Abbiamo interrogato i principali protagonisti della travel industry italiana sul presente e il futuro del Turismo italiano. Il pensiero di Franco Gattinoni, fondatore e presidente del Gruppo Gattinoni.
Quale responsabilità comporta il suo ruolo ora nel settore? Responsabilità verso i dipendenti i clienti, da un lato il suo ruolo è decisionale nella situazione attuale sulle misure di tutela azienda e dipendenti per esempio. Ma responsabilità significa anche avere la ‘sensibilità ‘ di capire come e quando far viaggiare i turisti in sicurezza.
La responsabilità che ho sempre sentito nei confronti dell’azienda che ho fondato e che dirigo da 37 anni, così come dei miei collaboratori. In un momento veramente difficile come questo la responsabilità di avere più di 500 collaboratori non mi fa dormire la notte, ma avremo le capacità di superare anche questo bruttissimo momento. Sento la responsabilità di fare qualche cosa oltre che per la mia azienda anche per il settore del turismo che possa essere utile alle 1.500 agenzie partner di Gattinoni Mondo di Vacanze e My Network. La ripartenza del nostro settore sarà graduale, penso in primis per viaggi di lavoro e a seguire, in estate, vacanze e viaggi di piacere. Quando si potrà andare finalmente in viaggio o in vacanza tutto sarà ovviamente in serenità e massima sicurezza.
Come sta affrontando questa crisi senza precedenti? Quali azioni concrete state studiando o quali avete già avviato?
Sino ad oggi lavorando a ranghi ridotti, contenendo i costi aziendali e nel contempo fornendo la massima assistenza ai nostri clienti ed alle agenzie del network. L’attività nelle settimane passate è stata a dir poco frenetica con assistenza di migliaia di clienti in giro per il mondo, di giorno e di notte. Assistenza a nostri clienti, a tutte le agenzie del nostro network, assistenza spesso anche a clienti non nostri, che si trovavano all’estero per viaggi organizzati da soli su online o sui siti delle compagnie aere e che non riuscivano più a rientrare in Italia. Ci sono stati centinaia di casi e di persone che ci hanno contattato perché in passato avevano usato i nostri servizi chiedendoci supporto ed aiuto, l’abbiamo fatto volentieri anche se non stavano viaggiando con noi e spero se lo ricordino in futuro. Adesso l’attività è quasi a zero, ci stiamo occupando solo di rimborsi e di recupero crediti, a parte qualche rara prenotazione da agosto in poi. Proprio per questo stiamo attivando la Cassa straordinaria in deroga, a protezione dell’azienda e di tutti i nostri dipendenti, utilizzata a rotazione per mantenere comunque attive tutte business unit.
Cos'è mancato al sistema Italia, che si è rivelato impreparato fin dall'inizio a fronteggiare questa emergenza?
Come ben sappiamo l’origine del problema è sorto in Cina e nessuno di noi mai avrebbe immaginato che potesse venire coinvolto con questa violenza il nostro Paese, tutta l’Europa ed il mondo intero. Io, Lei, non potevamo immaginarlo, ma sicuramente qualcuno doveva saperlo ed avrebbe dovuto intervenire in modo corretto e proporzionale al problema, soprattutto con più tempestività. Credo che un po' tutto il mondo si stia rivelando impreparato, l’Europa sicuramente più dell’Asia.
Se il domani fosse già oggi, quale sarebbe il tuo primo passo per rilanciare il turismo?
Intanto dobbiamo pensare a come sopravvivere oggi, altrimenti a domani non ci si arriva. Abbiamo innanzitutto bisogno di un tavolo di crisi permanente. Va bene la cassa integrazione in deroga, anche se non è ancora chiaro sul come verrà applicata ma serve molto di più: Lo stralcio dei contributi fiscali e previdenziali per almeno 6 mesi, forme di sostegno ai mancati ricavi ed ai redditi, forme di sostegno per il rilancio del settore. Il nostro settore composto da agenzie di viaggio, tour operator, agenzie di eventi, dmc ha un valore di 20 miliardi e da lavoro a circa 75mila dipendenti ma credo che nessun Governo l’abbia mai capito. E’ anche colpa nostra perché siamo circa 13.000 imprese e con troppe associazioni che poi non riescono a trasmettere l’importante valore della filiera del turismo organizzato. Inoltre, ci vedono solo come gli operatori che mandano gente in vacanza alle Maldive, ma le nostre aziende fanno molto di più e soprattutto portano decine di migliaia di turisti in Italia, oltre a promuovere vacanze nel territorio nazionale. Adesso però è arrivato il momento che il Governo ci ascolti, se vogliamo riportare turisti in Italia e non ritrovarci con decine di migliaia di lavoratori senza occupazione. In Italia si parla sempre delle aziende che vanno male, di quelle che vanno bene e pagano le tasse non si parla mai, se la devono sbrigare sempre per conto loro, in questo caso non può essere così. Il Ministero del Turismo si occupa di tutto meno che del turismo, va bene che si chiama Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ma che si trovino fondi per tutti meno che per il turismo non va più bene. Detto questo, abbiamo molte idee per rilanciare il turismo, sia per gli italiani che per gli stranieri, ma magari ne parliamo tra qualche settimana , appena il contesto ce lo permetterà. Se in questa brutta situazione vogliamo trovare un lato positivo è che molti clienti fai da te hanno verificato l’assistenza delle Agenzie di Viaggio in situazioni difficili e l’hanno sicuramente molto apprezzata. Questo sicuramente sarà di beneficio per il rilancio delle nostre attività future.