Torna a Bologna, nello spazio DumBO, sabato 1 e domenica 2 aprile 2023, la seconda edizione della Fiera del Cicloturismo, il primo evento in Italia interamente dedicato al mondo del turismo in bici nazionale e internazionale e rivolto a chi è alla ricerca di ispirazione per il prossimo viaggio.
Per chi pensa che l’enogastronomia sia un fattore importante nella scelta del viaggio, alla fiera del Cicloturismo troverà molte proposte che uniscono la scoperta del territorio a quella dei prodotti tipici di una destinazione. Dalle degustazioni di vini, formaggi, oli ed agriturismi che offrono il meglio della cucina locale.
In Emilia-Romagna, è possibile dedicare qualche giorno al benessere e a pedalare nell’entroterra romagnolo, con la ciclovia di 60 km che unisce borghi di quest’area lungo un percorso caratterizzato dalla presenza di acque termali e stabilimenti.
Soggiornando a Riolo Terme è possibile unire l’attività sportiva alle cure termali e allo stesso tempo visitare la splendida rocca che fu la dimora di Caterina Sforza. Proseguendo lungo la ciclovia, si incontra Brisighella, località ricca di tradizioni, storia e bellezze architettoniche. Non solo vanta i più prestigiosi riconoscimenti, tra i quali i Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, ma offre al visitatore curiosità come la “Via degli asini”, una strada porticata, sopraelevata del XII secolo, un tempo percorsa dai birocciai, dove il piano terra fungeva da dimora per i somari che trasportavano il gesso estratto dai vicini Calanchi, e i piani superiori per i loro padroni. Inoltre, da degustare e comprare il suo prezioso olio Dop. Un consiglio? Provarlo crudo sul carciofo moretto che cresce solo qui. Lasciata Brisighella si può decidere di ritornare a Riolo Terme passando per Imola o raggiungere in poco più di un’ora di dolci salite e panorami verdi la cittadina di Modigliana. Anche questo borgo medievale conserva molti edifici – tra cui la Rocca dei Conti Guidi – ed è famosa per i tortelli di patate
Sempre in Emilia-Romagna troviamo la Food Valley Bike: una ciclovia tra sapori e cultura - Inaugurata nel 2021, la ciclovia Food Valley Bike in soli due anni e grazie ai suoi eventi di lancio come (vedi la cicloturistica “La Ingorda”, svolta lo scorso giugno) è diventata molto popolare nel mondo dei ciclisti che pedalano in modalità slow & leisure. Food Valley Bike è stata tracciata su un percorso nel cuore dell’Emilia alla scoperta dei luoghi del gusto e della cultura: 70 chilometri attraverso le terre di Giuseppe Verdi e i luoghi di origine di salumi simbolo della tradizione italiana come il Culatello di Zibello. Un viaggio tra sapori, cultura e paesaggi della pianura, con partenza da Parma e arrivo a Busseto, diviso in otto tappe percorribili con ogni tipo di bici.
Friuli Venezia Giulia
Itinerari slow tra borghi e vigneti per famiglie e amanti dei sapori autentici, salite e discese nella natura per le Mountain Bike, strade e montagne gloriose del Giro d’Italia per gli sportivi appassionati di bicicletta da corsa e, infine, la Ciclovia Alpe Adria, uno degli itinerari più panoramici e premiati d’Europa. Inoltre ill Friuli Venezia Giulia propone degli itinerari chiamati invito a pranzo, che permettono durante il percorso di unire il paesaggio all’architettura e soprattutto a ottime osterie. Tra queste, interessante “l’invito a pranzo lungo le Valli del Natisone” che vanta ben tre osterie di riferimento e 15 delle 44 Chiesette Votive che si trovano in queste valli. Nelle chiesette votive delle Valli del Natisone hanno operato valenti artisti della scuola slovena di Škofija Loka, che hanno portato influssi artistici della Mitteleuropa. Percorrere questi itinerari ha perciò un respiro europeo….una dimostrazione di come le Vallate del Natisone siano una vera e propria finestra sul mondo slavo aperta a Occidente. Infine, le chiesette votive sono situate spesso nei luoghi panoramici e naturalistici più pregiati della Slavia Friulana. Raggiungerle è davvero gradevole e, a volte, sorprendente.Le osterie lungo l’itinerario offrono cucina e prodotti locali, quasi sempre con influenze nella vicina Slovenia, e spesso con piatti delle tradizione rivisitati in chiave moderna.