità, destinato secondo FlixBus e ANAV ad assumere sempre più importanza nell’ambito di una ripartenza del settore. Nell’ottica della transizione ecologica del Paese, l’operatore degli autobus verdi ha sottolineato la necessità di investire crescentemente nell’utilizzo di fonti di alimentazione alternative – una su tutte, quella a idrogeno, alla quale il PNRR destina risorse per due miliardi – ma anche di adeguare le infrastrutture a una concezione sempre più green del sistema trasporti, con l’installazione, per esempio, di dispositivi per la ricarica elettrica nelle fermate.
Non da ultimo, FlixBus ha rimarcato l’esigenza di maggiore certezza normativa per le imprese del settore, e la necessità che, a partire dal prossimo decreto Ristori, venga confermato ed ampliato un sostegno economico concreto a chi, in questi mesi segnati da difficoltà inedite, ha comunque deciso di investire in dispositivi e tecnologie volti a garantire la massima sicurezza ai passeggeri e al personale di bordo.