"Your Personal Airport" è il leit motiv coniato per definire la nuova era dell'aeroporto di Forlì. Uno scalo medio-piccolo , che tale vuole rimanere per offrire servizi adeguati alla sua clientela in entrata, ma sopratutto in uscita, quella del territorio nella quale gravita. Nessuna velleità di diventare un mega aeroporto, ma invece rimanere quello che offre servizi a misura d'uomo. Ci descrive questo in un'intervista esclusiva a Turismo & Attualità Andrea Gilardi da qualche mese entrato nella F.A. S.r.l. come business aviation, marketing and communication director oltre a board member.
Dott. Gilardi, Your Personal Airport Forlì, ci può dire di cosa si tratta?
Perchè abbiamo ovviamente inventato questo slogan del personal airport? Perchè non siamo una grande infrastruttura come altri grandi aeroporti della nostra stessa regione. Noi siamo un aeroporto delle dimensioni medio-piccole, però con un grande potenziale. Abbiamo la possibilità di accogliere tanti passeggeri, serenamente fino a un milione di passeggeri. Non avremmo nessun problema dando un servizio molto customizzato, molto personalizzato sulle esigenze del passeggero. Teniamo in considerazione , che la distanza tra parcheggio e l'area di check-in o l'area di imbarco è veramente di pochi metri. Noi praticamente garantiamo l'imbarco a tutti i passeggeri che si presentano ai controlli di sicurezza 30 minuti prima della partenza del volo. Credo che sia quasi un unicum. Sappiamo benissimo che ci sono altri aeroporti nazionali , dove devi parcheggiare molto lontano. Addirittura magari in alcuni parcheggi remoti. Infine ti devi avvicinare, puoi trovare della congestione del traffico sulle arterie di scorrimento che ti portano in aeroporto. Noi, dal punto di vista logistico dei collegamenti siamo molto facilitati e molto avvantaggiati. Quindi, questi sono dei plus che mettiamo a disposizione del nostro territorio e dei nostri passeggeri.
Capisco che sono trascorsi pochi giorni dall'inizio delle loro attività di volo di linea regolari. Come sta andando Aeroitalia?
AeroItalia è una start-up. E' una start-up quando abbiamo firmato il contratto. E' una start-up oggi. Quindi noi siamo perfettamente consapevoli della partnership che abbiamo siglato con questi Signori. Credo che tra oggi e domani venga rilasciato il secondo aeromobile, che come sapete benissimo arrivava da Belgrado ed è stato ad Amsterdam per le operazioni di sdoganamento. Ha avuto gli sticker apposti nell'hangar di Albatechnics proprio in queste ore. Il commissario ENAC che sta seguendo le carte, ci ha detto che tra stasera e domani mattina viene rilasciato. E, quindi molto bene , dal punto di vista delle ulteriori macchine che entreranno in phase-in , stiamo parlando di un terzo B737/800, che entrerà tra quì e due settimane, un B737/700 che sarà operativo a partire dal mese di agosto. E poi una ulteriore macchina, la quinta macchina , che attualmente è negli hangar a Napoli per le revisioni tecniche. Quindi di fatto da settembre avranno quattro B737/800 e un B737/700. Tutte queste macchine saranno basate a Forlì. Poi il fatto che saranno basate a Forlì, non vuole dire che li vede fisicamente quì, Perchè gli aerei sono fatti per volare e non per stare parcheggiati all'aeroporto di Forlì. Però diciamo che manutenzione, parcheggio e tutte le operazioni sugli equipaggi saranno fatti base Forlì.
Abbiamo poc'anzi parlato di Albatechnics, c'è un futuro per Forlì anche nel servicing aeromobili a 360 gradi?
Albatechnics è un primo tassello di un progetto più ampio dell'aumento della capacità manutentiva all'aeroporto di Forlì. Già siamo in contatto e stiamo parlando con altri interlocutori per fare un ulteriore hangar di manutenzione anche per tipologie di aeromobili differenti da quelli che segue AlbaTechnics. Perchè noi abbiamo bisogno all'aeroporto di Forlì anche di utilizzare non sempre una sola tipologia di aeromobile. Perchè noi dobbiamo dare la giusta capacità a seconda della rotte. Quindi ci sono delle rotte sottili transadriatiche , che meritano attenzioni, che possono dare grossi revenue, ma che non hanno la necessità della capacità dei 189 posti quella tipica per il B737/800 o di un B737/500 da 125 o il B737/700 da 148 posti. Quindi aeromobili anche di dimensioni più contenute per servire dei mercati più sottili , ma che danno soddisfazione a rotte che magari in auto, uno ci mette 50 ore per arrivare dall'altra parte dell'Adriatico.
Invece, il futuro di Forlì?
Il futuro dell'aeroporto è fatto da un aggiunta di ulteriori rotte e di ulteriori vettori con i quali stiamo negoziando. Ovviamente oggi (il 21 luglio ndr) era la giornata di Ryanair. Quindi noi dedichiamo una singola giornata ad ogni singolo vettore. E' inutile celebrare troppe novità nello stesso momento. Ci sono almeno altri due progetti sui quali stiamo lavorando. Uno contiamo di concretizzarlo già a partire diciamo dal prossimo mese. Mentre un altro sarà presentato al TTG di Rimini. Quindi stiamo lavorando a un progetto molto molto importante per tutto il territorio, un progetto che vedrà l'aeroporto di Forlì come protagonista, sarà presentato il 12/13 ottobre a Rimini in occasione del TTG. Mentre per quanto riguarda altri progetti, già vedranno la luce a partire dalla prossima stagione winter IATA, e sono in via di definizione. E stiamo parlando di ulteriori rotte internazionali, che servono principalmente anche un traffico etnico e dei bacini di utenza molto forti che ci sono nella nostra Regione. Come è noto poi c'è pure il contratto di 5 anni siglato con Ryanair, che da settenbre mette in pista i collegamenti quasrisettimanali per Plermo e Ktowice. oltre ad altre due rotte che sarnno a breve annunciate.
Marco Finelli